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Arrivammo al centro commerciale prima dell'ora di pranzo. Vashi ci aveva messo più di tempo di me per prepararsi. Mi ero truccata leggermente, misi solo leggero lucida labbra, i capelli li lasciai sciolti lungo le spalle. Avrei voluto tagliarmi i lunghi capelli castani, ma avevo promesso a mia madre che non l'avrei mai fatto, era innamorata dei miei capelli, e sin da piccola i miei capelli erano acconciati con delle trecce laterali o code abbastanza alte, era il passatempo preferito di mia madre. Il centro commerciale non era piccolo come appariva dall'esterno e ospitava negozi di tutti i tipi: scarpe, abbigliamento sportivo o elegante e anche uno di quei negozi "alternativi". Vashi sapeva che era il mio genere e cambiò subito direzione, tuttavia non erano i vestiti ad attirarmi, ma i guanti di cuoio senza dita. Mi avvicinai, Vashi alla fine mi seguì, non si sentiva a suo agio in questo negozio, perchè lei è una ragazza molto.. femminile! Eravamo sempre state diverse da questo punto di vista. Io preferivo un look alternativo, ma non ero schiava della moda. Indossavo quello che mi piaceva, utilizzando solo due colori. ne presi due paia, uno nero e uno marrone, e mi avviai verso la cassa. La ragazza dietro il banco era piccola ed esile come un elfo, magra che un alito di vento avrebbe potuto portarla via. Gli esseri umani, sono così fragili, dopotutto. Era vestita di nero, un contrasto netto con i capelli rossi, appariscenti come il fuoco. prese gli articoli con le unghie smaltate di nero e digitò il prezzo sul registratore di cassa.

"Sei nuova di qui?" mi chiese con voce calda e vivace.

"Si, mi sono appena trasferita" cercai di mascherare il mio forte accento inglese del nord ma con scarso risultato.

"Ehi, sei inglese" 

"Già" mi girai verso la porta e notai Vashi che mi stava aspettando, notai che la ragazza guardo anche lei mia sorella.

"Lei è mia sorella, anche lei vive qui!" Sgranò gli occhi, incredula. Difficili da immaginare come sorelle, sembravano improbabili anche come amiche. Eravamo molto diverse, come il giorno e la notte. L'unica cosa che avevamo in comune era la corporatura minuta e snella, insieme a un seno formoso. A Vashi non aveva mai dato molto fastidio perchè le piaceva essere ammirata. Non era vanitosa, ma dopo una lunga infanzia in cui era stata presa di mira per l'aspetto fisico, aveva recuperato la fiducia in se stessa solo quando il suo corpo era sbocciato. E tutti si voltavano a guardarla, era una bellissima donna. Era completamente diversa, i capelli biondo scuro e ricci le incorniciavano il viso dal colorito rosato, gli occhi erano di un nocciola chiaro ereditato da nostro padre, rispecchiavano il suo carattere e i suoi sentimenti. Io invece ero castana, con gli occhi color cioccolato e la pelle molto chiara. Erano grandi, ma l'unico dettaglio di nota erano le ciglia lunghe e folte, vashi avrebbe dato il braccio destro per averle. In ogni caso, il modo di vestire ci rendeva diverse. Vashi indossava una gonna a tubino rosso scuro, calze e stivali che mettevano in risalto le gambe snelle, e un attillato maglioncino nero che fasciava la sua figura a clessidra. Io portavo i soliti jeans stretti neri, un maglioncino nero e anfibi che avevano visto giorni migliori. Fortunatamente avevo la pelle liscia e morbida, sebbene il pallore mortale del mio viso non mi rendesse una vampira.

"Ava Smith" disse alla fine la ragazza tendendomi la mano.

"Io sono Allison Trice, ma tutti mi chiamano Ally" ci scambiammo un sorriso stringendoci la mano. 

"vai al college? mi domandò incuriosita. 

"Nono, ho abbandonato gli studi"

"Anche io avrei voluto tanto, ma mia madre è convinta che una persona diventerà qualificata con una laurea, come mai hai abbandonato gli studi?"

"scelte di vita diverse"

"Scusami forse non avrei dovuto chiedere.. bè ti lascio il mio numero. Potremmo incontrarci, qualche volta. Ehi sei già stata al LifeBlood?

"Come hai detto?"

"Si, al LifeBlood, è il club alla periferia della città"

"Intendevo il nome"

"Si, un nome particolare eh? ci vnano un sacco di miei amici. Un ottimo posto per rimorchiare e conoscere un pò di gente" mi spiegò, mentre mi scriveva il suo numero dietro lo scontrino, l'idea non mi elettrizzava per niente, ma per un altro motivo. Che sia un luogo di ritrovo per i vampiri?E se fosse lo stesso pub che Lucas voglia farmi lavorare li?  non aveva detto che i vampiri stanno lontano dalla città? 

"Chiamami domani, ci sarà una serata"

"Si, perfetto. Ci sentiamo domani"

"Fantastico. E' stato un piacere conoscerti, Ally"

"Anche per me" sorrisi e mi avviai verso l'uscita- Quando mi voltai per farle un cenno di saluto vidi che stava già parlando al telefonino e mi sembrò che avesse fatto il mio nome.

Bleeding Love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora