Capitolo 49

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Stavo per svenire.

La persona che ci stava provando con me era una donna e per lo più era Lauren.

La ragazza che non vedevo ormai da 20 giorni, che mi aveva lasciata da sola per terra, dopo che ero stata con Shawn.

Rimasi a bocca aperta senza dire niente, e così anche lei.

Eravamo tutte e due sconvolte.

<< Camila >> disse con voce fredda e stranamente calma togliendo le mani che erano ancora sui miei fianchi.

Tra tutta quella confusione riuscii a sentirle pronunciare il mio nome con quel tono gelido.

<< L-Lauren >> affermai cercando di mantenere la calma.

Uscì dalla pista e la seguì.

<< Vedo che ci hai messo poco a dimenticarmi >> disse lei.

Rimasi senza parole.

Che cazzo stava dicendo.

<< Cosa scusa?! Io provo solo stasera a dimenticarti e ti trovo in questa discoteca a strusciarti con la prima che ti capita sotto mano. Tu, se mai, mi hai dimenticata in fretta >>

Rimase in silenzio guardandomi con i suoi occhi verde smeraldo.

<< Mi hai tradito Camila, hai una vaga idea di come mi sia sentita? >> domandò provando a non sembrare triste.

<< Cazzo Lauren, il mio lavoro andare a letto con le persone che pagano per il mio tempo >> gridai.

<< Lo so benissimo, ma non puoi baciare i clienti >> urlò a sua volta.

Quelle parole mi zittirono definitivamente, aveva ragione.

Riprese fiato per un attimo per poi continuare a parlare.

<< Tu non baci i clienti. È questo che mi differenziava dalle altre persone che ti prenotavano. io ero la tua ragazza, la persona che ti amava e che aveva il monopolio delle tue labbra... >>

Il suo sguardo era così intenso, che non riuscii più a guardarla negli occhi.

Guardai il pavimento, pentita per quello che avevo fatto.

<< Hai idea di come mi sono sentita? Stavo malissimo, Cristo, mi sentivo quasi morire >> disse piegandosi per cercare di guardarmi negli occhi << Appena sono entrata in macchina ho iniziato a piangere come non ho mai fatto in tutta la mia vita. A casa ho preso a pugni il muro finché il dolore non è diventato insopportabile. Le mie mani si sono colorate completamente di sangue, macchiando la parete, il pavimento e i miei vestiti >>

Quelle parole mi fecero stare ancora più male, però non si fermò, come se mi volesse vedermi morire.

<< Pensavo addirittura di cambiare città, ma non potevo lasciare mio padre e mio fratello a mandare avanti da soli l'azienda di famiglia. Se non fosse stato per quello sarei già in un altro stato >>

A quel punto riuscii a guardarla negli occhi, stavo quasi per piangere.

Lei invece era arrabbiata con il suo sguardo fermo e freddo.

<< Dopo dieci giorni ho iniziato a pensare che dovevo dimenticarti e così ho iniziato a frequentare questa discoteca, portandomi a letto una donna diversa ogni notte >>

Mi sentivo come se fossi in un incubo e provai a svegliarmi ma non riuscendoci capii che era la realtà.

<< Con quella che mi sarei scopata stanotte sarei riuscita ad andare definitivamente avanti e cambiato pagina >> affermò guardandomi con tanto disprezzo << E invece ho beccato te >>

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora