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Ogni giorno della nostra vita scriviamo storie su pagine bianche, storie che si trovano sotto forma magari di appunti o quant'altro... le pagine più scritte sono però quelle di un diario, all'interno del quale scriviamo i nostri segreti, i nostri desideri ed esprimiamo le nostre emozioni più profonde: insomma, è una specie di sfogo per colmare dei vuoti e credere che la vita può andare meglio, oppure che ciò che si scrive si può davvero realizzare. Certo, bisogna essere davvero fantasiosi per credere che i sogni si realizzino come per magia, ma forse è davvero così...

Anche a Kay piaceva passare ore a bisticciare sul suo diario segreto, ci scriveva frasi e le abbelliva, altre volte intere poesie o sogni. L'oggetto più importante per lui era il suo lucchetto dorato a forma di rombo piatto, sulla punta del quale si trovava la chiave per aprire il diario. Il diario era nero, con parecchie pagine, ed aveva all'esterno come copertina due rombi bianchi storti incrociati tra di loro, sotto vi era scritto sempre in bianco "White pages of your life", ossia "Pagine bianche della tua vita". Piuttosto inquiietante come titolo, come se volesse dire che la vita è un vagare a vuoto, priva di ogni emozione e di sogni.

Anche quel giorno stava sfogliando il suo diario chiuso in cameretta mentre era steso a pancia in giù a ondulare i piedi, a volte incrociati ecc... Era alquanto spensierato. Mentre sfogliava canticchiava tra se e se una canzoncina senza senso.

Sfogliando, si ritrovò alla pagina successiva, bianca come le altre ma dai lati esteriori alla cucitura ritagliati un po' conferendo alla pagina un aspetto a 6 angoli. Egli si stupì molto all'inizio, quasi si spaventò ma alla fine non ci fece caso e riprese a ondulare i piedi premendo di nuovo la penna a scatto per aprirla; e iniziò a scrivere la sua giornata: ci scrisse ogni cosa, riversando soprattutto pensieri negativi riguardanti il suo amico James che aveva litigato con lui quel giorno. Ci scrisse persino qualcosa per dire che desiderava che morisse... qualche secondo dopo la mamma lo chiamò a tavola, egli si alzò e corse a lavarsi le mani per poi ritornare nella stanza a chiudere il diario; ma si accorse che quello che aveva scritto non c'era più. Li per lì rimase immobile, ma com'era possibile?!?? Riprese velocemente la penna e riscrisse la stessa cosa ma sparì di nuovo la scritta, velocemente iniziò a scarabocchiare anche linee come si fa per controllare se la penna scriveva ancora ma la pagina continuava a cancellare ogni cosa. Successivamente si sentì bruciare dietro al collo, si toccò, un altro chiamare dalla mamma, lui si toccava continuamente e si sentiva come se ci fossero delle incisioni. Andò a guardarsi allo specchio e vide le stesse scritte sul proprio corpo che gli bruciavano come fuoco.

Piano piano, la pelle si bruciava... E mentre si toccava anche la faccia, dove la pelle si consumava strato per strato come un foglio nel fuoco, sulla pagina apparve il disegno di una stella a 6 sei punte, che sparì immediatamente. Kay si buttò a terra con la voce strozzata, riusciva appena a emettere dei suoni, aveva gli occhi spalancati versò l'alto come anche la bocca e le mani avevano le dita tese, ben aperte. Stava bruciando, i suoi occhi si polverizzarono, si consumò interamente e rimase steso a terra come paralizzato. Dietro la pagina vi era scritto "La tua vita sarà pura come una pagina bianca: non commettere peccati". Fu così che Kay morì per mezzo dei propri pensieri, condannato al peccato ormai...


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