H.O.P

Capitolo 23

<< Che tenere >> esclamò Dinah appena la raggiunsi.

Mi voltai un attimo, per vedere Lauren andarsene con la sua macchina nera super lucente.

Poi tornai a guardare la mia amica.

<< Mi prendi in giro?! >>

Si mise a ridere.

<< Eravate così carine mentre vi abbracciavate. Lei stava piangendo >>

Rimasi interdetta per un attimo.

"Ho capito bene?"

<< Come stava piangendo? >>

<< Cazzo, vedevo scendere una lacrima dopo l'altra! Sperava di non essere vista, ma io ero qui a godermi la scena >>

Mi si spezzò il cuore.

<< Sembra forte e cattiva, ma a te ci teneva un sacco a quanto pare >>

<< Dinah, mi fai stare male se continui a parlare >> borbottai.

<< Okay, scusa, è più forte di me, non ho saputo fermare la lingua >>

Io la guardai malissimo.

Ci mise un po' per capire il doppio senso, e alla fine scoppiò a ridere.

<< Scusa! Devo stare zitta! Parla un po' te >>

Io scossi la testa.

Cosa dovevo dirle?

Che ero stata stronza con una donna meravigliosamente dolce, che probabilmente mi voleva davvero molto bene? Che mi faceva sentire bene, amata e unica?

<< Non ho niente da dire >> risposi.

<< Va bene >> mormorò << Come ti senti? >>

Sospirai.

<< Bene >> risposi.

<< Sicura? >>

Dinah stava guardando ogni mia singola espressione facciale per capire come mi sentivo.

<< Non fare la psicologa >>

<< Faccio l'amica >> disse << Non mi sembri molto contenta di aver "rotto" con lei, se possiamo chiamarla rottura >>

<< Non siamo state fidanzate. Era solo sesso, come per gli altri clienti >>

<< Sì, certo, se "sesso con un cliente" vuol dire fare l'amore e dare il tuo primo bacio a lei allora hai ragione, avete solo fatto sesso seguendo le regole di Austin >>

La sua ironia era azzeccata, ma a me dava soltanto fastidio.

Non volevo ammettere che provavo qualcosa per una donna... quella donna.

<< Basta, torniamo a lavoro. La notte è ancora giovane >> affermai, seccata.

<< Il viaggio lo facciamo in religioso silenzio? >> chiese Dinah.