POV DI CHRISTIAN
Cristo ! Che figlia pazza e stupida che mi ritrovo ! Ma io vorrei sapere che cazzo le è saltato in mente quando ha deciso di restituirmi l'azienda. È così tanto scema da non capire che ci saranno gravi conseguenze, se ora la GEH, non è più nelle mani di Hyde, di Lincoln e di Mr Dawson. Non capisce che agendo in questo modo, sta mettendo chiaramente e visibilmente a repentaglio la vita di tutti, soprattutto la sua e quella dei suoi figli. Non capisce che se io le aveva ordinato di stare lontano dalla GEH e da quei bastardi di Jack Hyde, Adam Lincoln e Nathan Dawson, c'era un motivo. Io mi sono trasferito a Stoccolma, spostando di conseguenza, gli uffici della Grey Publishing, perché sapevo che lei non mi avrebbe ascoltato, eppure, tutti i miei tentativi di allontanarla e di proteggerla dal mio passato di merda, sono stati vani ! Non sono serviti ad un emerito cazzo! Dio mio ! Ma perché quell'idiota di mia figlia non fa mai quello che le ordino ? Perché è così tanto testarda ? Perché non mi ascolta mai quando le dico qualcosa? Io lo faccio per il suo dannato bene, perché voglio proteggerla e voglio anche tenerla al sicuro. Ma lei, a quanto pare, questo non lo capisce, o non lo vuole capire, con le buone, e quindi, sono costretto a farglielo entrare in quella dannata testa dura, con le cattive. Quindi, a causa del suo comportamento sconsiderato, la costringerò a tornare a Seattle prima del previsto, così riuscirò a tenerla sotto controllo, impedendole di mettere a repentaglio la sua vita e quella dei miei nipotini, e io contemporaneamente, e finalmente, riuscirò a riconquistare la mia pace mentale, persa da ormai troppo tempo. Inoltre, non riuscirò solo ad impedirle di mettere a repentaglio la sua vita e quella dei suoi figli, ma anche ad allontanarla dalla famiglia reale svedese, soprattutto da Daniel, e da tutti gli impegni istituzionali che deve compiere, facendole risparmiare del prezioso tempo che può passare con i suoi tre bambini: George, Leonore e Charlotte, con suo padre, con la sua vera madre, con i suoi fratelli, con le sue sorelle, con Estelle, con i suoi nonni e con i suoi bisnonni che tra poco, in qualche modo la perderanno, dato che la mia bambina si sposerà, cambierà vita, cambierà cognome, cambierà paese, cambierà città, non sarà più solo mia, ma anche del marito, non la vedrò più così tanto spesso scorrazzare per casa, non potrà più venire a trovarmi ogni giorno in azienda accompagnata dai miei nipoti, oppure dai suoi fratelli, non potrà più aiutare così tanto spesso, né me, né Anastasia con le nostre rispettive aziende, non potrà più presenziare accanto a me, a sua madre e a Ted a cene d'affari oppure di beneficenza, se farò un brutto sogno su di lei, non potrò più alzarmi dal letto per andare in camera sua solamente per accertarmi che lei sia al sicuro nel caldo tepore del suo letto, per poi riaddormentarmi al suo fianco, certo che la mia bambina sia sana, salva e soprattuto, al sicuro tra le mie braccia che la proteggeranno sempre. Invece, adesso che si sposerà, io non saprò mai con certezza se la mia piccolina, sarà pienamente al sicuro. Mhh. Della sicurezza di mia figlia, e anche quella dei miei nipoti, ne devo assolutamente parlare con William, perché se non avrò la piena certezza, che la mia piccola sarà al sicuro, io non la farò sposare, perché io non posso rischiare che possa succederle qualcosa..io non riuscirei a perdonarmelo....già è abbastanza pesante convivere con la consapevolezza di essere stato un pessimo padre per Victoria..figuriamoci come potrei sentirmi male se alla mia adorata bimba succedesse qualcosa di brutto, perché non sono stato abbastanza attento....ne morirei. Ed è proprio per evitare tutto ciò che non la lascerò di certo rimanere qui a Stoccolma. Sarebbe troppo rischioso. E io non posso, e non voglio correre altri rischi con lei, quindi che lo voglia o no, lei domani tornerà a Seattle insieme a sua madre e a suo padre. Fine della discussione. Lei potrà ribellarsi. Potrà piangere. Potrà persino sbattere i piedi per terra. Ma questa volta non le darò il beneficio del dubbio, no anzi, questa volta si fa come dico io, e basta ! Io sono suo padre. Io so cosa è giusto per lei. Io so cosa devo fare per tenerla al sicuro. Lei no. Lei non ha nessun riguardo per la sua incolumità. E di conseguenza, io devo cercare di compensare questa grave mancanza del suo carattere, perché, sta davvero rischiando troppo, e io non voglio che le succeda qualcosa di brutto. Io devo assolutamente metterla al sicuro e proteggerla. Seattle, infatti, è una città che conosco molto bene, e di conseguenza, se le succede qualcosa, so come muovermi e so come proteggerla, a differenza di Stoccolma e Londra; quindi, anche se si ribellerà cercando di farmi cambiare idea in ogni modo, questa volta, non la farò vincere. Questa questione della sua sicurezza è molto importante. Quindi, questa volta comando e vinco io, non lei. Basta farla decidere. Lei è troppo piccola e troppo irresponsabile per farlo. Quindi devo assolutamente farlo io per lei fon quando sarà abbastanza grande e matura, o almeno, fino al suo matrimonio, sperando sempre che sia cresciuta abbastanza per saper gestire e preservare la sua vita come farei io. È questo ciò che desidero da lei. Invece, da parte di William pretendo che lui la protegga e che la tratti come ho sempre fatto io, e come continuerò a fare. Lei deve essere il suo gioiello. La deve trattare come una regina. Prima di farla sposare, io devo essere certo, che lui la tratti come una dea, che la ami, che la rispetti, che la protegga, e soprattutto che sia un uomo affidabile a cui un giorno potrò affidare e lasciare mia figlia, quando io non ci sarò più. Tutto ciò, lo sto facendo esclusivamente per lei. Per educarla. Per farle capire che la sua incolumità viene prima di tutto. Costringendola a tornare a casa prima che il matrimonio venga celebrato, sarà una punizione più che adeguata per la sua intromissione. Inoltre, siccome mi ha fatto perdere completamente la fiducia che ho sempre riposto in lei, credo proprio che non sia più il caso di farla uscire senza le scorte. Questa sarà la punizione che le insegnerà a riflettere prima di agire. Almeno, sperando che non ci sia una prossima volta, ragionerà prima di rischiare la sua vita.
POV DI DIANA
Da: Christian Grey
A: Catherine Elizabeth Diana Grey
Data: 3 maggio 2015 19:01
Oggetto: Le tue spericolate gestaCara bambina mia,
non mi piace per niente l'idea che tu abbia messo a repentaglio, e soprattutto a rischio, la tua vita solamente per cercare di aiutare me e la mia famiglia. Per quanto il gesto sia nobile e valoroso; sappi che non ho gradito per niente che tu abbia rischiato la tua vita per me. Io non lo merito Diana. Non l'ho mai meritato e mai me lo meriterò. Quindi, ti prego, smettila di farmi sentire in debito e smettila di farmi regali che io non potrò mai ricambiare. Invece, per quanto riguarda il tuo comportamento, credo proprio che ci voglia una buona punizione che ti faccia passare la voglia di non ascoltare e di sfidare tuo padre. Domani infatti, torneremo tutti a Seattle, compresa te. Sono stato abbastanza chiaro ?Tuo padre.
Autoritario, come sempre papà, non è vero ? Non cambierai mai ! Neanche il tempo e la perdita dell'azienda, non ti hanno fatto smettere di essere il solito amministratore delegato padrone del suo mondo, della sua famiglia e di tutto ciò che gli appartiene. Inoltre, il mio gesto non è stato né nobile né valoroso. Io tutto ciò che ho fatto, l'ho fatto solo per aiutarti, niente di più, e in più, non ho messo a repentaglio la mia vita, come credi. Tutto questo piano è stato architettato nella massima sicurezza. Io non ho rischiato per niente.
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Da: Catherine Elizabeth Diana Grey
A: Christian Grey
Data: 3 maggio 2015 19:04
Oggetto: Ritorno a SeattleCaro papà,
io invece penso che tu meriti il regalo che ti ho fatto, per varie e ovvie ragioni che non sto qui a spiegarti. Per quanto riguarda Seattle sono d'accordo con te, devo assolutamente tornare a casa per controllarti e per non farti stressare troppo prima del matrimonio. Non ti preoccupare. Non ho rischiato la vita. Infatti, se mi osservi bene, noterai che sono in ottima forma. Perché pensi di non meritare questo regalo ?P.s: per la cronaca, comunque, ho un'altra bellissima sorpresa per te. Ti do anche un bell'indizio. La sorpresa riguarda Hyde, Lincoln, Mr Dawson e Giselle Bernadotte.
Ti voglio bene.❤️
Hennes Kunglig Höghet, Catherine, Prinsessa av Sverige, Hertiginna av Gotland, Hälsingland och Gästrikland
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Papà mi guarda con le sopracciglia aggrottate, chiaro segno, che avrà ricevuto la mia mail, aspettandosi, sicuramente, una pessima reazione da parte mia sul fatto che partiamo domani per Seattle. Ma sinceramente, a me non importa un fico secco se ci sarò o meno al galà del matrimonio e al matrimonio stesso. Posso sempre inventare una scusa per giustificare la mia assenza. La cosa, invece, di cui adesso mi importa è di risollevare le aziende e la possibilità economica sia di mia madre Anastasia sia di mio padre. Lui, intanto, sta leggendo ciò che gli ho appena scritto, e dal viso scioccato e arrabbiato che ha, di certo, non credo che gli sia piaciuta tanto la parte della sorpresa. Anzi, penso proprio che la detesti visto la faccia che ha. È proprio arrabbiato. Ha il viso contratto dalla rabbia. I suoi occhi sono racchiusi a due fessure scure. Le sue mani sono strette a pugno. Respira a fatica. E mi lancia sguardi assassini. Con la bocca mi mima un "cos'hai combinato ?" se non erro, mentre io faccio una faccia da innocenti a sorridendogli beffardamente. E papà. Lo vedrai. Vedrai che bella sorpresa che ho preparato sia per te, per mamma, per i miei fratelli, per le mie sorelle e per zio Elliot, sia per Hyde, Lincoln, Mr Dawson e Giselle Bernadotte. Lo vedrai a breve.
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50 sfumature di Diana Grey// Parte seconda
FanfictionSequel di 50 sfumature di Diana Grey. - Diana e Christian si allontanano per vivere meglio dato che quando stanno insieme soffrono solamente. Ma dopo un anno i due si rincontrano al matrimonio di Carlo Filippo. Christian è stato invitato perché è...