106. COSA SI NASCONDE DIETRO IL TUO AMORE

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<<Tanti auguri amore!>> Era Jack raggiante come il sole d'estate. Con impazienza aveva atteso tutto il giorno per darle gli auguri di persona. La strinse in un abbraccio da togliere il fiato, e poi il respiro glielo tolse davvero con un caldo bacio.
<<Questo spero sia il mio regalo>> lo stuzzicò Megan alla fine dell'effusione.
<<Ah non sperarci nemmeno. Tutti ti hanno fatto un regalo, non vedo perché proprio io, il tuo ragazzo, devo rinunciarci.>>
La prese per mano trascinandola nella propria camera. <<Vieni. Il mio pensiero ha bisogno di una particolare privacy.>>
La condusse accanto al letto con la testiera di nero rovere, facendola sedere su un lato.

A Megan quasi prese un colpo quando lo vide inchinarsi sulle ginocchia e cacciare dalla tasca posteriore una scatolina arrotondata di velluto blu.
Cominciò a sudare in preda al panico e, come previsto, i propri occhi non furono abili nel celare il terrore.
<<Tranquilla,>> ridacchiò Jack divertito, <<non è quello che pensi... cioè forse sì, ma non ha il significato che erroneamente gli daresti tu.>> Aprì l'astuccio rivelando esattamente l'oggetto che Megan si aspettava, ma che non avrebbe mai voluto vedere.
Una veretta di piccoli diamantini allineati, incastonati sul rilucente oro dal colore bianco.

<<Jack io... io...>> bofonchiò nel panico, non trovando le giuste parole. Era assurdo tutto quello; nei giorni precedenti aveva addirittura studiato accuratamente il discorso per poterlo lasciare senza infliggere troppo dolore. Ora, invece, lui la metteva di fronte ad una anello, e non importava quale significato dava, un anello, da che mondo a che mondo, voleva dire una cosa soltanto: Amore eterno.
<<Aspetta Megan, fammi parlare. So che potrai essere spaventata...>>
<<Ma va?! Jack, stiamo insieme da quanto? Tre, quattro mesi? E tu mi regali di già un anello? Anche un anno per me sarebbe stato prematuro, ma questo...>> prese un profondo respiro scongiurando il pericolo di andare in iperventilazione. <<Scusa se sono così schietta, ma mi conosci fin troppo bene e so che, anche solo dal mio sguardo, avrai capito ciò che penso. L'anello è bellissimo, e sono certa che qualsiasi ragazza avrebbe fatto i salti di gioia nel riceverlo dal proprio fidanzato, ma io... insomma... appunto perché mi conosci forse avresti dovuto aspettare. Ti dovrei dire alcune cose Jack, e...>>

Il giovane la interruppe prontamente: <<aspetta, aspetta. Non dire altro. Lo so; sono consapevole di essermi gettato ad occhi chiusi in un grosso rischio. So quanto questi gesti eclatanti ti facciano invece scappare, ma voglio che prima mi ascolti, poi potrai dirmi tutto quello che vuoi. Però prima fa parlare me, ti prego.>>
Come avrebbe potuto dire di no a quegli occhi? A quei magnifici occhi che profumavano di mare; del suo mare calmo e lontano, ma mai dimenticato. Assentì semplicemente.

<<Megan, io non ti voglio assolutamente sposare...>> rise divertito, <<cioè sì che lo voglio, ma non oggi e neppure l'anno prossimo. Cristo, abbiamo appena vent'anni e tu nemmeno, sarei un folle se ti chiedessi di seguirmi in questo assurdo gioco. Perché di gioco si tratterebbe alla nostra età.>> Prese un respiro diventando serio, la parte importante del discorso si accingeva ad esser rivelata. <<Questo anello è il segno del mio amore, della mia devozione. La mia vita, prima di fonderla alla tua, era vuota ed insignificante. Certo sono un Templare, e lo sarò per tutta la vita; amo esserlo e ringrazio Dio ogni santo giorno per avermi scelto per questa importante missione, ma la mia vita finora non meritava fino in fondo di essere vissuta. Mi spiego meglio. Fino ad oggi pensavo di vivere, ma non lo facevo, passavo i miei giorni tutti uguali senza lasciarmi sfiorare dalla paura della morte. E non sai quante volte ho rischiato di incontrarla. Ma non mi importava, perché avrei dato tutto di me per un bene maggiore. Oggi invece la temo>> le afferrò la mano portandosela al petto.

<<E non me ne vergogno ad ammetterlo. Ho paura che qualcosa mi possa allontanare da te. Di non poter aprire gli occhi un domani e trovare il tuo magnifico sorriso ad illuminare il mio mattino. Hai dato il vero scopo alla mia esistenza. Oggi posso finalmente dire di essere pieno, pieno di amore e fiducia. Hai riempito i miei giorni di gioia e vitalità. E te ne sarò grato per sempre.>> Con delicatezza ma estrema determinazione, le rigirò il palmo posandole il rilucente cerchio sulla pelle, e Megan lo lasciò fare. Impietrita dalla bellezza di quell'ammissione, non riuscì a rifiutare, nonostante la coscienza la spronasse nel retrocedere.
<<Quest'anello è tuo Meg, che tu voglia indossarlo oggi o un domani. Non mi offenderò se passeranno anche anni prima di vedere questo mio pegno al tuo dito. Te lo giuro. Ma ti prego, ti scongiuro, non rifiutarlo. Respingere lui significherebbe rifiutare anche me e ciò che provo. E so bene che ultimamente non sei più sicura di noi, dei tuoi sentimenti...>> quella verità detta da un'altra bocca la scosse.

Megan sussultò stupefatta e in preda ai sensi di colpa. "Jack ha sempre saputo allora..." si rattristò provando un immane pentimento, "ha atteso con pazienza che io gli parlassi. Meschina e subdola che sono stata. Scusami Jack se ti ho fatto soffrire. Chissà da quando sapevi e soffrivi in silenzio".

<<ma ti scongiuro, prenditi del tempo per pensare,>> continuò lui, <<per ripensare a tutto quello che abbiamo condiviso. La gioia, il bene, l'allegria e l'intenso dolore; sono tutti affluenti di un unico grande fiume che ci attraversa entrambi, Meg. Siamo perfetti per stare insieme e se solo tu mi concederai altro tempo, te lo dimostrerò. Ti amo Megan, ti amo come non ho mai amato nessuna donna e, spero, che mai sentirò il bisogno di farlo.>>

Smise di parlare, ma gli occhi dicevano silenziosamente dell'altro. Chiedevano; scongiuravano, la speranza di vedere indossato l'anello, di sentire ricambiarsi quel tanto atteso ti amo. Niente del genere arrivò. Ciò che giunse fu una grave consapevolezza silenziosa. "Ti devo la vita Jack, devo ogni giorno della mia inutile esistenza a te. E non importa se il mio amore non è minimamente paragonabile alla bellezza di quello che ogni istante mi regali, proverò a fare come mi chiedi. Attenderò con forza e determinazione che giunga il sentimento, e se non dovesse arrivare, tenterò di amarti al mio meglio. La mia presenza ti fa bene, me l'hai detto tu; nonostante le miei bugie, la mia poca costanza, il mio fare dubitevole, i miei infiniti dubbi ed il mio poco donarmi a te, tu sei felice. E non c'è cosa più bella di saperti in pace. In pace col mondo e con te stesso. Io potrò anche soffrire, ma tu no; l'ho già fatto in passato e questo sarebbe nulla a confronto... tu invece, meriti tutto il meglio che la vita ha da offrirti. Lo farò perché sei la persona che più voglio bene a questo mondo e perché amo vederti felice. Perché te lo devo, perché il tuo amore basterà per due".
Ma non disse nulla di ciò che pensava. Si limitò a sorridergli. A donargli il sorriso più luminoso possibile e poi a baciarlo.
<<Adesso andiamo, gli altri ci aspettano, ma non attenderanno ancora per molto,>> sorrise finalmente sollevato, <<hanno una fame da lupi.>> La trascinò fuori dalla camera e la condusse lungo il corridoio fino a giungere nella spaziosa cucina.

Cosa ne pensate della decisione di Megan? E del fatto che lui le abbia regalato un anello? Ricordate anche che Jack ha ascoltato una chiamata tra lei e la sua amica... ditemi quindi cosa ne pensate. E mi raccomando, se vi è piaciuto allora cliccate la stellina ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Buon pomeriggio a tutti, la vostra Fede 🌺

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