Un rumore agghiacciante di forte sgommata, e quindi di frenata, mi fa sobbalzare e aprire gli occhi. Difronte a me si erge un grande camion di ultima generazione a rimorchio bianco. Sbianco. Dio mio! Ma che diamine mi è saltato in mente? Volto lo sguardo verso George e Leonore che mi guardano impauriti. Vedo il terrore scritto a lettere cubitali nei loro occhi e il mio mondo basato fondamentalmente sul mio dannato orgoglio, mi crolla addosso. Che razza di madre sono? Scuoto la testa cercando di dimenticare, oppure di rinchiudere nell'anticamera del mio cervello, il mio gesto impulsivo. Ma purtroppo ciò non succede e sento che la vista mi si sta appannando a causa delle lacrime che stanno riempendo i miei occhi. Il loro sguardo innocente e impaurito mi rende instabile e mi fa tremare le gambe.
<<Diana! Togliti dalla strada per
Dio!>> Una voce conosciuta e scocciata mi riscuote dal mio stato di trance transitorio. Alzo lo sguardo verso il punto da cui proveniva la voce e vedo scendere dal grande furgone una donna. Una bella ed elegante donna. Ha i capelli castani raccolti in uno chignon e gli occhi marroni, in un primo momento non la riconosco, ma poi la sua voce inconfondibile me la fa immediatamente ricollegare al suo viso, nonostante non la vedo dal battesimo di Estelle. Lei è mia zia Ludovica. La sorella di mia madre Lucrezia.<<Idiota! Che cazzo ti è saltato in mente? Tra un po' mi prendeva una paralisi!>> Mi urla contro mentre si avvicina a me con uno sguardo molto arrabbiato, che però, poi si ammorbidisce quando vede i bambini, capendo che non è accaduto niente di male e che stiamo bene.
<<Oh, sono la tua fotocopia vivente.>> Constata mentre si asciuga una piccola lacrima. Mi rilasso. Cazzo! Che fortuna! Si è calmata. Anche se lo trovo molto strano. Non è da lei dimenticare la rabbia in pochi istanti.
<<Ma questo non toglie che tu sia una stupida idiota! Dimmi che cazzo ci facevi in mezzo alla strada come una ritardata mentale!>> Mi urla contro mentre incrocia le braccia. Già! Non lo so neanche io che cosa mi sia preso. So solo che Grey è un lurido bastardo perché mi ha schiaffeggiata. Alzo le spalle, cercando di nascondere il dolore che provo dopo quello che è successo. Dio santo! Sono davvero un'idiota! Come ho potuto agire così impulsivamente? Cazzo! Ho messo a repentaglio la vita dei miei figli a causa della mia dannata impulsività e non me ne sono neanche accorta. Mannaggia!
<<È semplice zia.>> Dice Estelle. Le lancio uno sguardo di fuoco sperando che per una volta, una dannata volta nella sua vita tenga la bocca chiusa, ma a quanto pare ciò non penso che accadrà visto che nei suoi occhi leggo la chiara intenzione di raccontarlo. Lingua lunga!
<<Kate si è arrabbiata perché Grey le ha dato uno schiaffo, che non meritava, ovviamente.>> Will, mamma e la zia si girano verso di me e mi guardano esterrefatti. Dio mio! Che situazione imbarazzante!
<<È la verità, Kate?>> Non gli rispondo. Rimango in silenzio sperando che questo stupido interrogatorio finisca. Che situazione! Possibile che ogni piccola ed insignificante cosa che mi succeda dev'essere scoperta e spiattellata difronte a tutti? Sbuffo scocciata mentre lascio che i bambini vadano da William, e poi lascio Charlotte nelle braccia di mia madre. Mi faccio forza e continuo a parlare.
<<Sì, è vero.>> prendo un respiro e continuo. <<Mi ha schiaffeggiata, ma non è stato lo schiaffo che mi ha ferita. No. Quello non è stato nulla rispetto a ciò che mi ha detto.>> << L'odio e la rabbia con cui mi ha parlato sono stati tali e pesanti che mi hanno fatto scattare qualcosa nel cervello. Qualcosa di oscuro che mi ha portato a non guardare dove mettevo i piedi.>> Sconsolata da tale situazione, mi siedo sul muretto del recinto della casa con la testa bassa. <<Ho sbagliato, lo so. E me ne assumo tutte le responsabilità. Prima di pensare alla mia rabbia dovevo pensare ai miei figli e alla loro incolumità.>>
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50 sfumature di Diana Grey// Parte seconda
FanfictionSequel di 50 sfumature di Diana Grey. - Diana e Christian si allontanano per vivere meglio dato che quando stanno insieme soffrono solamente. Ma dopo un anno i due si rincontrano al matrimonio di Carlo Filippo. Christian è stato invitato perché è...