Oggi in classe la professoressa di storia dell'arte ci ha raccontato una storia riguardo a dei dipinti.
In tutto il mondo ne esistono solo 7 originali, ma le copie sono circa un migliaio. Raffigurano dei paesaggi disegnati con linee molto pulite che, se sovrapposti, ne formano un ottavo molto ben definito. Fin qui nulla di strano, le stesse cose riportate sul nostro libro di testo, quello che mi incuriosì fu quello che l'insegnante ci disse dopo: il luogo che appare nell'ottavo dipinto (almeno secondo la leggenda) è un luogo che non è presente su questa terra e dovrebbe funzionare come una sorta di portale tra due mondi. Io e la mia amica Giuly amiamo questo genere di cose, così dopo scuola abbiamo deciso di andare a casa mia per fare delle ricerche su questa leggenda.
Le nostre ricerche fatte su Google ebbero solo due risultati, le pagine erano identiche solo che una era scritta in inglese e l'altra in tedesco, almeno credo. Optammo per fare una traduzione approssimativa della pagina in inglese. C'era solo una notizia aggiuntiva a quelle che ci erano state date dalla prof, ovvero che non era l'insieme dei dipinti in sé ad aprire il portate, ma le linee che formavano l'ultimo paesaggio erano un sorta di formula magica o qualcosa del genere. Noi deducemmo che il portale sarebbe stato replicabile anche con delle copie, ma visto che eravamo in possesso solo delle immagini del libro le ricalcammo su dei fogli di carta trasparente e li unimmo.
Incredibile, avevamo sprecato tutto quel tempo ma non succedeva nulla.
Passarono un paio di giorni e noi non demmo più importanza alla storia. Un paio di mesi dopo mi capitò di fare un sogno molto strano, qualcosa usciva dalla mia libreria, un bagliore molto intenso. Il mattino seguente non diedi peso alla cosa e andai tranquillamente a scuola. Le lezioni si trascinarono noiosamente come sempre fino al suono dell'ultima campanella, come tutti i giorni, insomma. Non tornai a casa mia, ma andai a pranzo da Giuly. Stetti da lei fino al giorno dopo visto che eravamo nel fine settimana. Una volta ritornata a casa, già dalla soglia della porta, ebbi la sensazione che qualcosa era cambiato, ma non pensai minimamente alla storia del dipinto. Salii le scale fino alla mia camera con un inspiegabile ansia e, non appena aprii la porta, vidi i miei libri e i miei quaderni sparsi ai piedi della libreria. Mi chinai e iniziai a raccoglierli e a rimetterli sugli scaffali, quando presi in mano dei fogli di carta trasparente mi resi conto che era l'ottavo dipinto nel quale c'eravamo cimentate io e la mia amica.
Mi balzò all'occhio una serie di numeri scritti alla base dei esso. Prima non c'erano, me ne sarei ricordata! Facendo più attenzione mi resi conto che i numeri rappresentavano la data di 2 giorni fa e subito mi ricordai del sogno. Quel bagliore e adesso la libreria sottosopra. Sentii che in qualche modo il portale si era attivato, chiamai Giuly e la feci venire a casa mia, rifacemmo la ricerca, ma, questa volta, traducemmo con il traduttore la pagina in tedesco. Era esattamente come l'altra, tranne per il fatto che erano state aggiunte due righe che parlavano di una condizione specifica per l'attivazione: la data in cui era stata raffigurata la prima formula di questo genere che però risultava sconosciuta.
Sono passati 20 anni dall'attivazione del portale e io adesso sono rinchiusa in un ospedale psichiatrico, nessuno mi crede. Pensano che abbia ucciso Giuly, durante uno dei pigiama party che eravamo solite fare. Io non l'ho uccisa, anche se le somigliava non era più lei. Lei è dall'altra parte del dipinto, ne sono sicura!