Capitolo 20

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POV DI DIANA

Sentivo delle voci e dei rumori molto forti, essi mi avevano risvegliata dal lungo tunnel tutto nero nel quale mi trovavo, era davvero lugubre come posto, non vi era nulla, solo disperazione e dolore, ma il ritorno a casa non fu poi così diverso. Papà urlava e buttava o lanciava per terrà tutto ciò che trovava, la nonna e Anastasia cercavano di fermarlo ma non ci riuscirono, e di conseguenza Grace chiamò Taylor al cellulare e subito dopo costui insieme a Sawyer e Reynolds entrarono in stanza e lo fermarono. Tutto ciò accadde sotto i miei occhi, lui era al tempo stesso arrabbiato e preoccupato, la nonna e Ana cercavano di rassicurarlo ma con scarsi risultati, lui ad ogni parola che usciva dalla bocca delle due e ad ogni carezza o abbraccio che tentavano di fargli si innervosiva ancora di più. Credo propio che devo intervenire. Mi alzai dal letto su cui mi trovavo e mi avvicinai cautamente all'angolo della stanza dove c'è una poltrona in cui è seduto papà e accanto a lui ci sono Anastasia e Grace, invece dietro a papà ci sono Taylor, Sawyer e Reynolds.

Diana / Catherine: che cosa è successo ?

Tutti i presenti si voltarono verso di me, avevano tutti lo stesso sguardo compassionevole, tranne uno, papà mi guardava con rabbia e freddezza, e ora cosa ho fatto ? Non ho combinato nulla !

Christian : tu!

Disse con rabbia mentre si alzava dalla sedia e puntava un dito verso di me

Christian : ti rendi conto in che guaio ti sei cacciata ? Te ne rendi conto oppure sei così tanto cretina da non accorgerti che ti sei rovinata la vita per sempre ! Hai solo ventidue anni per la miseria !

Ma cosa ho fatto adesso ? Io non ricordo di aver combinato qualcosa di irreparabile, inoltre in che guaio mi sono cacciata ? Io non ci capisco nulla.

Diana / Catherine: ma cosa ho fatto ?

Chiesi con voce pacata e bassa, alle volte quando si infuria mi fa davvero paura anche se non lo mostro. Oggi però, mi fa ancora più paura perché vedo dai suoi lineamenti, dai suoi occhi, dalla sua muscolatura tesa e dalle sue mani racchiuse a pugno che questa volta non si fermerà difronte a niente: né alle lacrime, né ai ti prego e neanche ad un cambio di argomento.

Christian : non fare la finta tonta! Sei una grandissima cogliona ! Ti sei fatta mettere incinta cazzo ! Hai solo ventidue anni Cristo !

Io ? Io incinta ? Ma che cazzo dice ! Io non posso essere incinta ! Abbiamo sempre usato il preservativo, io.....non posso essere incinta ! Non sono responsabile per me figuriamoci per un bambino ! Io non posso occuparmi di un bambino, non mi sento pronta, non sono pronta. Ho ovviamente la possibilità economica per mantenerlo, ma come faccio a prendermi cura di lui ? Non ho la minima esperienza! Non so fare un cazzo! Non so cambiare un pannolino, non so cucinare, non so pulire, non so distinguere i diversi pianti del bambino, per esempio non riesco a capire tramite il pianto se ha fame oppure vuole dormire. Se non ho le basi come posso essere una buona madre per lui ? Come ? Io non voglio essere una di quelle che lascia il proprio piccolo da sola a casa perché costei non sa resistere ai suoi piaceri e divertimenti, io voglio essere presente in tutti i sensi per lui. In questo momento, nel mio cuore albergano ben due sentimenti: la sprovvista perché non credevo di essere incinta, e la paura, ho un'angoscia dentro di me che mi divora perché temo di non essere un buon genitore. Sono stata colta di sorpresa.

Diana / Catherine : credo di essere abbastanza grande per decidere autonomamente della mia vita, non trovi ?

Risposi con voce calma, molto calma anche se dentro di me si iniziarono a diffondere una rabbia e un coraggio che non credo di aver mai avuto.

Christian : non capisci che i figli portano responsabilità e tu non sei neanche in grado di badare a te stessa ? Tu non sei pronta per fare la madre! Tu sei ancora una bambina!

Urlava, stava urlando e elencando i motivi per cui secondo lui non sarò una buona madre per mio figlio da ben cinque minuti, e più aggiungeva dettagli alla sua lunga lista più io soffrivo e mi deprimevo. Insomma, posso anche imparare tutto ciò durante questi nove mesi, di certo non sarò una madre assente come tu sei stato con me papà.

Diana / Catherine: è vero, io non sono pronta per diventare madre perché semplicemente questo figlio non era programmato, ma nonostante ciò, tu non hai il diritto di venirmi a dire cose non vere, perché io farò tutto ciò che è in mio potere per farlo crescere bene

Sono davvero ferita dal suo comportamento, ovviamente non mi aspettavo che saltasse di gioia, ma non credevo neanche che mi trattasse in questo modo, infondo neanche io sono al settimo cielo per la notizia perché sono consapevole che un figlio porta enormi responsabilità e inoltre non è neanche programmato e io non sono nemmeno sposata, ma questo suo modo di accogliere una povera creatura è stato meschino perché lui non c'entra nulla, è un povero piccolo innocente che non ha colpa di nulla.

Christian : vaffanculo Diana ! Sei una bambina immatura che non capisce la differenza tra divertimento e responsabilità. Hai fatto lo stesso errore che tua mamma fece ben ventidue anni fa, sei come lei, sei la sua dannata fotocopia

Disse con rabbia mentre camminava avanti e indietro per tutta la stanza. Quello che ha detto è orrendo. Mi ha dato dell'errore davanti alla nonna, a sua moglie e ai suoi dipendenti, è umiliante sentirselo dire quando nella stessa stanza ci sono altre persone, mi ha umiliata difronte a tutti.

Diana / Catherine: ricorda una cosa, i figli non sono errori semmai sono doni, inoltre sono orgogliosa di essere la fotocopia di mia madre perché lei ha avuto il coraggio di crescermi nonostante non abbiamo avuto per ben tre anni niente da mangiare perché l'azienda non andava poi così tanto bene e tutta la sua famiglia si è fatta rivedere al mio battesimo

Incazzata nera e offesa dalle sue parole mi girai e andai vicino al comodino per prendere la borsa e poi mi avviai verso la porta, la aprì e prima di andarmene gli dissi

Diana / Catherine: non so se mi fa più schifo tu oppure Hyde

E poi me ne andai da quella maledetta stanza, seguì le indicazioni che sono riportate sui cartelli e con molto difficoltà uscì dall'ospedale. Dio mio ! È stato difficile uscire fuori di qui, vabbè, adesso l'importante è stare lontano da mio padre, mi ha ferita tanto, non immaginavo che alla fine, dopo ben quattro anni di quiete sarebbe successo di nuovo, eppure mi sbagliavo, mi ha urlato contro di tutto, e mi ha anche detto indirettamente che sono un errore, che giorno di merda ! Era meglio che rimanevo a Stoccolma da mia mamma. Dovevo ascoltarla e invece ho fatto di testa mia. La mamma mi ha sempre detto che dovevo stare lontano da lui perché era sicuro che prima o poi sarebbe successo l'inevitabile ma io ho sempre fatto di testa mia e ora guarda come mi ritrovo ! Ho il cuore squarciato dal dolore, ovviamente da parte sua non mi sarei aspettata un comportamento del genere ma alla fine lui si è rivelato ciò che è veramente, uno stronzo.
Ho fatto di tutto per lui, ho fatto delle ricerche per ritrovare i suoi figli, gli ho ridato la moglie, gli ho dato quattro miliardi di dollari per far riprendere l'azienda anche se a sua insaputa perché orgoglioso com'è non li avrebbe accettati, l'ho sempre perdonato e adesso che io ho bisogno del suo sostegno non c'è. Infondo ho solo bisogno di una persona che mi sostenga moralmente per la gravidanza, ma lui invece che fa ? Mi urla contro che non sarò una buona madre. Mi sento tradita dal mio stesso padre, sensazione talmente brutta che non auguro neanche al mio peggior nemico.

Ad interrompere il mio ciclo di pensieri fu una voce fastidiosa e maligna, essa ha un qualcosa di familiare, è talmente arrogante e perfida che ti fa tremare dalla paura

Voce : che piacevole sorpresa Miss Grey ! Dopo tanto tempo ci rivediamo, sai, credevo che non avrei avuto il piacere di rivederti, e invece......

Disse ridendo malignamente. Mi girai di scatto verso la voce e lo vidi. Lui era qui, non era più in carcere, era tornato per farci del male, e io ho paura. Sono certa che questo incontro andrà a finire male.

50 sfumature di Diana Grey// Parte secondaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora