Capitolo XIX

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Zayn adagiò il corpo della ragazza sulle coperte e la coprì premurosamente. L'aveva trovata fuori dalla camera di Louis, in lacrime. Non gli aveva rivolto una sola parola e nemmeno un'occhiata. Zayn semplicemente l'aveva presa tra le braccia e l'aveva portata fino alla soffitta mentre lei tremava.
Il ragazzo si sedette accanto a lei. La mano di Katherine si allungò e chiuse le dita intorno al polso di Zayn, tranne l'indice, che restò aperto.
Era una presa strana, notò Zayn. E si perse di nuovo ad ammirare quella pelle bianca, in contrasto con la propria olivastra e tatuata.
Poco dopo la ragazza si addormentò, tenendo la mano sul polso del ragazzo.
"Ma che ti ho fatto?" mormorò Zayn. "Sono un emerito coglione, un grandissimo bastardo che si è approfittato di una ragazza per sfogare la sua rabbia repressa. Spero che un giorno potrai perdonarmi, piccola Kat. Lo spero davvero tanto. Ora dormi, e cerca di allontanarti il più possibile da questo mondo crudele."
Poi serrò le labbra per non piangere e posò la testa al muro, mentre la guardava dormire.
Notò che Katherine piegava le labbra in modo strano, poi si accorse che lasciava dei baci nel sonno.
Gli sfuggì un sorriso. Ad un tratto lasciò la presa sul polso e un istante dopo cercò a tentoni la sua mano.
Zayn la prese prontamente e le accarezzò il dorso con il pollice, in modo protettivo.
Katherine rabbrividì e mugolò, segno che si era svegliata. Quella coperta ruvida di pile non le bastava.
Zayn le procurò subito delle coperte più pesanti e la coprì.
"Grazie papino" mormorò la ragazza, ad occhi chiusi. Il ragazzo sorrise, appagato, e le si avvicinò per osservarla meglio.
Katherine sentì il movimento e aprì gli occhi solo a metà.
Lo guardò e poi mormorò: "Dormi"
Erano solo le nove di sera, pensò Zayn. Non si sarebbe mai addormentato.
"Veramente sei tu che dovresti dormire, pi-...Ehm, Katherine."
"E anche tu, Zayn. Però non sparire come tutti i sogni...
"N-non posso sparire.. anche volendo."
"Ma lo fai sempre in ogni sogno, quando stai per baciarmi sparisci."
"Ma io non sono sparito.. Nella realtà non mi hai nemmeno guardato."
"Dormi." Ripetè Katherine, in evidente dormiveglia. Era il sonno a farle dire tutte quelle cose. Lei, sin da piccola, sognava il classico principe arabo come Zayn. Era il suo tipo, e non si era accorta di quanto la colpisse fino a quando non era stato gentile con lei.
I sogni da bambina sembrano cazzate, ma quando si realizzano ti rendi conto di non aver mai smesso di desiderarli.
"C-ci provo. Ma non ti prometto niente." Zayn chiuse gli occhi ed ebbe il tempo di finire la frase che poi scivolò in un sonno profondo. Posò la testa sulla spalla della ragazza con le labbra leggermente schiuse e l'espressione finalmente rilassata. I muscoli di Katherine erano rilassati e gli permisero di stare comodo, talmente comodo che si spostò nel sonno fino a rannicchiarsi nel collo della ragazza come in cerca di qualcosa. Perdono, forse. O conforto.
Nella notte Katherine girò la testa e l'appoggiò alla sua e non sognò niente riguardo Louis.
Il giorno dopo, quando aprì gli occhi, però, si rese conto di quella vicinanza e scattò, svegliando anche Zayn.
Il ragazzo si spaventò per il movimento brusco e sbatté la testa contro il muro.
"Ahia!" esclamò, massaggiandosi la testa.
Katherine si tolse la coperta di dosso e gliela porse, tremando ad occhi sbarrati.
"Tieni"
"Nono, io sto bene. Quella è tua." La rassicurò lui, continuando a massaggiarsi forte la testa.
"Ah, okay." La piegò e la usò come cuscino.
"H-hai dormito bene stanotte?" chiese lui. Katherine annuì e il ragazzo sorrise impercettibilmente.
"Hai fame?"
Per rispondere, gli fece segno di 'no' con la testa.
"S-sei sicura? È ancora l'alba e posso sgraffignare qualcosa..."
"Sto bene."
"C'è qualcosa che non va?" Domanda stupida, si disse Zayn. Ma quando era con lei, smetteva di pensare razionalmente.

"Gli faccio anche schifo, capito? Dopo cosa mi ha fatto, lo disgusto anche. Non mi ha nemmeno baciata o coccolata in qualche modo!" sbottò lei. Non era poi così triste, notò Zayn. Più che altro arrabbiata e amareggiata. Ma quelle parole lo consolarono.
"Allora le tue labbra sono rimaste mie... Almeno quelle." Mormorò il ragazzo, per poi far cadere lo sguardo sulle sue labbra.
La ragazza non gli rispose, si limitò ad asciugarsi le ennesime lacrime. Zayn le baciò una spalla, senza sapere che era la stessa che aveva baciato Louis.
"Andrà meglio, lo sai questo?"
Katherine ritrasse la spalla al ricordo, ma il ragazzo l'abbracciò, trasmettendole calore.
"Vai via, Zayn." Mise le mani sul suo petto per non farsi abbracciare. "Voglio stare sola."
Zayn si sentì raggelare, ma la strinse ancora più forte.
"E io voglio abbracciarti."
Katherine si arrese, stanca per controbattere, e sperò soltanto che si allontanasse presto.
Il ragazzo posò il mento sulla sua testa e lasciò tanti baci tra i ricciolini.
"Cosa pensi, Zayn? Che siccome ti ho chiesto quel bacio voglio altro da te? Non voglio niente, chiaro? Ho anche sbagliato a chiedertelo. Ora penserai che potrai rivendicare il mio possesso e mi scoperai come ha fatto l'amico tuo, eh? E poi mi caccerai via senza nemmeno avermi scaldato il cuore?"
Zayn si allontanò completamente sconvolto.
"K-katherine, cercavo solo di farti stare meglio. Non voglio rivendicare nessun possesso e tanto meno scoparti come ha fatto lui. Io non sono così. Ci provo a scaldare il cuore, ma ti allontani sempre..."
"Non ne sei capace. Non sai nemmeno cosa significa."
"P-potrei provarci, ma non mi dai nemmeno la possibilità!"
"Perché? Non sono solo una stronzetta da uccidere per te?"
Zayn era senza parole. Scosse la testa, guardandola con gli occhi sinceri. La ragazza lo fissò, soppesando se credergli o meno. Ma lui fu incapace di sostenere il suo sguardo ed uscì, correndo in camera sua, per piangere nel cuscino. E per la prima volta, la maschera del killer crollò.

Louis entrò in soffitta e strinse i pugni, vedendo Harry e Rose dormire insieme. Svegliò l'amico con uno strattone.
"Chiama gli altri e legale. Addirittura le coperte hanno, adesso?!"
Harry sbuffò e si alzò lentamente, attento a non svegliare Rose.
Vide Katherine già sveglia, che si guardava le gambe con sguardo apatico con i capelli che le ricadevano sul viso come una tenda.
Chiara dormiva nel suo angolo. Non si era mossa dalla sera prima.
Scese con Louis al terzo piano e passò dalla stanza di Niall.
"Hey" disse l'amico. "Sai cosa è successo a Chiara?"
Harry scosse la testa.
"Non era con te?"
"Sì, ma non ha proferito parola."
Il biondo si fece pensieroso, ma non ebbe tempo di riflettere oltre che Harry gli lanciò le corde che lui stesso aveva sfilacciato per renderle meno ruvide.
"Louis vuole che le leghiamo. Appena ha visto le coperte non ci ha visto più"
Niall tirò le corde tra le mani, in un gesto nervoso.
"Le userei per impiccarci lui." Sputò, arrabbiato. Aveva passato ore e ore a curare Liam e si era reso conto dello schifo che Louis gli aveva fatto.
Quando Zayn uscì dalla sua stanza era un cencio pallido. Aveva gli occhi gonfi e rossi. Prese le corde senza dire una parola.
Louis li osservava con un cipiglio nervoso.
"Chi vi ha detto di portar loro le coperte? Liam?"
"No." Rispose Niall, stringendo i pugni. "Avevano freddo."
Louis fece una smorfia.
"E quindi? Se è per questo stanno morendo anche di sete e di fame. Oggi sarà il primo giorno in cui concederò loro di bere e mangiare qualcosa."
"Porto io qualcosa da mangiare e da bere alle ragazze" disse Liam, che era appena arrivato.
"No, dopo" ribatté Louis. "Ora legatele e imbavagliatele"
I ragazzi tornarono di sopra con il fumo che voleva uscire dalle loro narici.
"Perché?" chiese Chiara, mentre Niall intrecciava la corda intorno ai suoi polsi.
"Perché è un grandissimo coglione!" Il biondo era fuori di sé. "Mi dispiace" sospirò, poi. "Ma devo imbavagliarti"
Chiara annuì, con aria lugubre. Niall tirò fuori dalla propria tasca un fazzoletto azzurro e lo arrotolò su sé stesso. Chiara girò il collo per permettergli di legarlo.
Il ragazzo trafficò per chiudere il nodo e poi le sorrise. Vide le guance della ragazza spostarsi verso l'alto per quanto riusciva.
Alla visione del sorriso di Niall, Chiara si dimenticò di corde e bavaglio. Semplicemente, si sentì al cospetto di un angelo.

Harry accarezzò i capelli di Rose per svegliarla. Quando le annunciò che avrebbe dovuto legarla, successe una cosa strana, che il ragazzo non avrebbe dimenticato mai più.
Rose lo consolò. Lesse nei suoi occhi il dispiacere per quel gesto e gli accarezzò i capelli lunghi, soffermandosi prima sullo zigomo.
"Non importa. Non farti mettere nei guai come Liam" disse. Poi gli porse i polsi come se dovesse tagliarli e non legarli.
"Hai sfilacciato le corde, vero?" chiese la ragazza, notando i polpastrelli rotti di Harry. Il ragazzo annuì, arrossendo lievemente. Chiuse il nodo dall'aspetto complicato, ma in realtà era facilissimo da slegare ed era allentato.
Poi prese un fazzoletto imbevuto del suo profumo e lo legò dietro la nuca di Rose.
La ragazza chiuse gli occhi e una lacrima le percorse la guancia. Harry si chinò e l'asciugò con un bacio.

Gli occhi di Katherine ebbero un guizzo quando Zayn entrò nella stanza. Il moro se ne accorse e sentì un tuffo al cuore.
Sembrò delusa quando le disse che doveva legarla.
"Quel porco" mormorò. "Come se non bastasse cosa ho fatto!"
"Non gli è piaciuto il discorso delle coperte." Spiegò Zayn, prendendole i polsi. Quando li vide, si sentì sbiancare.
Erano già pieni di graffi dovuti alle corde che l'avevano appesa alla trave e dovuti ai tagli che lui stesso aveva fatto. Ed erano minuscoli, spessi quanto un suo dito.
Posò le labbra al loro interno, prima a destra e poi a sinistra, lasciandovi un tenero bacio. Poi vi legò la corda intorno. Prese un fazzoletto bianco e lo arrotolò, e fece per posarlo sulle labbra della ragazza, ma lei parlò e Zayn si bloccò.
"Scusa se non mi fido. È che non sono abituata. Mi fidavo di Louis e mi ha fatta davvero male." Bisbigliò la ragazza.

Zayn sgranò gli occhi, non aspettandosi quelle parole.
Poi chiuse il nodo dietro i capelli di Katherine, posando il fazzoletto sulle sue labbra per impedirle di dire altro.
Katherine lo guardò intensamente, scusandosi con gli occhi. Credette che lui non volesse più avere a che fare con lei e che l'avrebbe lasciata alle cure di Louis. Era il secondo, dopo Liam, che la trattava bene e le era stato davvero accanto. Solo in quel momento si rese conto della sua sincerità.
Poi, quando ormai credeva di averlo perso, Zayn si allungò verso di lei e la baciò tramite la benda.

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