17. IO NON DIMENTICHERÒ

2.5K 218 61
                                    


«Gli Oscuri possono nutrirsi come noi dei cibi comuni, respirano e vivono come chiunque altro, addirittura dormono come un qualsiasi essere umano, con la differenza, che le cose per noi necessarie non sono affatto indispensabili per loro. E soprattutto, non è assolutamente vero che non possono esporsi alla luce del sole. Magari! Sarebbe stupendo. Quei serpenti li trovi dappertutto, scivolano indisturbati dietro ogni angolo della città».

«Ma scusa, cosa vuol dire che mangiano come noi? Non si nutrono di sangue e di carne umana?» confusa dalle parole di Jack, Megan tentò di far chiarezza nella testa.

«I Normali e, soprattutto voi Ninfe, sono per loro quel che un dolce squisito è per te. Cosa faresti se sapessi di poterne mangiarne fino a scoppiare senza ingrassare o sentirti male?»

L'espressione sul volto di lei fu abbastanza eloquente.

«Bene, per gli Oscuri è proprio così, ed essendo privi di sensi di colpa non si lasciano scoraggiare da dubbi morali. Qui sulla terra hanno trovato il loro paradiso d'inferno, non so se mi spiego; cioè godono del dolore e della sofferenza senza mai saziarsi».

«Quindi potrebbero farne a meno per sopravvivere?»

«No. Nel senso che la loro vita dipende solo ed esclusivamente dal sangue umano, è così che sopravvive e si sostenta il virus, ma in realtà gli basterebbe una sola goccia al giorno; invece quei demoni desiderano uccidere. Non gli basta sopravvivere, loro vogliono tutto il pacchetto, angosce e tormenti inclusi. I buonisti pensano che lo facciano per non lasciare testimoni; sai, oggigiorno ci sono armi potenti. Basta pensare agli ordigni nucleari con i quali si potrebbero sterminare città intere in un battito di ciglia. Naturalmente ciò richiederebbe essere a conoscenza dei loro rifugi.

Come puoi ben immaginare, non possiamo metterci a sganciare bombe sulle città, è stata una tattica già presa in considerazione dagli estremisti, ma che non ha portato a soddisfacenti risultati; quella feccia si estende più rapidamente della peste. Sbagliando abbiamo solo fatto il loro gioco».

Megan si schierò dalla parte dei buonisti, ma dall'espressione schifata dell'amico si evinse tutt'altro pensiero. La mente volò veloce ai due conflitti mondiali, era stata forse quella la causa scatenante?

Jack sospirò riempiendo i polmoni d'aria calda.

«Il numero di Oscuri è aumentato esponenzialmente in quest'ultimi anni. I Templari non riescono più a contrastare quest'invasione. Ho costantemente paura che da un giorno all'altro la nostra stirpe possa soccombere e che il mondo marcisca nelle mani di quei demoni. Cosa farebbero i Normali allora?»

«Beh, non possono ucciderli tutti... come sopravvivrebbero senza i loro piatti preferiti?»

«Esatto! E quindi immagina un mondo fatto di recinti e di gabbie, pensa ai tuoi compagni smerciati e trattati come pezzi da bestiame». Gli occhi di lui si infuocarono e lei rivide lo stesso ardore della notte dello scontro contro l'Oscuro. «Le senti le urla soffocate da rantoli di terrore e dal dolore, tormenti sopraffatti da risate malefiche?»

La ragazza abbassò e rialzò il capo due volte di seguito. Non proferì parola su quell'orrendo argomento, non volle pensarci, preferì chiedere altro. «Ma voi Templari come siete nati? Non potete crearne altri? In questo modo aumentereste l'offensiva».

Il ragazzo esplose in una risata. «Non è che se faccio schioccare le dita, all'improvviso nasce un Templare».

E lei alzò un sopracciglio sottolineando l'ovvietà di quella stupidaggine.

«È stata la Chiesa a crearci. O meglio a reclutarci. Noi dipendiamo completamente e totalmente da essa. All'inizio dello scorso millennio si individuavano i talenti più promettenti in ogni disciplina; possedevano già evidenti doti, addestrarli e migliorarli, a quel punto, era un gioco da ragazzi. Ma ciò non è stato sufficiente. Gli Oscuri continuavano ad essere ad un livello troppo elevato rispetto al nostro. Così si decise di intervenire con gli alchimisti. Nei tempi antichi si sfruttavano le leggi dell'alchimia, ma non tutti i Templari riuscivano a sopportare le modifiche, molti morivano. Più tardi invece, la scienza fece grandi progressi, scoprendo il DNA e le tecniche di modifica di questo. Si creò così una nuova razza. Ma non tutti i Normali possiedono i geni adatti per divenire dei Templari, è per questo che siamo così pochi. Oggi si è deciso di puntare tutto sulle cellule staminali, aprendo la strada, spero, ad un futuro più fecondo. Io sono un prodotto di questi nuovi esperimenti e, a quanto pare, non sono venuto così male». Scoprì l'addome indurendo gli addominali. Sulla pancia andarono a formarsi tanti cubetti rialzati. Strizzò un occhio a Megan che imbarazzata distolse lo sguardo.

SWEET LIE - Il Libro Dei Tre Mondi(Completo) [LIBRO ORA DISPONIBILE SU AMAZON💗]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora