Capitolo 53

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POV DEL NARRATORE

Christian: Ana......amore.....io so che per te è meglio aspettare perché adesso non è di certo il momento giusto, ma io la conosco, e so benissimo che lei odia le bugie......e....
Disse l'uomo con voce piena di ansia e di sofferenza mentre si passava più e più volte le mani nei capelli e contemporaneamente osservava Anastasia con uno sguardo implorante per cercare di convincerla a dire immediatamente la verità alla loro primogenita Victoria. Entrambi, anche se non se lo sono mai confessati, amavano più di ogni altra cosa, ogni altra persona, quella creatura che cresceva nel ventre di Anastasia. A lui piaceva accarezzarle il ventre, lui adorava sentire i movimenti che sua figlia compiva quando era nel pancione della moglie, lui e la sua bella moglie l'amavano semplicemente. Quella bambina infondo, era la loro prima figlia. Per loro, sarebbe stata la prima esperienza da genitori, e entrambi erano eccitati all'idea di avere una piccola regina da viziare, da coccolare e soprattutto da amare. Quella bambina dagli occhi grigi e vispi, dai capelli castani ramati e dalle guanciotte paffute sarebbe stata anche la prima nipote di Carrick e Grace, e di Elliot e Mia. Tutti i Grey, aspettavano con ansia il suo arrivo, ma soprattutto non vedevano l'ora che la piccola dicesse la sua prima parolina, erano curiosi di sapere chi sarebbe stato il primo ad essere chiamato o ad essere soprannominato dalla bambina; ma sfortunatamente i loro sogni si infransero con la "morte" della loro regina. Christian, fu quello che soffrì di più a causa della sua presunta perdita. Lui amava la sua bambina. Lei era il suo universo. E lui la perse a causa di una banale febbre. Lui si odiò per non essere riuscito a salvare la sua bambina. Cercò persino di mettere fine alla sua vita, ma non ci riuscì. Lui non ne aveva il coraggio. Era troppo codardo per farlo.

Anastasia: ehi !
Disse all'improvviso Anastasia richiamando l'attenzione, ma soprattutto lo sguardo del coniuge che spostò immediatamente il suo volto distrutto dal dolore che prima era rivolto al pavimento a sua moglie. Lui la osservava con le lacrime agli occhi, celando, dietro di essi, una supplica inespressa, per cercare di convincere la sua donna a fare ciò che gli aveva appena chiesto; ma lei, anche se il suo cuore voleva accettare solamente per non vedere più quel dolore e quella sofferenza che adesso lo caratterizzavano, decise di combattere l'impulso di accettare scuotendo la testa per togliersi dalla mente quell'immagine. Lei rimase con gli occhi chiusi per un bel po' cercando di tornare padrona di sé stessa, e quando fu sicura di esserlo, li riaprì.

Christian: Ana, ti supplico, diciamoglielo oggi........ti imploro moglie mia.......io non voglio che mia figlia mi odi......io.....io non potrei sopportarlo, per me sarebbe troppo, e sicuramente lo sarebbe anche per te.
Disse con voce cauta mentre accarezzò dolcemente la guancia della sua sposa, della sua amante, della donna che abbia mai amato in vita sua, e contemporaneamente approfondì il loro sguardo scrutandola dentro, aprendola come si fa con un libro e cingendola con il suo possente braccio per impedirle di allontanarsi dai suoi occhi grigi e da lui. Lei rimase affascinata dal modo profondo in cui la guardava, ma al tempo stesso si sentiva esposta, e questa strana situazione la rendeva vulnerabile e al tempo stesso imbarazzata. Così, abbassò lo sguardo in modo che i loro occhi, almeno per il momento, non si incrociassero.

Christian: amore mio, io so che non le vuoi accollare un altro problema.......ma io sono così ansioso di sentirla chiamarti "mamma" che non sopporto l'idea di aspettare, e allo stesso tempo ho paura......ho una tremenda paura che lei ci odi.....e io questo non riuscirei a sopportarlo. Già per me è abbastanza difficile non riuscire a provvedere adeguatamente alla mia famiglia e non riuscire a strappare mia figlia dalle grinfie di quel bastardo di Daniel. Figuriamoci quanto sarebbe difficile per me essere consapevole che mia figlia mi odia perché io non le ho raccontato immediatamente la verità su chi è veramente !
Disse con voce abbastanza tremolante mentre si girò verso il muro per non far vedere e per non far capire alla moglie, quanto stesse soffrendo in quel momento. Ma lei, lo conosceva troppo bene. Lei aveva capito che E conosceva molto bene anche il caratterino della figlia; e quindi era consapevole che la loro Victoria odiava le bugie. Lei le ripugnava in una maniera impressionante e quindi, se veramente lei sarebbe venuta a conoscenza di ciò che loro due le stavano nascondendo, di certo lei non li avrebbe perdonati. E questo sarebbe stato davvero troppo per entrambi. Anastasia non sarebbe riuscita a sopportare anche questo, e sicuramente, neanche Christian ci sarebbe riuscito. Quindi, forse era meglio dirle tutto oggi. Veloce e indolore. Almeno si sarebbero tolti questo sassolino dalla scarpa.

Anastasia: e va bene! Oggi racconteremo a Diana che è nostra figlia.
Disse con voce avvilita mentre un vortice di pensieri la investiva alla velocità della luce. Secondo lei non era giusto accollarle un altro problema. Secondo lei era meglio aspettare che le acque si calmassero, ma se avrebbero agito in questo modo, molto probabilmente la loro figlia avrebbe potuto portare loro del rancore; e né lei né Christian volevano che ciò accadesse. Quindi lei fu costretta, in un certo senso, a seguire il consiglio del marito, perché in qualunque modo lei avrebbe agito, in pratica avrebbe sbagliato; dato che se avrebbe aspettato, rischiava praticamente che sua figlia, che la sua bambina che aveva portato in grembo per ben nove mesi la odiasse; invece se non aspetterà che la sua piccola risolva tutti i suoi problemi rischierà che lei abbia un crollo emotivo. Lei non sapeva che fare. Era combattuta. Lei non voleva essere egoista con sua figlia, ma purtroppo quella povera donna aveva le mani legate. Quindi decise di passare per un' egoista senza cuore, che mette davanti a sé per prima la sua felicità e poi quella di sua figlia, solamente per non contrariare e per non far soffrire né Christian, né gli altri figli che ormai si erano affezionati tantissimo a Victoria e né la famiglia Grey.

Christian: bene. Allora dopo che avremo parlato con la puttana drogata, che sicuramente ci riempirà di stronzate riguardo alla sua vita da buona e devota donna, racconteremo a nostra figlia chi è veramente.
Disse con voce molto autoritaria e allo stesso tempo arrabbiata e fredda quando parlava della madre, e invece, ammorbidì e addolcì i suoi toni quando menzionò la sua piccola bambina. Ma ciò che Christian disse, non bastò di certo alla povera Victoria per farle cambiare idea. Lei ormai era proiettata su un'unica verità. Anastasia e Christian le avevano mentito spudoratamente. Non erano stati onesti e corretti come lei fu con loro. E ciò la mandava in belva. La faceva arrabbiare in una maniera impressionante. Lei ha sempre odiato le bugie e loro lo sapevano. Lei si sentiva tradita. E questo lo odiava. Lei non sapeva che i genitori avevano capito che Diana era la propria figlia solo oggi. Lei ignorava questa verità. Lei credeva fermamente che loro l'avessero presa in giro. Lei credeva che loro, ben quattro anni fa, si riavvicinarono a lei solamente perché avevano scoperto che Anastasia era la sua vera mamma; quindi pensava che i genitori le avessero nascosto una verità così tanto importante per anni, ma invece, Christian e sua moglie lo hanno scoperto solo una mezz'oretta fa. E Diana lo ignora. Lei non sa che Anastasia e Christian la vogliono informare immediatamente della loro nuova scoperta. Lei ignora che Lucrezia, in realtà, non sapeva neanche che nell'ospedale in cui la "vera" Diana è stata ricoverata per operarsi al cuore, c'era anche Victoria, cioè la figlia di Ana e Christian; e di conseguenza, siccome le bambine si assomigliavano molto, sono state scambiate a causa di un errore umano. Lei non lo sa. Le non ha idea che in questa storia ingarbugliata, nessuno ha colpe. Nessuno c'entra niente. Tutti sono innocenti. Anche l'infermiera che fece il bagno freddo a Victoria per farle scendere la febbre, e un normale bagnetto a Diana, non lo fece apposta a scambiare i braccialetti delle bambine. Fu un errore. Ma nessuno lo sapeva.

Diana/ Catherine: och du kommer att tänka bättre än Daniel ? Du är mychket värre ! Åtminstone han aldrig har ljugit för mig !
E voi vi credete meglio di Daniel ? Voi siete molto peggio ! Lui almeno non mi ha mai mentito !
Disse con voce bassa e rabbiosa mentre li osservava allontanarsi dal punto in cui lei lo aveva spiati. Lei li odiava. Lei si sarebbe vendicata. E già aveva un bel piano per farli pentire di ciò che le avevano fatto. Lei li avrebbe fatti ingelosire con Daniel e Lucrezia. Lei si sarebbe riavvicinata al patrigno solamente per ferire i genitori. Lei non vedeva l'ora di mettere in atto questo piano. Saltellava dalla "gioia".

Diana/ Catherine: jäwlarna !
Bastardi !
Aggiunse.

Diana/ Catherine: jag hatar dig ! Jag kommer att hämnas !
Io vi odio ! Io mi vendicherò !
Disse con voce rabbiosa e odiosa mentre pensava a come fare per riavvicinarsi a Daniel. Lei non vedeva l'ora di farli ingelosire; soprattutto non vedeva l'ora di far ingelosire suo padre. Lei adorava il modo possessivo e geloso con cui la osservava quando era affianco a Daniel e finalmente rivedrà quello sguardo molto presto. Anzi, lo rivedrà questa sera al gala del matrimonio e al matrimonio stesso di Mary e di Jace Flynn. Lei credeva che ciò l'avrebbe fatta divertire. Lei credeva che si sarebbe vendicata per non essere stata informata prima. Ma lei non riusciva a comprendere che questo piano che coinvolgeva Daniel le avrebbe portato guai molti guai.

50 sfumature di Diana Grey// Parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora