Capitolo 49

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Se fossi ancora la Francy debole di una volta, girerei le spalle e scapperei. Ma ora sono forte e posso affrontarlo. Ha in mano una rosa blu e questo mi porta a ripercorrere per un attimo il passato insieme a lui.. Ma devo restare lucida e quindi cancello immediatamente quelle immagini.

< Che ci fai qui? <

< Dopo il tuo messaggio sono andato in crisi e non sapevo cosa fare, ma poi ho riflettuto e sono qui. Non mi arrenderò questa volta. <

Mi sembra che si siano invertiti i ruoli. Io quella forte, lui quello debole.

< Io non ho nulla da dirti Luca, per me è finita. Finita<

Ripeto due volte quella parola per renderla più reale, perché, dentro di me, so che non finirà mai.

< Chi era quello?<

< Quello chi?<

Ho completamente dimenticato Jack in questo momento e solo adesso mi accorgo che Luca è furioso.

< Quello che ti ha accompagnata<

< Non sono affari tuoi. < Ribatto.

< Tu sei sempre stata mia. Non m'importa se dovrò fare a botte o chissà cosa con quello li, questa volta andrà diversamente<

< Oddio, ma ti ascolti? Fare a botte.. sai benissimo che odio queste cose. Ti ho detto che è finita, accettalo e vai avanti.<

< Si ma non hai detto che non mi ami più<.

Lo amo ancora? No, non credo. Non lo so. Se me lo avesse chiesto qualche anno fa avrei risposto senza pensarci nemmeno un secondo. Ma adesso davvero non lo so. Come si fa ad amare una persona che è stato un fantasma ?

< No, non ti amo più. E adesso puoi andare. <

Mi costa dirlo, ma è cosi. Sono stata questi anni senza di lui e sono sopravvissuta e adesso che ho deciso di vivere e non sopravvivere, lui non fa parte di questa mia decisione.

< Lo dici solo per convincere te stessa, ma io non ci credo e non mi arrendo. Non sarà oggi, ne domani, ma ritorneremo insieme. < Mi da la rosa e se ne va. E come sempre, con lui, se ne va anche una piccola parte di me.

Salgo le scale come se stessi facendo una maratona, corro nella mia stanza e scoppio a piangere. Non posso permettermi di ricaderci, non adesso che ho trovato la mia strada. Indosso la tuta e vado in palestra, forse li riuscirò a scaricare tutta la rabbia che provo, anche se sarà difficile.

Tappeto, ciclette, step, esercizi liberi. Due ore passano in fretta e mi sento meglio. Almeno ho scaricato un po' di adrenalina. Torno a casa, doccia e letto. Adesso voglio solo dormire. Domani sarà un'altra giornata. Firmerò il contratto e finalmente il lavoro sarà mio davvero. Poi penso a Jack e alla sua richiesta di andare a cena fuori. Accetterò senza dubbi. Tutto questo può farmi solo del bene.

Ho dormito come un ghiro e sono pronta per andare a lavoro. Come ieri arrivo presto ma Jack non c'è ancora. Cosi vado da sola al bar e prendo la mia solita spremuta di arancia rossa. Penso a ciò che è successo con Luca e cerco di trovare il modo giusto per affrontarlo nel caso si rifacesse vivo. Ma il fatto è che con lui niente è prevedibile. Nemmeno i miei sentimenti. All'improvviso vengo risvegliata dalla voce di Jack che si siede accanto a me.

< Stamattina ho fatto tardi ma ho pensato che ti avrei trovata qui. Sembri sconvolta, è successo qualcosa?<

E' cosi dolce.

< No , ho solo dormito male.< Mento.

< Sei pronta a firmare?<

< Non vedo l'ora! E tu come ti senti? Ansia?<

< Solo perché ieri non hai risposto al mio invito.<

Beve un sorso nel suo caffè e mi guarda diritto negli occhi.

< Quale invito? < Cerco di sdrammatizzare.

< Hai ragione, il mio non lo era. Era un'esclamazione.<

E finisce il suo caffè ed io mi sento mancare l'aria. Nuove emozioni trovano spazio nel mio corpo, cosa credevo che non fosse più possibile.. E invece..

< Andiamo a lavoro. < Mi alzo senza dargli di nuovo una risposta e la cosa mi diverte molto.

Si alza anche lui e andiamo. La mattina passa in fretta e arrivata l'ora di pranzo vado in ufficio dal capo, Giorgio, un uomo di circa 50 anni molto gentile e alla mano. Mi fa leggere il contratto, tempo indeterminato, paga ottima, molto di più di quello che mi aspettavo e firmo. Sono ufficialmente non più una disoccupata! Raggiungo Jack alla mensa che sta parlando con Claudia ed Eva e gli faccio un sorriso che termina dietro le orecchie. Si alza e viene ad abbracciarmi.

< Complimenti! < E mi da un bacio sulla guancia. Il mio corpo ha una reazione strana e sono totalmente tra le nuvole. Ha un odore buonissimo e le sue braccia sono cosi muscolose che mi sento protetta.

Claudia ed Eva si congratulano con me e ci sediamo tutti e quattro e iniziamo a mangiare. Come sempre chiamo mamma e le dico la novità ed è più elettrizzata di me. Mi avvicino a Jack e gli chiedo se ha qualche novità sulla sua promozione.

< Te lo dirò stasera, per le nove passo a prenderti<.

< Hai fatto tutto tu , io non ti ho dato una conferma<.

< Io vengo alle nove, ti aspetto.<

E gli do una piccola spinta sulla spalla.

Torniamo a lavoro e come sempre il tempo vola.

Jack mi accompagna di nuovo a casa ripetendomi l'orario dell'appuntamento ma io non rispondo nemmeno questa volta, anche se non ho dubbi. Ci andrò.

Vado in palestra, torno a casa e vado in crisi perché non so cosa indossare. Chiamo le mie amiche e le aggiorno delle ultime novità.
Sono le nove, Jack sta giù.
Sono ansiosa e felice, sarà una bella serata.



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