La destò un rumore improvviso. Il corpo reagì ritardato all'eccessiva produzione di adrenalina messa rapidamente in circolo, iniziò a tramare convulsamente senza riuscire a calmarsi. Impaurita, si gettò sul pavimento e strisciò come un verme sotto il letto. Nel buio della stanza, illuminata solo parzialmente dalla fredda luce artificiale dei lampioni, scorse distintamente dei piedi. Si coprì la bocca con una mano soffocando la paura e il respiro pesante. Il cuore le rimbombava nelle orecchie assordandola.
Una presa forte l'afferrò per le caviglie trascinandola allo scoperto e Megan si lasciò sfuggire un grido di terrore che venne prontamente bloccato da una mano più grande. La ninfa tentò il tutto per tutto e alzando il cellulare in alto si tenne pronta a colpire lo sconosciuto, ma non prima di avergli morso il palmo.<<Ahi!>> sussurrò irritato Cristian. <<Ma sei impazzita? Si può sapere cosa ti passa per la testa?>> tenne la voce bassa, ma l'intensa nota iraconda fu ugualmente percepibile. <<E poi cosa vorresti fare con quello?>> indicò il cellulare. <<Mi stai forse minacciando con un telefono? E nel caso, avresti voluto controbattere un Oscuro con quel coso?>> rise di gusto massaggiandosi la mano ferita.
Offesa, Megan si portò nuovamente a sedere sul letto. <<Avresti anche potuto avvisarmi del tuo ritorno. Sono morta di paura.>>
A stento trattenne le lacrime che ormai da troppo tempo, quella sera, spingevano per farsi largo sulle soffici gote. Si sentiva profondamente umiliata, come poteva ridere così di lei dopo lo spavento appena subito?<<Sei meschino>> lo rimproverò con un fil di voce.
<<Io sarei meschino?>>, le fece eco lui storcendo i lineamenti del volto; era nuovamente arrabbiato, anche nella penombra della stanza, Megan poté notare il guizzo nervoso del muscolo teso della mascella.
<<Ti avevo detto di tenere il telefono spento, maledizione! E tu cosa fai? Non solo ti rendi visibile e invitante come un'oasi in un deserto... no! Non solo!>> indicò le ante di vetro spalancate. <<Ti affacci anche a quella dannata finestra!>>La ninfa arretrò sul materasso intimorita da quello scatto furente. Cristian chiuse gli occhi ed inspirò alla ricerca di tranquillità.
<<Io... io avevo solo caldo>> fu la fiacca risposta di lei, prima di scoppiare inevitabilmente in lacrime.
<<Per Dio non piangere! Ma quant'hai, dieci anni?>>
E più lui inveiva e più le lacrime sgorgavano copiose. Si sdraiò sul letto raggomitolandosi su un lato, non voleva che lui scoprisse quanto poco autocontrollo possedesse sul proprio corpo e quanto invece il Templare ne possedesse sui suoi sentimenti. Lo sentì sospirare spazientito e avvicinarsi. Il materasso cigolò e si inclinò nettamente nel punto in cui Cristian si sedette.
<<Scusami Meg, ma questa serata non è stata piacevole per entrambi. Quando sono troppo nervoso straparlo. Ora calmati e non piangere più. Perdonami per quello che ho detto, non era mia intenzione ridurti in questo stato.>>Ma al posto di smettere, il pianto divenne incontrollato. Megan per la prima volta si lasciò andare dinanzi a lui, in uno sfogo disperato e sofferto a lungo.
Pianse per le parole di Elias, per l'eccessivo carico avvertito sulle proprie spalle; tutti si aspettavano qualcosa di grande, ma in realtà lei sapeva cos'era: debole. Un'insulsa ragazzina impaurita che desiderava unicamente conforto, affetto e comprensione.
Pianse per l'inseguimento e la folle corsa, per la paura percepita poco prima e, soprattutto, pianse per come si era sentita vedendo Cristian tra le braccia di un'altra donna. Si odiava principalmente per quello, perché, da quel momento in poi, non avrebbe più potuto nascondere i suoi veri sentimenti, o almeno non li avrebbe più potuti celare a se stessa, e quella disgraziante consapevolezza l'amareggiò ed impaurì più di qualsiasi altro avvenimento accaduto quella sera.Il tocco timido giunse dapprima leggero sulla spalla, poi arretrò, ma come pervaso da una nuova sicurezza, Cristian si mosse veloce. Si coricò di lato intrappolandola nel suo caldo abbraccio e senza dire nulla, la cinse per la vita attirandola a sé.
Megan si irrigidì e smise di respirare. Non si aspettava di certo un simile comportamento da parte di lui. Cristian riusciva a sorprenderla in ogni occasione, ed il fuoco in lei crebbe d'intensità, minacciando di espandersi anche all'esterno e arderli entrambi. Passò la restante mezz'ora con la speranza di riuscire a mascherare i fremiti di piacere con i quali il corpo malauguratamente si esibiva senza permesso.Il lento respiro dell'ampio torace riuscì finalmente a tranquillizzarla; ciò le fece ipotizzare che lui si fosse finalmente addormentato; consapevolezza che riuscì almeno in parte ad alleviare l'imbarazzo. Megan si lasciò così cullare dalla rassicurante nenia dei respiri e dei battiti regolari.
Non si era mai sentita tanto bene e al sicuro come in quel momento; fluttuante in un limbo di beatitudine, e pervasa da una stanchezza oltre ogni limite, ci mise poco ad addormentarsi abbandonandosi completamente a lui.Contrariamente, Cristian, faticò parecchio per riuscirci. Confuso e disorientato dal piacevole e tenue profumo della ninfa, tentò con scarsi risultati di prender sonno. Più volte immerse il viso tra la folta capigliatura inspirando profondamente e lasciandosi andare a sorprendenti e nuove emozioni. Mai in vita sua avrebbe immaginato di dormire così: stretto ad incastro ad un delicato corpo di donna. Tutto di lei lo stuzzicava e stregava: il profumo, le seducenti curve che premevano impudenti nei punti più sensibili, la morbida pelle, e la fragile sensibilità di quel tenero esserino.
Ora lei dormiva, lui si sarebbe anche potuto staccare e magari cercare un altro letto, ma non lo fece; le rimase incollato, attirato da una forza totalizzante e destabilizzante. Trascorse gran parte della notte ad accarezzarle i capelli e la liscia pelle del braccio scoperto, alternando quelle carezza a teneri e leggeri baci sul capo. Era la prima volta in vita sua che assumeva tali comportamenti senza dover per forza fingere un sentimento finora sconosciuto; ma non se ne preoccupò. Lasciò alla notte il potere di nascondere quel segreto. Ci avrebbe pensato l'indomani, con la luce del sole, a rinnegare il tutto al mondo intero e a se stesso.
Lui non era così, impossibile provasse realmente qualcosa per una semplice ragazza. Ma per il momento non gli importò, fece ciò che sentiva più naturale, starle accanto e farla sua in quel poco spazio, sentirla parte di sé e sopprimere anche solo per qualche ora la bestia che scalciava dentro.
Nella vita di tutti i giorni, lei non gli apparteneva, lo sapeva bene, non poteva averla come invece avrebbe potuto possedere qualsiasi altra ragazza, perciò si accontentò di quell'intimo angolo di paradiso, quel buio e piacevole segreto di dolce tormento.Forse non sarebbe mai cambiato, forse mai nessuno ci sarebbe riuscito... nemmeno Megan e il suo nascente amore?
Cristian era sporco, corroso nell'anima e corrotto nel cuore. A lungo aveva sofferto e patito un affetto distante e dimenticato. Una vita di sofferenze ben celate da falsi sorrisi e dure parole. Arrancava nei giorni comuni, esibendosi in straordinarie azioni di puro coraggio. Non aveva mai provato la vera paura, mai nessuno era riuscito a scalfire quella dura corazza, ma qualcosa stava cambiando. Un'invisibile crepa andava formandosi in profondità nel suo spirito. Megan, con la sua delicata timidezza e imperterrita testardaggine aveva fatto breccia, lentamente si era insinuata nei suoi pensieri e ancor più lentamente aveva graffiato via lo sporco dal suo cuore. Perseverante sentimento che non gli avrebbe lasciato scampo. Era solo l'inizio di quella deliziosa pena. Nessuno dall'esterno se ne sarebbe accorto, neppure lui stesso.
Tanto sorpreso quanto frustrato dal confuso tepore, non se ne preoccupò quella notte. Ma prima o poi avrebbe abbassato la guardia ed il fuoco dell'amore avrebbe invaso ed arso anche quel pigro muscolo lungamente atrofizzato.È vero che mi regalate qualche stellina? 😊
Buona giornata di sole a tutti! E se non c'è il sole nei vostri cieli, che possa risplendere nei vostri cuori! ❤️
STAI LEGGENDO
SWEET LIE - Il Libro Dei Tre Mondi(Completo) [LIBRO ORA DISPONIBILE SU AMAZON💗]
FantastikPrimo libro de la saga: L'IMPERATRICE DEI TRE MONDI Megan Viola crede che il mondo sia un posto sicuro. Malgrado la tragica parentesi che ha già visto travolgere la sua giovane esistenza, non cambierebbe nulla della sua monotona routine. Ama le dor...