Capitolo 13

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So che non dovrei dirgli una bugia ma se gli dicessi che non lascerò stare la questione fin quando non avrò raggiunto il mio obbiettivo credo proprio che darà di matto, inoltre non vorrei rovinarmi né il matrimonio è neanche la festa di gala di stasera.

Con sguardo dolce e sorriso benevole mi avvicinai a lui e gli strinsi una mano.

Diana / Catherine: ti prometto che lascerò stare la questione

Lui puntò i suoi occhi grigi nei miei e mi scrutò, appena essi si incontrarono lui si accigliò come se avesse il potere di leggermi dentro, la cosa non mi entusiasma perché se sarebbe così tanto "dotato " io non potrei più mentirgli a fin di bene.

Ma dopo essersi soffermato per un po' su di essi scosse la testa, mi sorrise e ricambiò la stretta di mano di poco fa.

Diana / Catherine: bene, ora credo propio che sia arrivata l'ora di andare

Lui annuì e entrambi uscimmo fuori da quella sala, attraversammo senza proferir parola e spalla a spalla il lunghissimo corridoio che ci separa dal portone principale del palazzo reale.

Ma papà all'improvviso si fermò all'ultimo salotto che ci separava dal portone e con passo spedito si avvicinò ai quadri e alle foto che vi sono appese alla parete.

Li osservò uno ad uno soffermandosi sulle fotografie centrali che mi ritraevano.

Entrambe erano state scattate in Canada, più precisamente a Toronto nel mese di marzo da William, eravamo andati a fare una visita ufficiale per conto della Svezia e lui si è gentilmente offerto di accompagnarmi.

Christian : sono bellissime queste foto

Si girò verso di me mentre indicò le due foto. Sul suo viso apparì di colpo un sorriso raggiante, sembrava che quelle foto lo avessero rianimato. Si rigirò verso il muro e continuò ad osservarle come se fossero diventate la sua fonte di vita da cui doveva attingere speranza e coraggio. Sono meravigliata dal modo in cui le osserva, non mi sono mai capitati momenti così belli e intimi con lui.

Adesso mi sento più felice e tranquilla perché papà non mi ha detto ciò che tutti si aspettavano, e che un po' mi aspettavano anche io. Sinceramente credevo che lui mi voleva parlare solo per dirmi che delusione che sono e che se ne sarebbe tornato a Seattle e invece no, è successo tutt'altro, lui mi ha dimostrato che è preoccupato per me e sono felice di ciò.

Oggi, dopo ben diciannove anni ho conosciuto il Christian amorevole, sorridente e premuroso, che preferisco al Christian arrabbiato, freddo e distante.

Mi sa tanto che mi devo segnare su un calendario questo avvenimento, questa è una data da ricordare.

Chi si sarebbe mai aspettato che mio padre dopo tutti questi anni cambiasse in maniera così significativa.

Adesso riesce a controllare la sua rabbia, è più spensierato e amorevole con me e inoltre non ha fatto ciò che sapeva fare meglio: scappare da sua figlia.

Sono molto fiera di lui, ci si è messo d'impegno, a quanto pare voleva davvero cambiare e ci è riuscito, credo propio che dovrei premiarlo per gli enormi cambiamenti e miglioramenti apportati al carattere.

Infatti ho deciso che partirò per Seattle e ci rimarrò un mese, sempre se per lui va bene, credo che ci sarà da divertirsi.

50 sfumature di Diana Grey// Parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora