Capitolo 43

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Arrivammo nei dintorni della casa di Austin.

In lontananza sentii la risata sguaiata di Joy.

Potevo riconoscerla da chilometri di distanza.

<< Cazzo >> esclamai.

Era lì.

Iniziai a correre più veloce, fino a raggiungere l'ingresso.

Raggiunsi la ragazza in un secondo.

La mia collega era a pochi metri dalla porta di Austin, che parlava animatamente al cellulare.

<< Joy >> dissi fermandomi davanti a lei << Sei già stata da Austin? >>

Scosse la testa e riattaccò.

<< No, sto aspettando ancora Shay... Le devo dire assolutamente della tua limonata sotto la pioggia con quella donna! >> urlettò.

Provai a farla stare zitta, ma continuò a blaterare ad alta voce.

<< Chi l'avrebbe mai detto! La dolce e tenera Cabello che se la fa con una donna! Non pensavo ti piacessero le ragazze! >>

Se non avesse smesso di urlare Austin l'avrebbe sentita.

La afferrai per il polso e la trascinai dietro l'angolo.

<< Zitta, Joy! >> esclamai << Non devi dire a nessuno quello che hai visto >>

<< E perché scusa? È un bello scoop tesoro >>

La afferrai per la giacca con tutte e due le mani.

<< Uno scoop che potrebbe farmi ammazzare da Austin se lo viene a sapere >>

Si accigliò per un attimo, quasi confusa.

<< Aspetta... QUELLA ERA UNA CLIENTE?! Sei nei guai, Camila! >>

<< No. Non sarò nei guai se tu non dici niente ad Austin >>

Mi guardò per un attimo, con uno sguardo che diceva "pensi che riuscirai a fermarmi? Illusa".

Quello sguardo mi fece andare fuori di testa.

La afferrai con più forza, una forza che pensavo di non avere.

Tutto il mio corpo si irrigidì di colpo.

Sentivo una forte sensazione di rabbia mai provata prima crescere dentro di me.

Era davvero stranissimo per me, era la prima volta che mi succedeva.

Sentivo gli occhi bruciare di collera.

<< Non. sto. scherzando >> affermai decisa, scandendo ogni singola parola.

Mi stava guardando dritta negli occhi e si zittì in meno di un attimo.

Avevo lo sguardo terrorizzato.

Come cazzo ci ero riuscita?

<< O-okay >> mugolò impaurita.

Mollai la presa e corse subito via.

Rimasi immobile, stupita per quello che avevo appena fatto.

Joy, correndo via, inciampò su Dinah, che si era affacciata nel vicolo.

<< Camila? >>

Mi guardò con uno sguardo confuso.

<< Cosa le hai fatto? >> mi domandò.

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora