Verso il teatro

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Ammalarsi in estate non è facile, ma tu ce l'hai fatta, per giunta nel periodo in cui tu e la tua famiglia sareste dovuti andare a guardare "Il Barbiere di Siviglia" a teatro.

Hai sempre adorato Rossini, quindi hai proposto ai tuoi e a tuo fratello di andare a teatro un'altra volta, non appena saresti guarito. Avrebbero messo in atto il "Guglielmo Tell", la tua preferita.

Da quando son tornati dall'opera, tuo fratello non ha fatto altro che fissarti tutto il tempo, canticchiando il famoso motivetto del factotum della città.

L'unico momento di pace lo hai trovato durante la notte, nonostante il letto di tuo fratello fosse proprio accanto al tuo. Eri abituato ad addormentarti ascoltando musica, quel motivetto ti conciliava il sonno.

Tuttavia, hai odiato tuo fratello per averti ricordato costantemente che avevi perso una delle tue opere preferite. Hai meditato vendetta diverse volte con diversi mezzi.

Ma ora siete in macchina, quasi una settimana dopo il mancato appuntamento con l'arte. I tuoi genitori davanti, tu e tuo fratello di dietro.

Durante il tragitto tuo fratello continua a canticchiare, ma lo ignori. Con il piede tocchi qualcosa sotto il sedile. Un giornale. È incrostato e sembra non essere recente.

La notizia in prima pagina ti suscita un mare di emozioni. Due adulti e un ragazzo trovati morti, completamente scuoiati, nei pressi del teatro della tua città.

Tuo fratello non canticchia più, ma continua a fissarti.

Ora capisci. Non ti sta fissando.

Prende le misure.


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