Capitolo 50

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<< Che cazzo fai? >> imprecai non appena ricominciai a respirare regolarmente.

<< Non parlarmi in questo modo, okay? >>

Era davvero arrabbiata.

<< Non hai risposto alla mia domanda >> risposi a tono.

Strinse la presa sui miei polsi, facendomi provare un dolore leggero ma intenso.

<< Devi smetterla di provocarmi >>

La sua voce roca mi metteva i brividi.

<< Faccio quello che mi pare, non sono di tua proprietà. E poi come ti provocherei scusa? >>

<< Il modo in cui ti muovevi in pista >>

<< Te dovevi prestare attenzioni a quella troietta con cui stavi ballando, no? Perché guardavi me? >>

Rimase in silenzio non interrompendo però il contatto visivo.

Sorrisi come per prenderla per il culo.

<< Ammettilo >> sussurrai avvicinandomi alla sua faccia << Ti sei ingelosita quando quel ragazzo ha iniziato a toccarmi >> mormorai in modo sensuale, accentuando l'ultima parola.

La sentii deglutire, e subito dopo, aumentò la pressione ai miei polsi al massimo per poi lasciarli.

Me li massaggiai velocemente e guardai Lauren.

Aveva gli occhi chiusi, respirava, cercando di calmarsi.

<< Non ridirlo mai più >> affermò fredda e decisa.

<< Cosa ti dà fastidio? Il fatto che ho insinuato che tu fossi gelosa o ti sei rivista la scena di quando quel ragazzo mi ha presa per i fianchi e ha iniziato a baciarmi il collo? >> domandai avvicinandomi lentamente a lei.

Serrò la mascella.

Mi lanciò una terribile occhiataccia, per poi ri-sbattermi al muro e baciarmi con foga.

Quanto mi era mancato baciarla.

Dopo venti giorni di astinenza dalle sue labbra, finalmente, riassaporai il suo dolce gusto, questa volta, misto a fumo e vodka.

Si staccò per prendere fiato.

<< Mi farai impazzire cazzo >> mormorò prendendomi per la nuca.

Mi riavvicinai alle sue labbra però per baciarla dolcemente.

Quando mi staccai scosse la testa.

<< Mi farai davvero impazzire >> confermò.

Restai ferma, con le labbra a pochi centimetri dalle sue, senza dire niente.

<< Dovrei andare >> disse.

Quelle parole mi fecero stare male.

Le afferrai il polso per trattenerla il più possibile.

<< No, Lo, ti prego non andartene >> la supplicai.

Chiuse gli occhi e scosse la testa.

<< Ti scongiuro, ho bisogno di te >> continuai.

<< No, Camila >>

<< Ti prego Lauren >> iniziai a piangere << Se devi proprio lasciarmi, facciamolo un'ultima volta. Non voglio che ci separiamo così >>

Avvolse le mie guance con le sue morbide mani e appoggiò la sua fronte sulla mia.

Chiuse gli occhi e respirò profondamente.

H.O.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora