50 sfumature di Diana Grey// Parte seconda

Capitolo 47

POV DI DANIEL

Jack: allora hai deciso se ucciderai o non ucciderai la bastarda di cui quella stronza di Diana è incinta ?
Chiese con voce abbastanza sprezzante mentre accavallò le gambe e mi guardò con un sopracciglio alzato; chiaro segno che aspetta una risposta immediata.

Daniel: no, non credo che sia una buona idea uccidere la bambina che Kate porta in grembo.
Constatai con voce monocorde mentre lo osservai attentamente in viso; e con mia grande fortuna notai che quello sguardo da so-tutto-io era finalmente svanito, e fu subito rimpiazzato da uno sguardo sconcertato dalla mia indecisione su cosa si dovrà fare per annientare del tutto quel bastardo figlio di puttana di Grey.

Jack: non vorrei essere pressante però, se ti ricordi bene; ben nove anni fa noi abbiamo rapito quella troia della moglie di Grey con i loro bastardi; e ti ricordo che abbiamo fallito a causa della tua indecisione.
Disse con voce fredda e calcolatrice mentre mi osservava con uno sguardo gelido e rabbioso. Ma cosa cazzo vuole questo ? Non si deve neanche permettere di parlarmi in questo modo perché se ben ricorda qui quello che comanda e che mette i suoi soldi per tirare lui e gli altri fuori di prigione sono io! Quindi è meglio che quest'uomo abbassi la testa in segno di rispetto.

Jack: questa volta amico non voglio rischiare di essere scoperto da quella bambolina della tua figliastra, perché è stata proprio lei la stronza che mi rinchiuse il quel maledetto carcere; ed io non voglio tornarci, e di conseguenza non rischierò il mio futuro da ricco imprenditore per delle tue stupide insicurezze!
Mi sbraitò contro mentre puntò  il suo schifoso e rinsecchito dito indice verso di me, e contemporaneamente mi guardava con un'aria di sfida. Il suo sguardo parlava chiaro. Anche se non me lo diceva in faccia mi osservava come un codardo che non ha abbastanza sangue freddo per uccidere George, la bimba bionda dagli occhioni blu e la piccola creature che sta crescendo dentro al ventre di Diana.

Jack: questa volta non sarò assolutamente paziente! Devi dirmi adesso se ucciderai o non ucciderai i figli della tua figliastra!
Mi urlò contro mentre mi osservò con uno sguardo di sfida per poi continuare a bere il suo costosissimo bourbon che ovviamente sono costretto a pagare io perché questo figlio di puttana non ha fatto il cambio di moneta. Bah ! Che stronzo. Se lui otterrà la vendetta che spera sarà solo grazie a me dato che qui l'unico benefattore del piano sono io.

Daniel: numero uno: Kate o Diana come la vuoi chiamare tu, Estelle, George, la bambina bionda con gli occhi azzurri che ho rapito e la piccola che deve ancora nascere non si toccano. Hai capito bene ? Loro sono sacri ! Tu, Lincoln e Dawson non dovete provare neanche a sfiorarli perché me la pagherete a caro prezzo.
Gli urlai contro sempre mantenendo un tono di voce basso perché siamo in un locale pubblico e di conseguenza per me che sono il re, è già abbastanza sconveniente farmi vedere con questo delinquente, figuriamoci alzare la voce facendo ascoltare a tutti questo nostro piano diabolico. Sarebbe un disastro. Metterei a repentaglio la mia carriera di re dato che mi costringeranno di sicuro ad abdicare in favore di mia figlia, e inoltre la mia immagine verrà macchiata per sempre. E io non posso permettere che tutto ciò accada.

Daniel: numero due: io già sto rischiando molto facendomi vedere in un luogo pubblico in compagnia di un malvivente; quindi caro, siccome sono io quello che investe in questo piano diabolico, dovresti portarmi rispetto dato che, è solo grazie a me se ora tu e i tuoi amichetti siete fuori di prigione.
Ribattei con voce abbastanza arrabbiata mentre lo osservai con uno sguardo glaciale capace di ammutolire anche la creatura più disubbidiente e ribellare di tutto il mondo. Ma guarda questo! Prima lo libero dalle cella insieme ai suoi amici cretini e poi gli dò  persino la possibilità di vendicarsi su Grey. Eppure questo piccolo bastardo non mi porta neanche un briciolo di rispetto. Bah ! Si vede che è un figlio di puttana patentato.