Capitolo 18

111 19 3
                                    

Lunedi.

Non voglio vederlo. Dio solo sa cosa potrei fare se lo vedessi. Non ho chiuso occhio, mi sento una merda e non ho detto niente alle mie amiche. A cosa servirebbe parlarne? Già so cosa mi diranno.

" Non lo pensare, chi ci perde è lui."

Non è vero. Sono io quella che ci perde. Perché sto perdendo l'unica persona che mi interessa veramente.

Arrivo a scuola prima delle altre e vado in classe. Non voglio sentire nessuno e soprattutto non voglio vedere Luca. Mi siedo a guardo fuori dalla finestra cercando qualche risposta tra le nuvole, ma l'unica cosa che vedo è caos.

< Ehi ! Ho provato a chiamarti ma non mi hai risposto. <

Mi giro e vedo Ale alle mie spalle. In tutto questo casino ho dimenticato quest'altro problema.

< Ehi scusa è che sono stata impegnata, mi dispiace.> Dico a voce bassa.

< Avevo paura che non volessi parlarmi più.< Odio vederlo cosi per colpa mia.

< Tranquillo, tu non c'entri niente < Dico sorridendo.

< C'entra quella canaglia di Luca vero? Cosa ti ha fatto? <

So che Ale, è la persona più sbagliata con cui sfogarmi, ma in questo momento ho bisogno di un consiglio maschile, cosi gli racconto brevemente quello che è successo.

< Bastardo! < Urla e la sua faccia cambia completamente espressione.

< Se lo becco giuro che ..<

Gli metto una mano sulla bocca. Non voglio cacciarlo nei guai.

< Tu non farai proprio niente, sto bene sul serio, devo solo far passare un po' di tempo , poi tutto tornerà come prima<

Cerco di sdrammatizzare facendo qualche sorriso palesemente falso.

L'aula inizia a riempirsi e per fortuna le mie amiche non si accorgono di nulla. Mi chiedono se ho novità ed io rispondo semplicemente che non ci sentiamo da un po'. Arrivato lo spacco Ale mi chiede se voglio andare con lui al bar e cosi accetto. Camminiamo mano nella mano come sempre, ed io mi sento finalmente serena accanto a lui.

Entriamo nel bar, io prendo un caffè e Ale una pizzetta. Mangia davvero tanto anche se è magro. Mentre stiamo per uscire, ecco Luca. Le gambe mi si bloccano e Ale mi stringe la mano cosi forte che mi fa male.

< Brava! < esclama Luca. Questo è perché lui era solo un amico!

Non capisco dove vuole arrivare. Mi giro verso Ale che sta sicuramente per dire qualcosa di pesante.

< Che cazzo vuoi? E' libera e può stare con chi le pare!<

Non so cosa fare. Da una parte vedo Luca incazzato perché sto con Ale, e dall'altra vedo Ale furioso perché...non so il perché.

< Siete proprio una bella coppia, complimenti! < E Luca sbatte le mani.

All'improvviso Ale mi fa girare verso di se e mi bacia. Davanti a tutti. Davanti a Luca.

Non ci posso credere. Non so perché Ale abbia fatto una cosa del genere. Mi bacia con passione e mi stringe le mani . I suoi occhi sono chiusi mentre i miei sono aperti. Mi sposto e noto che Luca se ne è andato.

< Che diavolo ti è saltato in mente?< grido ad Ale che è pietrificato davanti a me.

< Volevo solo fargli capire che se non prende una decisione al più presto, ti perderà del tutto, perché non è l'unico che ti vuole. Ed io ti voglio e non mi vergogno di te<.

In pratica non avevo nessun pretendente fino a qualche giorno fa e adesso mi ritrovo con il mio migliore amico che mi bacia davanti alla mia spina nel fianco. Giro le spalle e me ne vado. Ormai è quello che so fare meglio.


Oggi

- Ehi, come stai..?

- Forse vorresti dire come non sto.

Perché in effetti io non sto.

E' difficile da spiegare. Di solito una persona o è felice o è triste. O sta bene oppure non sta bene.

Io semplicemente NON STO.

E' come se non sentissi più nulla.

Non sento la felicità, non sento il dolore, non sento l'affetto, non sento il menefreghismo.


Non sento nulla.

Se mi dai un pizzicotto, e mi lasci un livido, io non me ne accorgo nemmeno.

Se mi dici ti voglio bene, io non tremo.

Se mi dici non ti sopporto, non mi fa male.

Sono chiusa, senza sentimenti, senza ragione, senza di niente.

Sono vuota.


Dolore e Forza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora