Era Settembre allora, come un fulmine a ciel sereno, fu tutto così veloce da nemmeno rendersene conto, il suicidio, il funerale, il trasferimento. Dopo la morte del padre, Anthony e sua madre si trasferirono dalla nonna paterna, erano in crisi, la madre non aveva lavoro così la nonna li accolse in casa sua. Anthony era un ragazzo tranquillo e distaccato, sempre immerso nel suo mondo e nei suoi pensieri, accettò facilmente la morte del padre, non si facevano domande, accettava le cose per com'erano. Anthony non era entusiasta della sistemazione a casa della nonna ma accettò la cosa, a malincuore. Stava sempre in casa, non aveva amicizie da frequentare e non ne voleva, la madre faceva lavori part-time perché non riusciva a mantenere tutti con la sola pensione della nonna. Per la mancanza di denaro, Anthony non poté andare a scuola, non che gli dispiacque, ma si annoiava a morte. La casa della nonna non era molto moderna, non c'era la televisione né cose di questo genere, solo una vecchia radio che la nonna accendeva mentre lavorava a maglia. Anthony passava le giornate a girare per quell'enorme casa polverosa. Un giorno, mentre curiosava, trovò un vecchio album di fotografie, era pieno di polvere, lo aprì lentamente e dentro ci trovò foto in bianco e nero che ritraevano un ragazzino, la nonna si avvicinò ad Anthony e notò che aveva trovato l'album.
Oh, tesoro vedo che hai trovato l'album! Era da molto che lo cercavo! Quello lì è tuo padre da ragazzino... era così pimpante! D'aspetto ti somiglia molto, sai?
Anthony sfogliava le pagine incuriosito, c'erano foto su foto, tutte che raffiguravano momenti felici, sfogliando le polverose pagine, vide che una di esse era piena di foto che raffiguravano suo padre e una ragazzina, ne prese una e la guardò attentamente, non era la madre, né un'amica di papà che avesse visto, la nonna sorrise e prese in mano una di quelle foto.
Oh! Mi ricordo chi è! Era una grandissima amica di tuo padre! Una bellissima ragazza bionda dagli occhi azzurri! Che bella... Erano molto uniti, erano inseparabili! Tuo padre guai a lei! Adorava quella ragazza... gli dispiacque molto quando successe quell'incidente.
Anthony si voltò verso la nonna.
Quale incidente?
Mentre la famiglia stava facendo un viaggio in macchina si scontrarono contro un camion che trasportava un contenitore di catrame, il conducente e i genitori morirono affogati nel catrame tra le macerie, lei sopravvisse, fu ritrovata priva di sensi con metà corpo nel catrame, i suoi capelli diventarono neri come la pece. La ragazza non aveva altri parenti a cui poteva essere affidata, così fu mandata in un orfanotrofio. Era sempre depressa, era come un corpo senz'anima, almeno così diceva tuo padre. Andava sempre a trovarla, quando lui era con lei era felice, si sentiva meglio, tuo padre mi disse che lei odiava stare all'orfanotrofio, avrebbe preferito morire, l'unica cosa che la teneva in vita, diceva, era tuo padre.
Poi che le successe?
La ragazza era davvero molto instabile, si isolava e si autolesionava, in poco tempo, perse il controllo di sé, si divertiva a farsi male e a far male alle persone, lanciava oggetti ai suoi coetanei, li graffiava, li picchiava e li faceva impazzire! Non si è mai scoperto come... Non dormiva mai, stava seduta sul letto, rannicchiata, dondolava e rideva. Così, fu portata in un manicomio e tuo padre fu molto triste.
Come si chiamava la ragazza?
Oh! Tesoro, non mi ricordo, sono passati tanti anni.
Ti ricordi almeno il manicomio in cui fu portata?
Il manicomio si chiama Hill Asylum, pochi anni dopo il ricovero della ragazza, una fuga di gas uccise il personale e i pazienti, lei è probabilmente morta lì, non hanno voluto indagare molto sull'accaduto, chissà perché.