Capitolo 13

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Io, Lara, Sofia e Mary siamo in un bar e ordiamo tutte qualcosa da bere. Nessuno riesce ad aprire l'argomento " Luca" perché notano dalla mia faccia che qualcosa di negativo è successo tra di noi. Cosi decido di porre fine a questa tortura ed apro il discorso.

< Sono in bilico, tra quello che vorrei, quello che ho e quello che non posso avere < Sbuffo.

Mi guardano tutte e cercano di capire tra le righe quello che sto cercando di dire.

< Parla apertamente <

Mi incita Lara.

< Sapete che l'altro giorno mi ha portata sugli scogli e giuro che non sono mai stata cosi bene con nessuno fino a quel punto. E' stato dolce, premuroso, gentile e mi sono sentita bene con me stessa.<

Faccio una pausa cercando le parole giuste da usare per continuare.

< Ha perfino rifiutato la chiamata della fidanzata quando stava con me<.

Solo al suono di " fidanzata" mi viene la pelle d'oca.

< Questa non è una cosa da sottovalutare.< dice Sofia e le altre approvano.

< Lo so, e non lo faccio. Poi siamo stati tutta la notte a parlare e mi sono addormentata con lui a telefono e mi sono svegliata con lui che mi dava il buongiorno..<

Solo il ricordo mi fa sorridere.

< Che cosa romantica< dice Sofia.

< Ho il voltastomaco< aggiunge Mary

Continuo.. < ha detto "buongiorno MIA dolce Francy..< e sottolineo quel Mia perché è un aggettivo possessivo che mi è sempre piaciuto.. detto da lui poi mi piace ancora di più..

< La cosa è seria allora< dice Lara.

< Purtroppo noi ragazze costruiamo castelli in aria prima ancora di iniziare una vera e propria relazione. I ragazzi sono bravi a farci cadere nelle loro trappole, ma vi ricordo che lui è fidanzato. Scusa Fracy < .

Sofia ha ragione. E la guardo come per dire " non preoccuparti concordo con te".

L'errore più grande che noi ragazze commettiamo è proprio questo. Credere che un saluto possa trasformarsi in una conversazione oppure un "ci vediamo" sta a significare voglio uscire con te. Pensiamo che un bacio significhi " mi piaci e voglio stare con te" , quando poi ormai ci si bacia anche senza piacersi, solo per il gusto di farlo. Nella nostra testa si inizia con un" C'era una volta " .. per poi finire con " e vissero per sempre felici e contenti", senza pensare che ormai i tempi sono cambiati e i sentimenti sono sottovalutati. Ora si inizia con un " andiamo a letto insieme" e si finisce con " è stato un piacere, ah e piacere io sono..." . Ma io non sono cosi. Io se amo, amo davvero. Non mi piace giocare con i sentimenti degli altri e non voglio che gli altri si prendano gioco di me.

< Francy, tu devi fare ciò che ti senti, meglio un rimorso che un rimpianto. Abbiamo 16 anni, se non commettiamo errori adesso, quando lo facciamo? <

In effetti Lara non ha tutti i torti. Siamo giovani e abbiamo una vita davanti. Si vive di attimi non di ore intere. Ma io ho paura, perché so che mi sto cacciando in una situazione più grande di me e non voglio fare una scelta sbagliata.

Mentre racconto tutti i dettagli, ecco che mi chiama Luca.

< Dove sei? <

Sento il rumore di macchine in sottofondo.

< Al bar con le mie amiche, perché?<

< Volevo vederti.<

E' cosi schietto che rischio di buttarmi tutto il succo di arancia rossa addosso.

< Hai finito di fare shopping con la tua Elena?<

Gli domando furiosa.

< Non è la mia Elena e smettila di fare la gelosa.<

< Ho da fare scusa, ci sentiamo< E stacco la chiamata.

Mi ha innervosita e preferisco non vederlo, non voglio che pensi che ogni volta che lui vuole vedermi io dica di si. Non sono una bambola. Ho una mia dignità e non voglio perderla cosi.

Io e le altre ci alziamo e usciamo dal bar.

< Francy , Luca è qui. <

Dice Mary.

Mi giro e lo vedo. Con Elena.

Farfalle stecchite, di nuovo.


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