Capitolo 9

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Decido di passare la giornata stesa a letto ascoltando musica deprimente. Come si fa ad essere cosi ingenui? Ho lasciato che mi trattasse come un burattino a suo piacimento e questa cosa non mi va giù. E' stato solo un bacio insignificante per lui ed ora quella che sta male sono io. Ma devo riuscire a riprendermi perché sono giovane e ho tutta la vita davanti. Mamma me lo dice sempre. " Devi baciare tanti rospi prima di trovare il principe azzurro". Il fatto è che io non voglio il principe. Io voglio soltanto un ragazzo che vada oltre l'apparenza e l'aspetto fisico e credevo che Luca fosse cosi. Insomma mi ha detto che sono bella nonostante il fatto fossi il doppio della fidanzata. Non credevo che si potesse guardare diritto negli occhi di una persona, dirle certe cose e poi.. e poi buttare tutto l'aria, fingendo cosi bene. Prendo il cellulare e noto un messaggio da un numero che non conosco.

" Mi dispiace davvero tanto per come mi sono comportato, è solo che non credevo potessi piacermi davvero cosi tanto. Mi sai tener testa e mai nessuno l'ha fatto, ti prego scusami e dammi un'altra occasione. Potrai anche dirmi di no, ma sappi che ti aspetterò giù al tuo palazzo fin quando non uscirai con me."

Rileggo il messaggio altre 10 volte prima di capire cosa c'è scritto. All'improvviso sento le farfalle che stanno resuscitando dentro al mio stomaco e senza accorgermene sono già in piedi che ballo come una deficiente per tutta la camera. Respiro e penso cosa rispondere. Non mi chiedo nemmeno se voglio dargli un'altra possibilità, perché è ovvio che voglio. Però non deve saperlo subito. Deve soffrire prima un po', cosi può dimostrarmi quanto ci tiene ad uscire con me.


USCIRE, un appuntamento vero e proprio? Mi sale l'ansia solo al pensiero.

" Sei davvero un coglione, sappilo. Accetto le tue scuse ma non voglio uscire con te. "

Aspetto la sua riposta che arriva dopo 2 minuti circa.

" Cinque minuti e sono giù da te, aspetterò tutto il tempo necessario".

Mi devo preparare in cinque minuti. Ce la posso fare. Apro l'armadio e scelgo un jeans chiaro con una maglia rosa e scarpette. Lego i capelli in uno chignon e mi trucco in modo leggero. Mi guardo allo specchio e sono soddisfatta del mio viso. Sento il telefono vibrare. E' lui.

" Sono qui, da circa 30 minuti e ti aspetto, ti prego scendi".

Mi affaccio e lo vedo sul motorino con il cellulare in mano. Alza gli occhi e mi vede. Sorrido e gli faccio segno di aspettarmi. Forse dovevo farlo esasperare un po' di più , ma è più forte di me, lo devo vedere.

Scendo e prima di aprire il portone faccio un respiro profondo e prego che Dio me la mandi buona. Mi avvicino e lui mi sta aspettando in piedi.

< Eccoti. < Mi sorride

< Eccomi< Faccio una smorfia.

Salgo dietro di lui senza sapere dove mi sta portando. Mentre il vento mi scombina tutti i capelli lui con una mano mi tocca la gamba ed io in quel momento inizio a sentire caldo. Ci fermiamo al semaforo e lui si gira dicendomi di stare tranquilla. " E' una sorpresa" mi dice sottovoce. Ed io sembro una bambina di 3 anni che sta andando a vedere lo spettacolo dei looney tunes.

Oggi

Seduta ancora su questa maledetta panchina penso a quando Lui se ne è andato , e mi sono guardata allo specchio. Ho visto un'altra Me. Una me che non mi piaceva. Non parlo solo dell'aspetto fisico, di quello ormai mi interessa ben poco. Dai miei occhi vedevo una luce spenta e un sorriso falso. Ma se sorridi nessuno ti chiede che hai. Allora ho deciso di prendere la mia vita in mano e cercare di iniziare da capo. Trovare un lavoro, uscire con le amiche, divertirmi. L'amore non lo cerco, non perché non ne ho bisogno ma perché quando vuole sa dove trovarmi. Io non corro più dietro a nessuno.


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