Capitolo 48

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Sono le 7.30 ed io già sono pronta. Per fortuna l'azienda non è una di quelle super importanti perché ci vorrebbe molta eleganza, cosa che io non ho per niente. Pantalone nero, camicia rosa chiaro e giacca. Lego i capelli e uso un trucco leggero. Sono pronta per questa nuova esperienza.
Arrivo in azienda prima del previsto e vedo da lontano Jack. Mi sembra più bello di ieri. Indossa un completo grigio ed è super raggiante. Gli vado incontro per salutarlo e quando mi vede anche lui viene verso di me

< Buongiorno Signorina. < Sorride. Eh si, è proprio bello.

< Buongiorno a Lei < Gli dico in modo scherzoso.

< Visto che è arrivata in anticipo, le va un caffè insieme a questo povero ragazzo?<

< Non bevo caffè, ma credo di poter fare uno strappo alla regola. <

Cosi ci incamminiamo dall'altro lato della strada dove c'è un bar bello grande e ci sediamo a tavolino.

< Allora come ti senti? Nervosa? < Siamo tornati a darci del tu.

< Un po' si, è tutto nuovo per me e non so cosa succederà< Ammetto.

< Tranquilla, andrà tutto bene. In questi giorni sei con me, ti affiancherò io perché anche tu dovrai portare la contabilità, anzi spero, che sarai l'unica. <

Lo guardo in modo dubbioso perché non ho capito cosa vuol dire e lui lo percepisce.

< Ti spiego.. Io mi occupo della contabilità, della gestione dei clienti ma spero di passare al grado successivo, ormai sono 5 anni che lavoro in quest'azienda e mi piacerebbe fare anche altro. Per questo abbiamo bisogno di te. <

< Scusa se chiedo, ma quanti anni hai? <

Non dimostra più di 25 anni ma ho la sensazione che sia più grande.

< Ho 29 anni, sono venuto in Italia quando ne avevo 22 e dopo vari corsi di formazione, ho trovato la mia strada.<

Non sbaglio mai. L'avevo detto io che non era italiano!

< Di dove sei? <

Mi guarda e sorride.

< Oddio, scusami, sembra un terzo grado.< Dico con tono di scuse.

< Assolutamente, non devi preoccuparti, mi fa piacere. Comunque vengo dall' Inghilterra, ci sei mai stata?<

Il mio sogno. Sin da quand'ero piccola sono sempre stata affascinata sia dalla lingua inglese che dal posto stesso, anche se non ho mai avuto la fortuna di andarci. Questa è un'altra cosa da aggiungere alle cose da fare.

< Purtroppo no, ma spero di andarci presto. <

< Se tutto va bene, potresti venirci con noi dell'azienda, spesso organizziamo viaggi di lavoro perché abbiamo un'altra sede li. Se non sbaglio sai parlare l'inglese giusto?<

< Si, ho vari attestati e diciamo che me la cavo bene.<

Cosi tra una chiacchiera e un succo all' arancia rossa, il tempo è passato ed è ora di iniziare a lavorare.

Jack mi fa vedere tutta la struttura ed infine mi porta in quello che sarà il mio ufficio. Piccolo ma molto carino. C'è una scrivania con il computer e dietro c'è un grande scaffale con tutte le documentazioni e la gestione della contabilità. Mi fa vedere il programma che usano e mi spiega un po' come si svolge il tutto. Nel frattempo ho conosciuto altre due ragazze che lavorano li come segretarie, ruolo che credevo fosse anche il mio, ma mi sbagliavo. Sono molto gentili, Claudia ha più o meno la mia età mentre Eva credo sia più grande. Arrivata l'ora di pranzo chiamo mamma per raccontarle quello che ho fatto fino ad ora e lei sembra molto felice per me.

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