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Avete presente quelle creepypasta banalissime, dove c'è uno stralcio di trama e all'improvviso l'autore ti sbatte davanti un: "Behind You!".

Naturalmente se la trama è particolarmente ben strutturata, con un climax ben marcato, si va a creare la giusta atmosfera. Allora forse prima di girarci a controllare un'ipotetica entità alle nostre spalle ci soffermeremo per qualche secondo a riflettere su quel che stiamo facendo. In noi si incomincia ad avvertire una sensazione spiacevole di inevitabilità. Ovviamente se avessimo una creatura alle nostre spalle la nostra morte sarebbe quasi certa, avendo il mostro in questione un certo vantaggio tattico. Tempo di girarsi che lui ci colpirebbe. Certo potrebbe assalirci anche se non ci girassimo, ma in noi serpeggia quella strana sensazione:

è quasi come se la creatura aspettasse proprio che noi ci voltassimo per attaccare. Il che non ha senso perché perderebbe l'effetto sorpresa. Eppure noi supponiamo che essa stia lì appostata e quasi per fair play non ci attacchi fino a quando i nostri occhi incrocino i suoi. Quindi tecnicamente in casi del genere c'è poco da esitare: qualunque cosa noi facessimo, andremmo comunque incontro a morte certa. Quindi tanto vale girarsi.


Ad ogni modo se la prima storiella del genere "Behind you!" poteva far paura, arrivati al quinto o al decimo "Behind you!" ecco che si perde quel senso di inquietudine. Nessuno si spaventa più di fronte a storie del genere.

Era quello che pensavo l'altra sera quando incappai in una storia simile su uno di quei soliti siti Internet.

Nulla di insolito, era la solita creepypasta di questo genere.

Alla fine c'era scritto: "Beside You!". Mi voltai dietro di me tanto per farle il verso e come supponevo non c'era nessuno. All'improvviso il mio sangue si gelò, un sussurro arrivò al mio orecchio.


-Sai leggere? C'è scritto Beside non Behind!


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