Capitolo 12

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Quando mi sveglio la mattina, sento l'orecchio che va a fuoco e mi accorgo di essere ancora in linea con Luca. Respiro a fondo e non so se lui sia sveglio stia ancora dormendo ma sento la sua voce che mi dice " buongiorno mia dolce Francy " ed ogni mio neurone va a farsi fottere.

Con la voce rauca gli rispondo " buongiorno mio dolce Luca" e solo quando dico ad alta voce quel "mio" sgrano gli occhi ripetendo nella mia mente la frase con cui lui mi ha svegliata: " buongiorno MIA dolce Francy" . Ha davvero detto mia?

< E' stato bello parlare da solo mentre tu russavi di brutto.<

< Io non russo! <

Oddio, almeno spero.

Lo sento ridere dall'altra parte del telefono e capisco che stava scherzando.

< Cosa fai oggi? < Mi chiede.

< Per il momento resto a letto fin quando mamma non mi caccia dalla stanza per pulire, poi per il resto della giornata non ho impegni.

E tu invece? <

E' sabato e non c'è scuola, quindi mi rassego al fatto di non vederlo.

< Io adesso mi alzo, anche se non ne ho proprio voglia e vado dal barbiere, poi devo andare al centro commerciale con Elena<

E rimane in silenzio perché si rende conto che poteva anche non dirmi con chi.

< Capisco. <

E' l'unica cosa che riesco a dire.

< Dai non fare cosi, sai che non posso dirle di no.<

< E allora perché passi del tempo con me? <. Davvero io questa cosa non la concepisco. Non sono sposati, nessuno lo obbliga a stare con lei se è con me che vuole stare. A meno che io non sia solo una cosa passeggera mentre lei invece è il suo futuro. Devo subito eliminare questi pensieri dalla mia mente se non voglio impazzire.

< Non ne voglio parlare adesso. Non roviniamo questi giorni. Adesso vado a farci una doccia ci sentiamo più tardi. <

E stacca senza aggiungere altro. Ed ecco che le mie paranoie trovano a trovarmi tutte insieme portando con se anche tristezza, rabbia e paura.

Non voglio essere la seconda scelta di nessuno. Non voglio essere l'alternativa. Non mi accontento di un amore di secondo grado. Voglio di più e merito di più.

Dopo un po', decido di alzarmi dal letto perché mi sento intrappolata nei miei pensieri. Chiamo Lara, Sofia e Mary per vedere se vogliono uscire un po', cosi racconto tutto una sola volta e da vicino e per fortuna loro accettano. Ho bisogno di parlare con loro, di sfogarmi e di capire, loro al di fuori cosa ne pensano. Perché chi vive una certa emozione, chi c'è dentro con il cuore e con la mente, non riesce a ragionare in modo lucido. Forse loro possono aiutarmi a capirci qualcosa.

Oggi

Devo alzare le mie chiappe da questa panchina, devo andare dove posso sentirmi più vicina a lui in qualche modo. Senza guardarmi intorno, entro in Chiesa, mi siedo, ed inizio a pregare." Perché lo hai preso con te? Perché mi hai strappato dalle mani la persona che più contava nella mia vita? Perché mi hai abbandonata? Perché te ne sei andato? Perché non ci se più? "Mille domande a cui nessuno può rispondermi. Mi manca. Mi manca ogni giorno sempre di più ed io non so come andare avanti. I giorni passano, la mia vita passa. E sto sprecando solo del tempo prezioso stando ferma a non fare nulla. Sono imprigionata nel mio mondo, in un mondo dove lui è ancora qui, con me.


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