Capitolo 73

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E' il giorno di Natale, tutti festeggiano tranne io. Ho perso il mio papà, ho chiuso per sempre con Luca e se non mi muovo in fretta, perderò anche Jack. Se avessi potuto avrei preso il primo volo per Londra stamattina, ma non posso lasciare la mia famiglia in queste giornate di festa. Cosi, grazie al mio capo, conosco l'indirizzo dove adesso abita Jack. Sono andata in posta e gli ho spedito un pacco. Ho pagato tantissimo per poterglielo far ricapitare al più presto possibile e spero che gli piaccia. Non mi arrenderò, non questa volta. Non so bene tutto questo a cosa mi porterà, spero soltanto che i miei errori, i miei sacrifici e soprattutto la mia voglia di cambiare vita mi aiutino a farcela. Non so bene cosa fare oggi, le mie amiche non ci sono, Jack non c'è. Mi costa restare in casa tutto il giorno. Cosi mentre mamma cucina, mi chiudo in camera mia, alzo tutto il volume della musica e inizio a ballare come se non ci fosse un domani. Mi serve un po' di tempo per stare con me stessa. Mi scateno a ritmo di musica, salto su e giù dai letti. Mi sto scatenando. Nella mia mente avevo immaginato questi giorni in modo diverso. Sicuramente con il dolore nel cuore per l'assenza di papà, ma credevo di passarli con Jack. Sarei stata felice nonostante tutto. E' con lui che voglio passare le mie non più odiate domeniche, perché da quando c'è lui sono diventate le mie giornate migliori. Avrei voluto passare con lui il Natale, camminando per le strade addobbate come è successo a Londra. Avrei voluto vedere la sua faccia quando apriva il mio regalo. Avrei voluto stringerlo a me, abbracciarlo, baciarlo. Fare e rifare l'amore, senza mai stancarci. Avrei voluto fare di me e lui un " Noi" . Non è stato possibile, ma questo non vuol dire che non possa capitare l'anno prossimo. Ci metterò tutta me stessa, sarò la donna che ho sempre voluto essere. Lavorerò duro e avrò finalmente l'amore. Avrò finalmente Jack.

Dopo aver pranzato con la mia famiglia, decido di scrivere un po'. Non lo faccio da tempo. Ho scritto un libro, o almeno ci ho provato e grazie a Jack potrei anche pubblicarlo. Il libro parla di me, della mia storia. Una storia che devo continuare. Se posso, vorrei far capire alle persone che lo leggeranno, che nella vita non bisogna mai dire mai. Le cose brutte accadono, ogni giorno. Ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare alla possibilità di essere felici. Io ne sono la prova vivente. Ho passato gli anni, che tutti dicono siano i più belli, tra ospedali, pianti, perdite. Ma sono ancora qui. E' stato difficile crescere tutto di un botto, ma sono anche consapevole che, oggi sono quel che sono grazie soprattutto alle esperienze negative. Le cose belle capitano. Le grandi occasioni arrivano. Bisogna avere pazienza e non smettere mai di crederci. In questi hanno ho fatto due tatuaggi. Ricordo ancora che quando feci il primo, papà mi voleva ammazzare. Ho scritto "Believe" . Si, perché io ci credo ancora. Credo che la vita meriti di essere vissuta. Se non ci fosse il male, il dolore, non scopriremmo mai la gioia, la felicità. Io ci credo nella speranza, Io credo nella buona volontà. Io credo che dopo tante cose brutte, qualcosa di bello prima o poi succederà. E ovviamente non poteva esserci "Believe" senza un " Stay Strong". Sii forte. Si, perché nella vita se ti lasci troppo andare, come ho fatto io , in un periodo di tempo, ti perdi tutta la magia che può darti vivere davvero. Capitano a tutti i brutti periodi, quelli in cui ti annoi anche di guardarti allo specchio. E va bene, va bene lasciarsi andare per un po', ma solo se poi dopo torniamo a combattere, prima per noi stessi e poi per chi ci vuole bene. Sii forte, perché non puoi permetterti di essere sempre debole. Le persone cattive esistono, e faranno di questa tua debolezza una loro fortezza. Non lasciare che ti calpestino. Cammina a testa alta.

A volte c'è l'arcobaleno, a volte c'è la pioggia.

A volte c'è la felicità, a volte c'è il dolore.

E' la vita. Dobbiamo solo imparare ad accettare il brutto e il bello. E' meglio provare qualsiasi emozione che sentirsi nulli dentro. Sicuramente le esperienze ti cambiano, non saremmo mai più gli stessi. Ma spetta a noi decidere se migliorare o peggiorare.

" E' meglio aver amato e perso, che non aver amato affatto."



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