50.2. RICATTO 2

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Un brivido freddo le percorse velocemente la schiena, Megan si raddrizzò ed il sangue iniziò a defluirle dal volto. Quando parlò si accorse di stare balbettando. La voce giunse pateticamente instabile: <<n-on, non mi di-re, che noi...>>

Cristian si voltò. La studiò intensamente con ardente voracità, iniziando dalla punta dei piedi scalzi fino a giungere al viso pallido. Quell'impeturbabile sguardo la spogliò della scarsa sicurezza e del poco tessuto e Megan si sentì terribilmente nuda e a disagio. Tirò il bordo della maglia fino alle ginocchia e sgranò gli occhi terrorizzata.
Era mai possibile che si fosse concessa in modo tanto leggero e irrazionale? No, era impossibile. Aveva bevuto, certo, ma non a tal punto da non ricordare una cosa così importante, e poi nonostante fosse un tipo poco raccomandabile, perfino Cristian non sarebbe stato tanto vigliacco e meschino da fare una cosa del genere.

Sul bel volto riposato comparve un crudele sorrisetto beffardo. <<Caspita Megan, ma quanto hai bevuto ieri sera?>> Scoppiò a ridere di gusto.
<<Prediligo le dolci fanciulle arrendevoli piuttosto della forza, ma tu, questo, ancora non puoi saperlo. Però, addirittura pensare che avrei abusato di una ragazzina inconscente... per chi mi hai preso? Di sicuro le occasioni per divertirmi non mi mancano, non ne ho bisogno né mi piacerebbe prenderti nel sonno. Oltretutto, mentre ti portavo in camera, mi hai completamente annacquato la camicia di saliva. E credimi, non é stata un'esperienza molto eccitante.>>

Megan fece scattare arrogantemente il volto dall'altra parte, nascondendo le guance imporporate dalla vergogna e dalla rabbia furente.
<<Potevi anche svegliarmi>> stizzita si impettì sbuffando sonoramente.
<<Ci ho provato dolcezza, ma tu nulla...>> sospirò teatralmente. <<Mi é toccato metterti a letto come una bambina e, ti giuro, è la prima volta che metto a letto una ragazza senza poi infilarmici pure io... e osi addirittura lamentarti quando ti faccio notare l'impeccabile svolgimento del il mio degradante lavoro da babysitter?>>

La ninfa portò gli occhi al cielo esasperata.
<<Caro, c'è sempre una prima volta e con me sarà anche l'ultima! E comunque sei un bugiardo, io non perdo saliva dalla bocca quando dormo.>> Incrociò le braccia sotto al petto, la voglia di correre in camera era tanta, ma lui continuava a parlare senza giungere al dunque.
<<Tornando a noi. Non mi riferivo di certo a me e te quando parlavo di divertimento... beh, io ho fatto la mia parte ieri sera, ma me ne sarei accorto se l'avessi fatta con te, e anche tu, credimi.>>

"Ridicolo, borioso, odioso... scordatelo! Né ora né mai!"

<<Mi riferivo, invece, ad uno scialbo biondino dalle orecchie a punta... ti ricorda qualcuno?>>
E a quel punto Megan ricordò. Come aveva potuto dimenticare il bacio di Adrian? Spalancò gli occhi spaventata lasciando che il panico si impossessasse di lei. E se Cristian ne avesse fatto parola con Jack? Come si sarebbe potuta giustificare lei? Non c'era una valida scusa che non risultasse falsa e patetica, lo sapeva bene. Lei e solo lei gli aveva permesso di avvicinarsi, certo non si sarebbe mai aspettata un bacio, ma era ugualmente successo. Il rimorso le contorse lo stomaco. Ora, oltre il mal di testa, si aggiunse un disgustoso rigurgito acido.

<<Cosa penserà Jack quando saprà di avere accanto una fidanzata così... come posso dire... libertina? No, no, lasciva è decisamente più azzeccato. Penso non sarà molto contento di sapere di avere già le corna in solo... da quant'è che state assieme? Una settimana giusto? Sei un portento fiorellino... sei riuscita a tradirlo in tempi da record! Wow! Stupisci addirittura me che non sono di certo un santo!>>

Ormai senza parole, lo fissava con la bocca aperta nello sconforto più totale. Sicuramente Cristian non avrebbe tenuto per sé il segreto, (dispettoso e insensibile com'era) e allora, addio non solo al rapporto, ma anche all'amicizia.
<<I-o, io non volevo... mi ha colta di sorpresa.>>
Attaccare era la sua unica arma. <<Se non fossi arrivato tu, l'avrei respinto, stanne pur certo>> lo aggredì, <<Adrian non sapeva che io fossi fidanzata e poi mi ha baciata così velocemente che non me ne sono neppure resa conto.>>

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