SWEET LIE - Il Libro Dei Tre Mondi(Completo) [LIBRO ORA DISPONIBILE SU AMAZON💗]

14.1 CHI È STEVAN?

Trascorsero tutta la sera e gran parte della notte a chiacchierare.

«Quindi spiegami; chi sono gli Oscuri e perché non li chiamate vampiri?»

«Immagina se qualcuno intercettasse le nostre chiamate, o ci sentisse parlare, " Ehi amico ho appena avvistato un vampiro a Piazza di Spagna, dai su forza, andiamo ad ucciderlo"» rise al sol pensiero. «Non pensi che scoppierebbe un caso mondiale? Inoltre uno dei nostri compiti è quello di mantenere il segreto, non possiamo permetterci che tra la popolazione scoppi una psicosi. Immagina l'isteria e lo scompiglio. Malgrado tutto, il nome Oscuro non è stato scelto a caso, ha una spiegazione ben più razionale. Questi esseri si scostano parecchio dai fantomatici vampiri che la nuova generazione ha imparato a conoscere, ed idolatrare». Jack si sdraiò appoggiando la testa sul cuscino, portò le mani dietro la nuca e incrociò le lunghe gambe sul lenzuolo, le scarpe fuoriuscirono dal lato opposto del letto tanto era alto. Megan seduta al suo fianco, adagiò la schiena alla testiera di legno e attese con pazienza che lui cominciasse a parlare.

«Il termine Oscuro deriva dal fatto che la loro aura è talmente tetra da non emanare alcun raggio di luce. Tutti noi emaniamo luminescenza e calore, loro no, o almeno così dovrebbe essere.

Non so se hai percepito qualcosa di strano quando quell'essere ti si è avvicinato, ma devi credermi, sono in grado di raggelarti il corpo. Certo, non a noi Templari e nemmeno a voi Ninfe, noi avvertiamo solo un gran freddo, ma gli esseri umani vengono predati proprio in questo modo. Quei bastardi li raffreddano a tal punto da indurli in uno stato d'ipotermia, i poveracci non riescono più a muoversi né a pensare o chiedere aiuto.

Ognuno di noi possiede nel proprio corpo un involucro di energia, immaginala come una sfera di potere luminescente, loro invece, la perdono quando assumono la loro nuova forma. Come parassiti privano i corpi del loro calore naturale, appropriandosene».

Megan ripensò al grande freddo provato quella sera e rabbrividì.

«Devi sapere che tutti noi possediamo un'aura, questa è invisibile agli occhi dei più; circonda tutto il corpo e non è altro che la luce emanata dall'energia interna. C'è chi l'ha più luminosa e chi meno, e ciò dipende dal grado di purezza dell'anima. Ad esempio, quella di voi Ninfe è di una forza inaudita e possiede caratteristiche molto particolari... te ne accorgerai quando incontrerai un tuo simile».

Megan si strinse nelle spalle, oramai accoglieva le parole dell'amico come verità indiscusse. Col tempo, sperava, avrebbe compreso meglio.

«In base alla luminosità dell'aura, che rappresenta l'estensione esterna del nucleo di energia, si è in grado d'infondere calore o freddo. In realtà, il freddo, essendo assenza di calore, non può essere propagato. Gli Oscuri risultano freddi perché possiedono un'aura a zero emissione di luce, e quando estirpano energia dai corpi di quei poveri disgraziati, se ne appropriano e risplendono di luce fittizia. Ma non è finita. I demoni più potenti e antichi, riescono addirittura a camuffarsi con le auree più pure cibandosi di voi Ninfe. Da voi estirpano i poteri della madre terra, che non tutti sono in grado di sfruttare, comunque, persino i più esperti non hanno libero accesso ai doni completi». Jack tornò indietro con i ricordi e ringhiò disgustato. «Vampiri, ghoul... sono tutti termini nati in passato nelle varie parti del mondo. Tu, comunque, chiamali come vuoi, non cambia nulla, rimarranno sempre spazzatura».

«Ho sentito il nome di Alessandro. Quel tale, Skiler, l'ha chiamato re... fu lui dunque il primo Oscuro?»

Scrollando la testa, il ragazzo si apprestò a rispondere: «i miti narrano di due grandi dinastie: una di Alessandro e l'altra di Stevan. Noi presumiamo che fu Stevan il primo essere umano a divenire un Oscuro. C'è una leggenda piuttosto attendibile riportata sugli antichi tomi in possesso da voi Ninfe; devi sapere che il tuo popolo, il Popolo Madre, è da sempre il custode delle arti».