Capitolo 35

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Mi svegliai tra le braccia di Lauren.

Un dolce calduccio mi avvolgeva dalle spalle fino alle cosce.

Quando misi a fuoco la situazione trovai la sua faccia a pochi centimetri di distanza.

Eravamo così vicine che potevo sentire il suo lieve respiro sulle mie labbra.

Era semplicemente bellissima.

I suoi occhi erano chiusi, rilassati, come il resto del volto, e le labbra erano leggermente schiuse, con un colorito rosso chiaro.

Non riuscii a distogliere lo sguardo dalla sua bocca, fino a che le sue labbra non si piegarono in un sorriso assonnato.

<< Con le mie labbra puoi fare quello che vuoi, quando vuoi e come vuoi, a tutte le ore del giorno e della notte >> scherzò lei, ancora con gli occhi chiusi.

Non mosse neanche un muscolo.

Le sue braccia rimasero avvinghiate al mio fragile corpo, come se avesse paura che scappassi via da lei.

<< Devi andare a lavoro? >> mormorò, con un tono stanco.

<< Sì >> risposi dolcemente.

<< Ti prego, resta >>

Detto da lei, con quella sua voce sexy, non potevo dirle di no... Ma dovevo.

<< Lauren, mi dispiace, ma devo lavorare >>

Mugolò qualcosa, sbuffando.

<< Ti accompagno >> disse alla fine, alzandosi dal letto e preparandosi per uscire.

Uscì prima lei dalla stanza e dall'appartamento, per andare a prendere la macchina e per dare meno nell'occhio.

Dovevamo stare attente a tutto e a tutti.

Non potevamo fidarci di nessuno.

Chiunque per la città poteva essere un tirapiedi di Austin.

Se vedevano qualcosa, che ritenevano minimamente sospetto, andavano a riferire tutto al boss, come delle piccole pettegole.

Dopo qualche minuto scesi anch'io, e la trovai parcheggiata a qualche metro di distanza dalla porta d'ingresso.

Salii e mi feci dare un passaggio fino al lavoro.

Appena entrai in macchina, chiuse una telefonata.

<< Chi era al telefono? >>

<< Anche stanotte mi sono assicurata che tu sia solo mia >>

Aveva parlato con Austin, ancora una volta.

Per quanto sarebbe andata avanti così?

Ogni notte spendeva più di $3.000, e non era una cosa normale.

<< Quanti soldi hai intenzione di spendere? >>

<< Per te? Anche tutti quelli che ho >>

<< Ma non sono di tuo fratello? >>

<< Beh, sì, ma finché starà all'estero, sono miei >>

Aveva un tono strano, come se stesse cercando di non far vedere che era nervosa.

<< Per quanto andrai avanti? >>

<< Fino a che non smetterai di fare la prostituta >> affermò seria.

<< Non voglio che tu spenda tutti quei soldi per stare con me >>

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora