108. BUON COMPLEANNO MIA REGINA

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<<Meg cos'è successo?>> L'amico la tirò indietro stringendola in un abbraccio.
<<C'e- c'era qualcuno...>> balbettò frastornata.
Adrian, invece, non proferì parola, li sorpassò e più veloce di un proiettile si lanciò anch'egli all'inseguimento. Si mosse come una furia, fu difficile per Megan seguirne gli spostamenti; sorprendentemente agile e leggero, lo perse di vista non appena spiccò il salto oltre il balcone.
<<Dimmi cosa hai visto, era Stevan vero? Sei riuscita a vederlo in faccia? È un uomo giusto? E gli abiti? Dimmi com'era vestito. Era alto, basso... la carnagione... è importante saperlo, si potrebbe restringere di parecchio la cerchia dei ricercati.>> Jack la interrogò sommergendola di domande, alle quali Megan riuscì a fornire solo scarsi ed insufficienti monosillabi e grugniti negativi. <<...però l'ho visto di spalle. Non era molto alto e portava un lungo cappotto nero che gli arrivava fino alle caviglie, ed in testa un cappello dello stesso colore con la tesa larga... tipo quello dei cowboy americani.>>
<<Meg, penso che questo sia per te.>>
La ninfa, ancora tremante, fissò la lettera tra le mani della piccola Templare. <<Era qui fuori, sul pavimento; sicuramente un altro dei suoi messaggio.>>

<<Che stupidi siamo stati, anche se da molto assente, dovevamo aspettarci una sua visita il giorno del tuo compleanno. Come hanno fatto gli altri a non accorgersi di nulla, per diamine, persino gli Elfi si sono lasciati confondere...>>.
Il ragionamento di Jessica venne condiviso dai quattro che si raggrupparono in cerchio.
Fu sempre la rossa Templare a dar voce al pensiero scritto: <<Tanti auguri mia regina. Finalmente siamo giunti nell'anno rivelatore. Presto o tardi sarai pervasa dallo sconfinato potere della terra ed io non aspetto altro.>> Questa volta, il numero al seguito del messaggio fu un due.
<<Aspetta, c'è qualcos'altro.>>
<<Un altro foglio>> constatò Jack schifato. <<Si vede che l'Oscuro questa volta aveva tante cose da dire...>> ma la voce si spense nel silenzio quando il foglio rivelò solo una pagina vuota.
<<Cosa vuol dire?>> la domanda di Melita fu in realtà condivisa da tutti. <<Forse spera che anche tu gli scriva qualcosa.>>

<<No. So cos'è.>> La rivelazione da parte di Megan riuscì a focalizzare su di lei tutta l'attenzione, ma prima che continuasse, dei passi di corsa nel corridoio la ammutolirono.
Proprio in quell'istante, un Cristian trafelato, fece il suo irruente ingresso nella camera.
<<Cosa è successo, e cos'è quello...>> senza neppure chiedere il permesso, strappò la lettera dalle mani di Jessica che, risentita, si incupì senza però protestare.
Rigirò tra le mani il foglio vuoto e alla fine chiese: <<cosa vuol dire questa pagina bianca? C'era forse scritto qualcosa prima?>>
Fu sempre Jessica a rispondere: <<no, ma Megan ha appena affermato di riconoscerla.>>

Gli occhi del color della notte si posarono su di lei e la ninfa, ancora indispettita per la risposta ricevuta solo pochi minuti prima tramite cellulare, incrociò la braccia al petto poco vogliosa nel soddisfarlo.
<<È una pagina del Libro dei Tre Mondi, ho riconosciuto il ricamo in rilievo ai bordi... ma non so dirvi altro. Nelle mie vene non scorre il sangue dei vedenti, anche se fossi una ninfa a tutti gli effetti non avrei potuto aiutarvi, ma...>> tacque in una lunga pausa, e questa riuscì solo a spazientire Cristian. <<Ma... su continua! Megan, non c'è tempo da perdere, forza, tira fuori il rospo e smettila di atteggiarti a bambina.>> In cambio, ricevette uno sguardo colmo di risentimento ed odio, se solo si fosse materializzato l'avrebbe trafitto con mille spine.

<<Calmati campione!>> lo ammonì Jack poco incline all'ironia , <<tu piuttosto, dov'eri? Strano sia arrivato così velocemente...>>
<<Cosa vorresti insinuare, sacco di pulci?>> Cristian avanzò di un passo ponendosi minacciosamente di fronte al compagno, il quale istintivamente retrocedette di poco.
<<Sì, insinuo quanto mi pare e piace. Non eri qui con noi quando Megan ha visto quell'Oscuro scappare, né eri tra i Templari di guardia sul tetto... quindi dimmi, come sapevi dell'avvistamento di Stevan?>>

Incrociò le braccia al petto vittorioso. L'amico, invece non sembrò per nulla in difficoltà, anzi dopo aver regalato un istante di silenzio, durante il quale si limitò a fissarlo con sfacciato divertimento, scoppiò a ridere reggendosi la pancia con una mano.
<<Mi diverti troppo ragazzo. Ma dubito che il Consiglio di Anziani sarà ugualmente sollazzato dalle tue calunnie. Accusare addirittura un capitano di corruzione...>> scrollò la testa per poi asciugarsi una lacrima al lato di un occhio. <<Ma se ti può far stare più tranquillo, sappi che non sono una spia e che non ho alcun contatto con gli Oscuri. Ero insieme a Marco e agli altri quando ci è giunta la segnalazione. Non eravamo molto distanti da qui, e dato che non sono una lumaca quanto te, ho impiegato poco tempo per tornare a casa. Comunque, se non mi credi, chiedi pure a loro. Telefonagli ora, dubito stiano ancora inseguendo un fantasma. L'Oscuro li avrà seminati come al solito.>> Si incamminò verso l'uscita portando con sé il messaggio. <<Ah dimenticavo. Megan, per te domani la sveglia suonerà presto. Gli scienziati hanno bisogno di un prelievo, vogliono esaminare il tuo sangue; successivamente andremo all'Anima. Sono sicuro che Elias sarà capace di darci più risposte. In fondo, non tutte le ninfe sono incapaci perditempo.>>
La battuta giunse a segno, infervorando ancor più l'astio di Megan, ma sprovvista di una giusta risposta, si limitò a sbuffare stizzita e ad imprecare silenziosamente.

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