Capitolo 50

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Jack è qui. Non mi sentivo cosi nervosa per una cosa bella da tanto , troppo tempo. Non sono abituata a queste cose. Ma sono felice di uscire. Ho lottato contro lo specchio per ore, ma devo dire che alla fine sono soddisfatta del risultato. Vestitino nero semplice, con cintura rossa sotto al seno, e stivaletti. Per me  il tacco non esiste sul mercato. Capelli ondulati che scendono morbidi sulle spalle e trucco leggero. Sono pronta. Mentre scendo le scale mi tremano le gambe ma cerco di stare calma. Jack mi sta aspettando in piedi accanto all'auto. E' ancora più bello. Pantalone nero che gli cade a pennello. Ha un cappottino ma intravedo una camicia sotto. Non riesco a crederci. Davvero sto per uscire con lui?

Mi avvicino e lui mi cinge le mani sulla vita. Quel contatto scatena in me un'eccitazione mai provata. Appoggia le sue labbra alla mia guancia e vengo percossa da un brivido lungo la schiena.

< Sei bellissima.< Mi dice ed io penso di essere appena diventata completamente rossa in viso.

Riesco a dire un timido grazie e lui da perfetto gentiluomo mi apre lo sportello e aspetta che io entri in macchina.

< Dove andiamo? < Riesco a chiedere.

< Una cena mi sembrava troppo formale e da vecchietti che non sanno cosa fare, cosi ho pensato.. < Esita a continuare.

< Pensato cosa? <

< Vedrai < E nei suoi occhi c'è un po' d'eccitazione che da una parte mi spaventa ma dall'altra sono curiosa di sapere cosa ha in mente.
il viaggio in macchina procede in modo tranquillo. La cosa che più mi piace di Jack è che ogni volta che mi parla, lo fa guardandomi negli occhi ed è una cosa che mi spiazza. Improvvisamente accosta la macchina e spegne il motore.

< Cosa stai facendo? < Chiedo anche un po' impaurita.

< Stai tranquilla non sono un maniaco, fidati.<

Fidarmi. E' praticamente impossibile per me. Ogni volta che mi sono fidata di qualcuno, sono stata pugnalata ed ora non so se riuscirò ancora a fidarmi delle persone. Ma lo lascio fare. Ho detto che voglio vivere ed è quello che farò.

Prende una benda nera e me la mette davanti agli occhi e mi ritrovo completamente al buio e indifesa.

< Non aver paura Francy, è una sorpresa non un 'appuntamento con la morte<. E mi prende le mani.

Non ho paura di lui e non so perché il suo tocco mi calma.

< Sono pronta < Dico.

Mette in moto e andiamo non so dove. Dopo pochi minuti ferma di nuovo la macchina, scende e viene a prendermi. Mi tiene le mani e le braccia per non farmi cadere ed è molto protettivo.

< Okay, dove siamo?<

< Ora vedrai. <

Mi toglie la benda e davanti si presenta un maxi schermo e delle poltrone con accanto tavolini rossi e un mazzo di rose. Siamo in un cinema all'aperto, ma che per fortuna ha i teli che ci riparano dal freddo. E' una cosa molto romantica e mi sembra un po' troppo per un primo appuntamento, ma allo stesso tempo sono contenta.

< So che può sembrare troppo, ma alla fine non è nulla di che. Cena e film. <

< Mi piace < Ammetto.

Ci sediamo e mi porge le rose.

< Sono bellissime. <

< Non sapevo quali fossero le tue preferite, cosi ne ho fatte mettere una diversa dall'altra. <

< E' un gesto dolcissimo, grazie <

E in effetti lo è davvero.

Ordiniamo la cena che alla fine è a base di panino con hamburger e patitine, nulla di più buono! Guardiamo il film in silenzio, un film romantico-divertente e mi accorgo che Jack mi guarda spesso mettendomi un po' in soggezione.

< Perché mi fissi? <

< Perché sei bella <

Ecco che sono di nuovo rossa. Non sono abituata ai complimenti anche perché non ne ricevo molti e sono sempre restia a crederci.

< Grazie < Non dico altro. Non ci riesco, ho paura di rovinare il momento con i miei film mentali da ragazza insicura.

< Posso farti una domanda? <

< Dimmi<

< C'è già qualcuno nel tuo cuore?<

Mi aspettavo qualsiasi tipo di domanda, ma non questa. Mi mette in seria difficoltà. Non so come spiegargli quello che provo, perché non lo so nemmeno io.

< Ho avuto un ragazzo tempo fa che mi ha completamente illusa. Sai gli amori adolescenziali che ti segnano. Non so se si potesse chiamare amore quello che provavo per lui. Insomma adesso che sono cresciuta ho capito che era un rapporto sbagliato. Diviso in tre. Non voglio mai più sentirmi cosi. Io voglio essere l'unica. <

Abbasso lo sguardo e fisso le mani che in questo momento sto stritolando come se non sentissi dolore. Ma ogni volta che parlo di Luca, si riapre la ferita dentro di me. Ci sto provando ad andare avanti senza di lui, davvero, ma il suo ritorno mi ha riportata ai vecchi tempi. Mi rende sempre nervosa e indifesa.

< Provi ancora qualcosa per lui? < Mi chiede Jack.

< Gli voglio bene, su questo non ho dubbi. E' stato importante per me, ma è finita.<

E' finita davvero? Non lo so.

< Sono stato con una ragazza londinese per quattro anni. Credevo di amarla davvero. Ma poi ho scoperto che lei stava con il suo professore. Il mondo in quel momento mi è cascato addosso ma ora sono un uomo migliore. So cosa si prova ad essere stati traditi, so cosa si prova a non essere l'unico. Quindi alza lo sguardo, guardami, io non giudico i tuoi sentimenti, non siamo tutti uguali, per fortuna. Si vede che loro non erano il nostro destino...<

E con il pollice sotto al mio mento mi fa alzare la testa ed il mio sguardo incrocia il suo. Istintivamente lo abbraccio e lui fa lo stesso. Un abbraccio dolce e innocente ma che per me vale molto. Ritorniamo a guardare il film ma le sue mani non lasciano mai le mie.

Appena finisce il film ci alziamo e andiamo in macchina.

< Ti è piaciuta la serata? La sorpresa?<

< Si, tantissimo. Sono stata davvero bene. E poi per me, la cena con un panino cosi è il top. <
Ridiamo insieme.

< Anche io sono stato benissimo, come sto bene la mattina quando prendiamo il caffè insieme, come sto bene quando lavoriamo insieme. Con te sto sempre bene<

Non nascondo che queste parole mi fanno piacere, ma è più forte di me non riesco a crederci del tutto. Ci conosciamo da poco e mi sembra troppo. E' molto di più di quello che mi aspettavo e sono spaventata.
Lo guardo e gli sorrido. E' l'unica risposta che posso dargli.

Mi accompagna a casa in totale silenzio. Nessuno dei due dice una parola.

< Non volevo spaventarti, io sono fatto cosi. Sono stato bene con te e volevo che lo sapessi, non voglio correre o prenderti in giro, guadagnerò la tua fiducia pian piano.<

E' come se mi leggesse dentro. Sa perfettamente come mi sento e fa di tutto per tranquillizzarmi.

< E' che non so cosa pensare e cosa dire. Non fraintendermi sono stata benissimo con te, ma ho smesso di credere alle belle parole. Ho bisogno di fatti.<

Devo essere chiara e diretta, non mi interessa se lo spavento, ma io devo proteggere me stessa.

< Ti farò ricredere . <

E appoggia le sue labbra sulle mie. Un bacio a stampo, dolce. E quel gesto mi fa addolcire.

< Buonanotte Francy, ci vediamo domani <

< Buonanotte Jack, a domani<.

Che sia la volta buona?

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