Capitolo XV

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Song: Kiss Me

Nel frattempo Katherine era nuovamente scoppiata in lacrime. Proprio non poteva accettare il fatto che il suo corpo da lì a poco sarebbe stato toccato da Tomlinson.

Zayn si sentiva impotente, perché non avrebbe potuto mai fare nulla per tentare di cambiare il suo obbiettivo; così, scosso da un sentimento che non sapeva ancora come chiamare, la abbracciò, tenendola stretta al suo petto caldo. Per tutta risposta la ragazza tentò di sfuggire, ma dopo vari tentativi, si arrese. Tuttavia non fece nulla per ricambiare il gesto, limitandosi a piangere sulla sua spalla e a mormorare a tratti "N-no, ti prego..."

Il ragazzo sembrò spiazzato da quelle parole. "Katherine, cosa? Sto cercando di confortarti...È così che fanno le persone alle quali tieni, no?"

La ragazza, invece di calmarsi, sembrò avere una reazione più isterica della precedente. "N-non ne ho. Non ho più nessuno."

Zayn continuò a fissarla, cercando di capire la sua afflizione. "Le tue amiche ti vogliono bene, e malgrado il mio essere un menefreghista bastardo, hai mosso qualcosa dentro di me... E non è affatto facile, credimi."

A quella affermazione il cuore di Katherine fece un tuffo, costringendola a sbattere le palpebre più volte e a mormorare un timido "Davvero?"-

Il ragazzo si limitò ad annuire con gli occhi tremendamente sinceri. Katherine sembrò consolarsi un attimo e gli rivolse un debole sorrisino. Zayn, continuò a stringerla tra le sue braccia. "Sto cercando di trasmetterti un po' della mia forza, e se potessi, andrei io nella sua suite, ma solo per picchiarlo a dovere!"

La ragazza in quelle parole ricordò le sue percosse e rabbrividì istintivamente. "Volevo che almeno il primo bacio fosse bello... Delicato, come descrivono nei libri."

Il ragazzo sembrò letteralmente shockato dalle sue parole, ma continuò a tranquillizzarla con il suo sguardo penetrante. "Non hai mai baciato nessuno?"

Katherine si limitò a scuotere la testa, non capendo la sua domanda.

A questo punto Zayn posò la fronte sulla sua, accarezzando le sue guance morbide e rosse. "Vorrei farlo io, ma sono il tuo aguzzino. E l'agnello non si innamora mai del leone."

La ragazza sospirò e gli guardò la maglietta per evitare i suoi occhi mentre parlava. "Se proprio vuoi farlo..."

Nonostante tutta la malvagità, i calci, il coltello, Zayn era un bel ragazzo e quei suoi occhi la intimidivano e contemporaneamente l'attraevano.
Il ragazzo però non voleva traumatizzarla ulteriormente, non era giusto.
"Katherine, dovresti volere la cosa almeno un po'..."
La verità era che Zayn non voleva illudersi. Perché sperava in qualcosa che non sarebbe mai accaduto e quel bacio avrebbe alimentato quella speranza vana.

"Non voglio che abbia anche la verginità delle mie labbra. Avrei chiesto a Liam, ma ha la ragazza e avrei creato problemi..E tu hai detto che vorresti farlo."

Zayn continuò a scuotere la testa, ma allo stesso tempo spostò la mano dalla sua guancia, alle sue labbra, delineandone i contorno con il pollice.
"Lo dicevi solo come frase di circostanza, eh?" fece per allontanarsi, ma il ragazzo la trattenne ancora.
"No, no, voglio davvero baciarti..." Il cuore del ragazzo faceva un baccano assurdo. Temeva che l'avrebbe sentito anche lei.
"E allora? Mi hai chiesto di cosa avessi bisogno, Zayn. Ho bisogno di un bacio dato per baciarmi e basta, per assaporare le mie labbra, non per buttarmi in un letto. Voglio capire cosa significa baciare. Se puoi darmelo, io voglio questo."
Davanti alla sua determinazione, il ragazzo non seppe fare altro che posare in modo molto dolce le labbra sulle sue, come se quella dolcezza usata potesse lenire tutte le sue ferite e potesse proteggerla dai soprusi che avrebbe dovuto subire da Tomlinson.
La ragazza, per tutta risposta si ritrovò a ricambiare un bacio che non avrebbe mai avuto idea di poter ricevere. Modellava le labbra alle sue come se sapesse già cosa fare, come se nella sua mente le si fosse formata una mappa che le mostrava tutti i movimenti da compiere, come se le loro labbra fossero un incastro perfetto e si sarebbero dovute trovare per forza bene. Non riusciva più a staccarsi, perché le sue labbra vergini adoravano quel contatto morbido ed esperto. E lo stesso valeva per Zayn, che cercava di avvicinarsi il più possibile a lei con il solo protrarsi delle labbra e l'intrecciarsi delle mani per infonderle più sicurezza.

La ragazza, dopo un tempo infinito si staccò dalle sue labbra mormorando appena, con un sorriso timido che e incorniciava il volto "È bello."

Zayn ricambiò il sorriso dolce. "Lo so, e a questo punto vorrei tanto mostrarti che l'amore non è una cosa brutta, non è una violenza. È l'apogeo del contatto dei cuori di due persone... Mi dispiace tanto Katherine."
Zayn arrossì mentre parlava. Non sapeva nemmeno da dove le aveva pescate quelle parole. Erano rotolate via dalla sua lingua prima che potesse fermarle.
E a quel punto non potè fare altro che posare ancora le labbra sulle sue, per approfondire il tocco delicato. La ragazza tenne gli occhi sbarrati, non sapendo se ricambiare ancora. Non voleva. Era pur sempre il ragazzo che le aveva fatto male, ma ci sapeva fare, sapeva coinvolgerla in quel contatto. Ricambiò il bacio impacciata e ringraziò mentalmente il ragazzo quando si allontanò, ma solo di pochi millimetri.
"Lasciati andare all'istinto e andrà tutto bene, andrà davvero tutto bene..." Parlava a fior di labbra, ogni volta che muoveva la bocca per formulare una parola le labbra sfioravano le sue. Appena finì di parlare la baciò di nuovo, tenendo la mano sulla sua guancia.
Non sapeva cosa gli stesse prendendo, ma non riusciva davvero a staccarsi. Quelle labbra rosa, morbide e così inesperte lo invitavano ad insegnar loro la sicurezza e la dolcezza nel bacio e quel corpo piccolo lo invitava a proteggerlo.
Il suo cervello scalpitava per imporsi sul suo cuore.
"Ma che fai?" diceva. "È una prigioniera ed è proprietà di Louis. Staccati, idiota!"
Ma il suo cuore ormai gestiva la situazione e continuava ad invitarlo a baciare, suggerendogli tutti i minimi dettagli della ragazza.
"Guardala, con quei ricciolini morbidi che sembrano avere vita propria per quanto sono scompigliati! E vedi, quando sorride le si forma una fossetta sulla guancia sinistra. E non ti sembra che quegli occhioni scuri ti scavino dentro? E poi, senti come le vostre labbra si incastrano bene tra loro..."
La ragazza ricambiava timidamente, per non respingerlo completamente. Le piaceva, sì, i baci piacciono a tutti. Ma l'idea che fossero quelle labbra che le avevano detto tante cose brutte a baciarla non l'allettava.
Ovviamente, sempre meglio di Louis...
Zayn si staccò e le sorrise, accarezzando nuovamente le sue labbra con il pollice.
"Ti va di provare ad approfondire un po'?" chiese, guardandola negli occhi. Katherine annuì, scuotendo i capelli.
Zayn tornò così a baciarla, facendo uscire piano la lingua e inumidendo la superficie delle labbra della ragazza, in modo che si abituasse alla sensazione.
Katherine schiuse la bocca, come i petali di un fiore che si aprono.
La lingua di lui entrò nella sua bocca, incontrando quella di lei e diede inizio ad un movimento lento, mentre le mani la tenevano dai fianchi.
La ragazza mugolò per la sensazione, non capendo se le piacesse o no. È strana, pensò.
Si staccò perché il fiato le venne meno e accennò un sorriso timido.
"G-grazie per avermi fatto provare" mormorò, arrossendo. Zayn aveva appena risposto: "Non c'è di che" che Katherine si era già fiondata fuori, con le guance avvampate.
Si toccò le labbra con le dita, ancora incredula, e poi sorrise. Quel bacio le aveva messo addosso una strana sensazione.
Era bella, pensò, strana, ma davvero bella.

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