Bleeding Love (IN REVISIONE)

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L'aria gelida mi investì, così indossai il cappotto, non mi ci volle molto per capire di star facendo una cosa stupida, il panico e l'adrenalina mi faceva battere forte il cuore, perchè sapevo che prima o poi avrei pagato caro quel gesto, e io non vedevo l'ora. Di colpo, una limosine nera si fermò davanti a me e la portiera si aprì. Feci un respiro profondo ed entrai. 

Williams mi guardò incuriosito. Poi l'auto uscì dal parcheggio e si avviò in direzione di casa mia, sebbene non avessi dato nessuna indicazione. 

"Ammiro il tuo spirito, Allison! Sfidare Dylan non è da tutti.. Sarà per questo che lo attrai.."disse, accarezzandosi il mento. 

"Grazie, lo prendo come un complimento!" si versò da bere e ne offrì uno anche a me, ma rifiutai.

"Io vedo come ti tratta Allison.. è molto attratto da te!".

"Williams, perchè continui a ripetere la stessa cosa? è un tuo pensiero, ti posso assicurare che non è attratto da me.. noi... noi due.. ci odiamo ecco..!"

"ne dubito!" esclamò lui

"Perchè dici così?" gli domandai.

"Tu e la tua specie Allison.. è.." La mia specie' si riferiva per caso alle mie origini? non riusciva a trovare le parole, lasciando spazi a forte risate. Non disse nulla, e dopo fui lui ad aggiungere qualcosa: "Allison, tu sei una donna forte, sappiamo delle tue capacità, Dylan ha una grande potere su di te, e tu hai una grande potere su di lui, ne sono sicuro" 

Non capii. Cosa intendeva con quelle parole?

"Ti sbagli, non ho nessun potere con Dylan. L'hai visto con i tuoi occhi Williams e..."

"Allison da un certo punto di vista hai ragione, ma non nel modo in cui credi tu. L'ho visto con i miei occhi, non ho mai visto Dylan che tenta in tutti i modi di proteggere la cosa che gli è più cara. E quella mia cara, sei tu" disse indicandomi con il bicchiere.

Non sapevo cosa dire, a un certo punto Cecilia mi venne in mente.

"Bè, credo che la sua fidanzata non ne sarebbe molto felice!"

Nel sentire quelle parole, cambiò espressione e scoppiò a ridere.

"Ah.. che santo!" esclamò, ridendo di cuore.

"E' stato molto rapido, e questo è la conferma di quello che penso Allison" la macchina iniziò a rallentare..

Che succede?

"Perchè ci fermiamo? chiesi.

"Non ti agitare mia cara, ma dimmi.. se davvero credi che a Dylan non importi nulla di te, perchè allora ci ha fatti seguire, obbligandoci a fermarci?"

Terrorizzata, mi voltai, e la sua affermazione fu confermata dai fari alle nostre spalle. 

Mi guardai intorno sbigottita, e vidi una sagoma avvicinarsi alla macchina, dal mio lato. Williams fece scattare la sicura e il rumore improvviso mi fece trasalire. A proposito perchè mi aveva chiuso dentro?

"bene, mia cara, adesso ti saluto e spero di incontrarti molto presto" a quelle parole la portiera si aprì.

Una volta fuori, lo sentì dire, con la voce più spaventosa che avessi mai sentito: " Ci vediamo presto.. Allison" 

La portiera si chiuse di colpo, e rimasi ad osservare la macchina che andò via, mi girai e mi ritrovai davanti una persona che mi lasciò... sorpresa. 

"Sophia!" esclamai, senza riuscire a trattenermi. 

"Allison per favore, entra in macchina!" mi ordinò lei.

"Cosa ci fai qui Sophia? che succede?" chiesi, ero un pò infastidita, con la speranza che Dylan non mi stesse aspettando in macchina.

"In auto, per favore"

Mi atrresi, e per quanto la situazione fosse assurda, obbedii. Scivolai sul sedile di pelle color crema per fare posto a Sophia. Rimasi li seduta come una bambina viziata, con le braccia incrociate.

"Come dicevo prima.. cosa ci fai qui??"

" Sono qui per ordine di mio fratello, che.... non è affatto contento Ally" rispose, senza neppure guardarmi.

"Adesso Sophia perchè ti comporti così? pensi sia una stupida? pensi che io non sappia nulla?"

"Non capisco perchè ti ostini a rendere le cose più difficili"

La sua voce calma mi fece arrabbiare ancora di più.

"pensavo potessi fidarmi di te Sophia, nonostante... " lei alzò gli occhi e incrociò il mio sguardo, poi con un gesto imbarazzato guardò fuori dal finestrino..

"Ally, tu non sai chi è il tizio che ti stava portando a casa, non sai di cosa è capace. Non eri al sicuro. Dylan vuole solo averti al sicuro.. credimi"

A quelle parole un brivido mi corse lungo la schiena. perchè ero salita in macchina con Wlliams?

"Sophia, so benissimo difendermi da sola!"

"Lo so Allison.. credimi lo so.. il problema è... Mio Dio Allison..mio fratello cerca solo di proteggerti, perchè non te ne rendi conto?"

"perchè dovrebbe farlo Sophia?"

"Di questo ne parlerai con lui, vuole vederti domani"

Imboccammo il vialetto di casa mia. Vidi la macchina di Jack parcheggiata li vicino e lui seduto sui gradini. Quando Sophia se ne accorse disse: "Quel ragazzo non dovrebbe stare qui. Se fossi in te lo manderei via"

"Se fossi in te Sophia, mi farei gli affari miei.. ah e tanto per informare tuo fratello.. Io non accetto ordini da nessuno!" Non aspettai una sua risposta, uscii dalla macchina sbattendo la portiera. 

Jack aveva alzato lo sguardo, salii i gradini e per l'esasperazione lanciai un grido. Jack spalancò i suoi meravigliosi occhi, io non aspettai che dicesse qualcosa, lo alzai e lo abbracciai.

"Come stai? ero molto preoccupata!"

"Adesso sto meglio, devono avermi scambiato per qualcun altro. Piuttosto ero preoccupato per te e mi chiedevo come saresti tornata a casa. Poi Ava mi ha detto che ti ha visto salir su una limosine, allora sono venuto qui!

Gli raccontai com'era andata, sorvolando su molti dettagli. Jack mi guardava perplesso.

"nessuno ha mai preso le mie parti prima d'ora.. Ava ha detto che sei stata inarrestabile!" rise e mi circondò le spalle con un braccio.

"Ehi.. vedi che sono una ninja!2 feci una pausa e aggiunsi: "Jack, non vorrei farti questa domanda.. ma vorrei sapere perchè odi così tanto i Potter?"

Ritirò il braccio e si voltò a guardarmi. Alla prospettiva di tutti quei ricordi, il suo viso si indurì. 

"E' una storia che risale a sette mesi fa"Si fermò, giocherellando con le mani, poi poggiò i gomiti sulle ginocchia. Fissò il bosco, in cerca delle parole con cui raccontare quella storia.