Capitolo 26

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Se è vero che esiste il sesto senso, allora io sono una veggente. Mi sono addormentata con uno strano nodo alla gola e avevo l'ansia. Adesso so il perché. Ho un messaggio che illumina lo schermo del mio telefono. C'è ancora scritto Him , perché lui sarà sempre il mio "Lui". Non ho il coraggio di leggere. Ho paura, non so cosa mi abbia potuto scrivere. Insomma sono passati due mesi, durante i quali non ci siamo ne visti ne sentiti. Anche se ogni tanto lo chiamavo solo per sentire la sua voce. Siamo quasi alla fine di agosto, ed io so, che è stato in vacanza con Elena e la sua famiglia.

Immagino loro camminare mano nella mano sulla spiaggia mentre si tuffano in acqua abbracciati. Loro che giocano , si fanno il solletico. La sera tante passeggiate romaniche per poi dormire insieme.

Addormentarsi e svegliarsi accanto a lui, deve essere la cosa più bella di tutte. Accarezzargli la guancia e augurargli la buonanotte e il buongiorno, per poi stare abbracciati tutto il tempo.

Sono cosi brava a farmi del male da sola!

Ritorno alla mia triste realtà e decido di farla finita con i dubbi e leggo.

"So che ti sembrerà strano questo messaggio, ma volevo invitarti alla mia festa di compleanno. Ci saranno le persone più speciali per me, e tu sei una di queste. Voglio recuperare il rapporto con te, anche se non posso darti quello che vorresti, quello che vorrei. Ma ti prego, vieni. Luca".

Alla sua festa di compleanno. Da sola, mentre lui sarà con lei.

IMPOSSIBILE.

Non rispondo nemmeno. E' impazzito?

Io, una persona speciale per lui.

" Non posso darti quello che vorresti, quello che vorrei.."

Perché, cosa vuole?

Così, proprio quando stavo cercando di non pensarlo, almeno non 24 ore su 24, quando avevo decido di andare avanti, lui piomba di nuovo nella mia vita senza preavviso, lasciandomi spiazzata. Mi arriva un altro suo messaggio: " Rispondi per favore"

No che non ti rispondo, stronzo.

E il mio cellulare vola per aria.

Chiamo Lara per dirle quello che è appena successo e lei sembra sbalordita come me.

- Ma che stai dicendo? Ma che faccia tosta che ha! < Urla dall'altra parte del telefono.

- Non ne ho la più pallida idea! Sono rimasta senza parole, ti giuro. Ma con quale coraggio mi invita alla sua festa, come se nulla fosse poi!

Mangio le labbra per il nervoso.

- Dai Francy, stai calma. L'unica cosa che puoi fare è quella di evitarlo. Non rispondergli,

non andare alla festa e vedrai che si arrenderà. Almeno lo spero per la tua salute mentale.

- La mia salute mentale è andata a farsi fottere nell'attimo in cui l'ho baciato!

Non riesco a stare calma. Lara ha ragione, lo devo evitare ma il fatto è che ci voglio andare a quella maledetta festa, perché io devo capire il motivo per cui mi ha invitata. Non voglio dargli soddisfazioni, ma devo pensare a me, a quello che voglio io. So che è la decisione sbagliata, mi farò del male da sola, ma diamine io lo voglio vedere!

Senza dire nulla a nessuno, esco di casa per comprare un regalo a Luca. In effetti non ho assolutamente idea di cosa regalargli. Ha praticamente tutto.

Orologio no, perché sono sicura che ne riceverà tantissimi.

Cose elettroniche anche.

Voglio regalargli qualcosa che abbia un nostro significato. Qualcosa che deve essere simbolo di un "noi" che non esiste.

Mi fermo a guardare la vetrina di una gioielleria e vengo attirata da un bracciale.

Nero ed argento. Molto semplice. Ma la cosa che mi piace di più, è la scritta sopra. " Hope "

" Speranza".

Una parola come questa, per noi due, può avere vari significati.

La speranza di avere , non un futuro, ma un presente insieme.

Forse è solo la mia di speranza , e se cosi fosse, almeno per lui , potrebbe significare speranza di essere felice.

Anche se io non sono e non sarò mai la sua "lei", non voglio che soffra. Per me è importante e non si può volere il male di una persona speciale per noi.

Con o senza me, io voglio soltanto che lui sia felice.

La sera mi vedo con le ragazze , pizza e film tutte insieme e ne ho davvero bisogno. Devo cercare in tutti i modi di farle capire perché ho deciso di andare a quella festa.

< Ho comprato un regalo a Luca per il suo compleanno, ho deciso di andare alla sua festa. <

Dico senza riflettere e buttandola sullo scherzo.

< C'ero quasi cascata! < Esclama ridendo Mary

Le guardo una ad una cercando di non ridere e di essere seria.

< Mi sa che non sta scherzando.< Dice Sofia

< Perché hai cambiato idea? < Lara spalanca gli occhi e mi guarda come se mi volesse ammazzare.

< Ragazze allora, io ho bisogno di capire perché mi ha invitata, devo capire cosa vuole ancora da me.<

Sto quasi per iniziare a piangere, perché dentro di me so che farò una grandissima cazzata, ma se non sbatto la testa contro il muro almeno 100 volte, non mi arrendo.

< Tu sai che il nostro patto consiste nel fatto che ognuna di noi deve sbagliare con le proprie mani. Possiamo darti qualche consiglio, ma sei tu che devi scegliere.< Commenta Mary.

< E tu stai facendo una scelta di merda.> Aggiunge Sofia.

< Grazie Sofy, sei sempre cosi gentile < Le faccio una linguaccia.

< Comunque noi ti conosciamo bene e sappiamo che hai la testa dura. Quindi è inutile stare qui a dirti che non dovresti andare a quella festa, perché ci andrai lo stesso. L'unica cosa che possiamo fare è aiutarti a preparare in modo impeccabile cosi Luca rimpiangerà di non averti scelta. <

Lara mi fa l'occhiolino.

Ammetto che ho più paura di loro che di quello che succederà alla festa.

Mi salvi chi può!

( Ed intanto io penso a Luca che mi viene a salvare...)


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