Specchi gemelli

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Thomas si svegliò.

Ancora quel dannatissimo incubo!

Lo aveva sognato ancora...quell'orribile creatura ghignante uguale a lui...

Si alzò dal letto senza fare rumore per non svegliare i suoi genitori e andò in bagno per prendersi un bicchiere d'acqua: aveva la gola secca come un deserto.

Dopo aver rialzato la testa dal lavandino ed aver posato gli occhi sullo specchio che vi era sopra pensò non senza un moto di divertimento:" se tutte le dannatissime paste fossero vere, con quell'incubo e questo specchio sarei fottuto a prescindere...".

Chiuse il rubinetto e se ne andò a dormire.

Si risvegliò nel cuore della notte, sempre per l'incubo di prima.

"E che cazzo"sussurrò:"non si può passare una notte tranquillamente senza che le paste non facciano effetto"

Si rialzò, rassegnato all'idea che non sarebbe riuscito a riaddormentarsi e se ne andò in salotto, deciso se non altro a farsi una caterva di kill su CoD.

Mentre passava davanti alla porta del bagno aperta notò che il lumino all'interno era acceso, proiettando una luce soffusa in stile creepypasta.

Thomas indugiò davanti alla porta aperta:" è solo un lumino. Le paste sono scritte da sadici per farci cagare sotto"si disse per farsi coraggio. Non funzionò.

Il ragazzo entrò dentro al bagno, si avvicinò all'interruttore del lumino posto vicino allo specchio e lo premette.

Fece appena in tempo ad incrociare il suo sguardo con il suo riflesso...sembrava stare ghignando...

"Thomas! Svegliati: è ora di andare a scuola!"

Thomas rispose con qualcosa a metà tra un grugnito ed un "mgfhh".

Dopo aver finito di prepararsi, egli scese in cucina.

Suo padre era già uscito per andare al lavoro, mentre sua madre gli stava impacchettando il pranzo per la scuola.

La donna si girò sorridendo e gli lanciò il sacchetto dicendo allegramente:"al volo!"

Thomas lo afferrò con la mano destra.

Sua madre rimase abbastanza perplessa:" scusa, ma tu non sei mancino?"

Thomas si soffermò a guardarla sulla porta, rispondendo:"ma che dici? Devi avere proprio la testa fra le nuvole!",dopodichè uscì di casa con un leggero ghigno per andare al suo primo giorno di scuola. Nella realtà.

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