Quando salì in auto, vedevo a malapena la strada, ma era come se qualcun'altro stesse guidando al posto mio. Di sicuro stavo tremando, ma alla fine riuscì ad arrivare a casa. Nel vialetto, spensi il motore e tornai in me, notai una macchina familiare, e alla soglia dell'ingresso di casa vidi una figura. Era Jack.
"Ehi, bellezza.. ma che succede?" il suo sorriso, morì nello stesso istante quando incontrò il mio sguardo.
Camminai questa volta a testa bassa, almeno.. ci provai! non volevo farmi vedere così. Lui mi prese con un dito il mento, e mi costrinse a guardarlo negli occhi, quel gesto mi ricordò qualcuno. Volevo rimanere nella mia stanza e buttarmi nel letto, non volevo vedere nessuno, ma Jack mi sembrò talmente gentile che non volevo trattarlo male. La mia attenzione però fu colpita dalla luce del salotto, era aperta, mi guardai intorno, ma la macchina di Vashi e Lucas non c'era. C'era qualcuno in casa!
"Jack scusami devo entrare.. credo sia entrato qualcuno a casa" vidi Jack impallidire di colpo, mi prese la mano e la strinse forse insieme la sua.
"Quando sono arrivato io era già accesa Ally, forse Vashi.. o tuo cognato?"
"No.. loro. non sono a casa!" stavo per avviarmi ad aprire la porta quando Jack preso dalla forza di un supereroe disse: "Vado io, tu aspettami qui!"
"No jack, davvero.. so difendermi benissimo!"
"oh non lo metto in dubbio, ma farmi fare la parte dell'uomo ogni tanto" mi strizzò un occhiolino, e non riuscì a trattenere una risata. Passarono alcuni minuti, io avevo visto cose inesistenti e Jack non ne aveva la più pallida idea. Le mie labbra erano screpolate e le avevo morse fino a farle sanguinare. Jack arrivò, e con un cenno della mano mi diede il via libera, controllammo insieme se vi era qualcosa fuori posto, il vetro di qualche porta rotta, qualche finestra aperta, ma era tutto al posto giusto, e perfettamente in ordine, come se non fosse entrato nessuno.
"Ally, credo che forse.. oggi l'hai dimenticata tu accesa la luce!"
"Chissà.. forse hai ragione"
"Vuoi raccontarmi cos'è successo?" la ferita che Dylan mi aveva inferto era ancora fresca, quindi non avevo voglia di parlarne.
"Jack non adesso.. prometto che ne avremo modo, adesso scusa vorrei riposare.. a proposito.. cosa ci facevi qui?"
"Ero andata al pub a trovarti ma mi avevano detto che non stavi bene, e saresti tornata a casa.. così beh.. volevo salutarti"
"Grazie, è stato gentile da parte tua" mi avvicinai e lo abbracciai, non capì il perché ma tra le sue braccia mi sentivo al sicuro.
"Comunque Ally.. sono cose che non mi riguardano, ma vedo come ti senti e perchè non vuoi parlarne.. più di quanto tu creda e..." disse, con gli occhi colmi di tristezza. Si stava riferendo al suo passato?
Mi avvicinai e gli diedi un pizzicotto sulla pancia. Ridacchiammo insieme, cercando di sdrammatizzare.
Avrebbe voluto continuare ma non trovava le parole.
"Beh.. volevo chiederti se volevi venire alla festa di Halloween con me?" Notai Jack guardarsi le scarpe, muoveva i piedi e aveva le mani in tasca, sorrisi per il suo disagio.
"Accetto" rimase a bocca aperta, poichè era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato.
"Davvero.. ci vuoi andare con me?" chiese, per assicurarsi di non aver sentito male.
Annui.
"Cavolo, era un sacco di tempo che volevo chiedertelo, ma stavo aspettando il momento giusto!" Gli sorrisi. Dopo aver fissato l'ora del nostro appuntamento e salutato Jack mi ricordai solo dopo che sarebbe stato di sabato. Avrei lavorato? e poi.. era una buona idea?Non avevo certo dimenticato Dylan dopo un'ora. Però in fondo cosa sarebbe mai successo? non potevo mica farmi suora!
Quando entrai in casa, notai che c'erano due messaggi in segreteria e premetti il tasto.
"EHi Ally, spero che ti diverta con la casa tutta per te, i piani sono cambiati, io e Lucas ci fermiamo una notte in più. Torniamo domani verso mezzogiorno, un bacio!"
La voce di Vashi riempì la stanza e le lacrime sgorgarono dai miei occhi sentendola parlare di divertimento. Ero felice per lei.
Il messaggio seguente era di Mike: mi confermava i nuovi turni e riferiva che Dylan gli aveva comunicato di non aver bisogno di me al privè i giorni successivi. Mi trascinai in camera e mi buttai sul letto coprendomi sopra la testa. Dylan non mi aveva mai voluto e io non dovevo fidarmi di lui. Avevo bisogno di zio Tom, e la sua mancanza si faceva sentire sempre più. Dopotutto, avevo superato cose ben peggiori no? ne ero sicura. Cosa era peggio? conoscevo già la risposta.
Dylan mi aveva rubato il cuore e l'anima, catapultandomi nel regno dei morti. Non avevo più lacrime per piangere. Mi aveva tolto tutto, ma sarei riuscita a riprendere la mia vita. Dovevo rinascere, e c'era solo un modo per farlo, riprendere l'arco e iniziare di nuovo a cacciare!
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Bleeding Love (IN REVISIONE)
VampireAllison Trice è una cacciatrice di vampiri. E' stata addestrata dallo zio Tom, per sconfiggere questa forza del male che da milioni di anni, minacciano gli abitanti della Terra, molti umani vivono nel segreto, altri vivono per il loro nutrimento, al...