Continuai a scuoterla cercando di svegliarla, ma ormai era andata.
Mi accasciai sopra di lei e scoppiai in un interminabile pianto.
<< Lauren, no >> singhiozzai << Ti prego non lasciarmi >>
Afferrai la maglia mentre piangevo, e strofinai la testa sul suo petto.
<< Ti scongiuro >> sussurrai.
Dopo pochi minuti, sentii un suono in lontananza.
Il volume di quel suono aumentò gradualmente, fino a che non si fece riconoscibile.
In meno di un minuto arrivarono due ambulanze e due pattuglie della polizia.
Dai mezzi di soccorso bianchi e rossi scesero quattro uomini, che si fiondarono su di noi.
Mi staccarono dal corpo di Lauren, e ci adagiarono su due lettini.
Non sentivo bene quello che stavano dicendo.
La mia mente stava distorcendo la realtà, e mi sentivo sempre di più strana.
Iniziai a sbattere gli occhi ripetutamente, cercando di vedere meglio ciò che mi circondava.
Riuscii ad ascoltare solo una parte della conversazione tra i quattro soccorritori che ci stavano visitando.
<< Hanno perso molto sangue tutte e due >> disse uno aprendomi per bene le palpebre e passando davanti con una lucina.
<< Questa ne ha perso molto, ha perso i sensi >> disse un altro riferendosi alla mia ragazza.
Sentii una quinta voce, più lontana da noi.
<< Questi sono tutti morti. Portate le due ragazza immediatamente all'ospedale. A questo massacro ci pensiamo noi >>
<< Okay >> dissero gli uomini << Questa codice giallo, lei codice rosso. Muoviamoci >>
Io entrai in un ambulanza, mentre Lauren nell'altra .
Partirono subito le sirene, e andammo all'ospedale.
Durante il viaggio ero come in dormiveglia.
Mi facevano delle domande, ma io ero da tutt'altra parte.
Non riuscivo a distinguere la realtà dal sogno, però sentii benissimo l'attimo in cui infilarono l'ago nella mia vena.
Esaminarono e tamponarono la ferita sulla spalla.
<< Il proiettile è ancora dentro. Dovremmo portarla all'istante in sala operatoria >>
Ero sul punto di perdere i sensi quando uno dei soccorritori mi guardò negli occhi.
<< Tranquilla >> affermò << Andrà tutto bene >>
Quello che successo dopo non lo so con precisione.
Svenni in ambulanza, poco prima di arrivare in ospedale.
Quando mi svegliai, vidi bianco.
Soltanto un bianco sfumato e accecante.
Per un momento pensai davvero di essere morta e di essermi svegliata in paradiso.
Alla fine l'immagine divenne più nitida, ero da sola in una piccola stanza.
Davanti a me c'era una televisione spenta, alla mia destra due letti vuoti, e alla mia sinistra, la porta che dava al corridoio.
Ero distesa sul letto, con un vestito bianco.
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H.O.P
FanfictionFF- Camren La giovane Camila Cabello guadagna soldi per mantenersi come le altre sue colleghe: facendo la prostituta. Va a letto con tutti i tipi di uomini, di tutte le età, rischiando ogni notte di essere maltrattata... ... Ma cosa succederà quando...