Capitolo 57

71 12 5
                                    


Sono due settimane ormai che non esco né con Jack né con Luca. Entrambi dopo la mia richiesta di voler stare un po' da sola, mi hanno accontentata, ma non è facile soprattutto con Jack visto che lo incontro tutti i giorni a lavoro. Il mio aspetto sta cambiando. Sono dimagrita e le ore passate in palestra iniziano a dare risultati. Ogni tanto Luca mi manda qualche messaggio, mi ha chiesto anche di vederci ma ho sempre rifiutato. Jack invece quasi non mi rivolge nemmeno la parola e questa è la cosa che mi addolora di più. Alle 15.00 ho una riunione con il capo e sono un po' in ansia. Tra poco si avvicina il Natale e cerco di pensarci sempre di meno. Dopo la pausa pranzo entro nell'ufficio del capo dove trovo Jack già seduto. Il cuore mi batte a più non posso e penso che dalla mia faccia lui abbia intuito che mi imbarazza.

< Allora ragazzi, vi ho chiesto di venire qui perché ho una comunicazione da farvi <

Jack non sembra per niente sorpreso mentre io invece mi sento completamente fuori luogo.

< Jack già è pratico di queste cose, mentre tu .. < e mi indica con un dito..

< Tu sei nuova ma hai dimostrato carattere e poi sei molto brava in quello che fai, cosi avevo pensato che nel prossimo viaggio di lavoro a Londra, potreste andare voi due <

Ho capito bene? Io e Jack da soli a Londra? Ma stiamo scherzando?

< Per me sarebbe un grandissimo piacere ma... < sento improvvisamente gli occhi di Jack su di me, mi volto e mi sta fulminando con lo sguardo.

< Francesca, lei non si deve preoccupare di nulla, naturalmente è tutto spesato e avrà un aumento, si tratta solo di qualche giorno<

< Quattro < specifica Jack sorridendomi.

< Come posso rifiutare? Accetto < Cerco di sorridere ma chiaramente nessuno di noi tre crede che io sia entusiasta di tutto ciò. Per carità, sono felicissima. Insomma Londra! Il mio sogno. Ma ci devo andare con Jack.. da soli.. Ma chi voglio prendere in giro? Non vedo l'ora ! Dentro di me sembro una bambina , ma devo contenere la mia felicità.

< Allora, ragazzi preparate i bagagli, tra tre giorni partite<

< Cosi presto? < L'ho detto ad alta voce?

< Si, Francy tra tre giorni, io e te partiremo.< Con un sorriso ammiccante Jack non fa altro che guardarmi. Ha un'aria compiaciuta e sta facendo di tutto per mettermi in imbarazzo.

< Va bene, adesso andiamo, a domani< Saluto e faccio per uscire dall'ufficio quando Jack mi prende per il braccio.

< Ci comporteremo esattamente come in questi giorni. Buongiorno e buonasera niente di più, puoi stare tranquilla.<

< Perfetto, ciao <

E me ne vado. Avrei voluto sentire " Non vedo l'ora " o qualcosa del genere ma non quello che ha detto. L'unica cosa che volevo in quel momento era saltargli al collo, abbraccialo e baciarlo.

Mi manca.

Vado in palestra e dopo torno a casa con un fortissimo mal di testa. Mando un messaggio a Luca per correttezza, anche se non so se sia una buona idea. Ma non voglio che lo venga a sapere da altri.

"Ciao Luca, tra tre giorni parto per Londra per lavoro con Jack, volevo solo che lo sapessi."

Dopo nemmeno un minuto mi risponde con un " Ok" .

E' incazzato.

Racconto la novità a mamma e non è contentissima della notizia, soprattutto perché sa cosa è successo tra me e Jack ma non può impedirmi di andarci.
Appena lo dico anche a Lara, Sofia e Mary iniziano i commenti che io sinceramente volevo evitare.

Dolore e Forza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora