Sentii il battito del suo cuore, sotto la pelle, e il mio cominciò a martellarmi nel petto. dal suono dei suoi passi pareva che stava camminando su un lastricato di pietra e l'aria non era più fredda come prima. Trattenni il fiato in attesa che mi mettesse giù, avevo voglia di stringere tra le mani quei bicipiti possenti, ma rimasi lucida nel tentativo di non sembrare una mangiatrice di uomini. Continuammo ancora un pò, e dopo come se avesse udito i miei pensieri finalmente Dylan disse: "Non manca molto". La sua voce era ferma e per nientre affaticata, allentò la stretta e mi permise di girare la testa a guardare. Aveva l'aria di essere una concessionaria, ma in realtà era un garage piene di auto, di ogni epoca. C'erano almeno una trentina di auto. Dylan stava andando incontro a un uomo con un lungo cappotto grigio e un berretto, quasi fosse un ladro.
"Mio Signore, preferite la Range Rover sportiva mio signore o l'Aston? aveva chiesto a Dylan quale auto preferisse, ovvero con quale auto voleva portarmi a casa. E di nuovo quell'appellativo "mio signore".
"L'Aston, grazie Martin" disse lui.
L'altro fece cenno di si con il capo. "Molto bene, signore" rispose e andò ad aprire la portiera di una macchina sportiva molto bassa: assomigliava a una pantera, era nera lucida.
"Adesso puoi mettermi anche giù"
"Sei sicura?" mi limitai a fare si con la testa.
Una volta in auto, mi guardai intorno, era piena di comandi dove il cruscotto, il sedile mi circondava il mio piccolo corpo come se fossi su una macchina da corsa. I sedili erano di pelle. Il volante sembrava fatto apposta per una mano molto esperta, voleva essere guidato, per dimostrare se eri capace di controllare il suo potere. Era fatta apposta per un uomo come Dylan. Poco dopo salì Dylan, notò che mi guardavo intorno incuriosita e probabilmente mi lesse nel pensiero.
"Allacciati la cintura" disse
Tutto a un tratto le luci si spensero e piombammo nell'oscurità.
"Hai paura?" i miei occhi incontrarono i suoi, non so perchè ma avevo fiducia il lui, quindi no non avevo paura.
"No" abbassai lo sguardo imbarazzata. Pochi secondi dopo, i fari illuminarono il muro di pietra davanti a noi. Vidi che eravamo sulla strada, ma andavamo talmente veloce che fuori dal finestrino tutto appariva sfocato.
"E io che mi lamentavo della guida di Vashi"
Sentì Dylan ridere. Anche se era illuminato dalla luce della luna, sembrò che i suoi occhi neri avessero ripreso il colore dorato.
"Tua sorella guida così male?" mi stava prendendo in giro.
"é... è molto spericolata!" risi anche io.
Si voltò verso di me, staccando gli occhi dalla strada. Sembrò sul punto di dire qualcosa ma si fermò. Morì dalla voglia di saperlo quindi mi girai e domandai.
"Cosa?" non sapevo da dove venisse il mio coraggio, so solo che dovevo mantenere le distanza da lui, ma il mio corpo sembrava non ascoltarmi.
"Mi dispiace per la tua amica l'altra sera"
Rimasi zitta, e lui mi guardò nuovamente in cerca di risposte. Fu sul punto di rispondere, quando l'auto si riempì della musica degli Coldplay. Presi a frugare nella borsa alla ricerca del mio cellulare. Guardai il display. Cavolo Ava! Che fosse successo qualcosa ad Ava?
"Ehi Ava è successo qualcosa??.... oh ehi Jack, no tutto bene adesso grazie, non mi sentivo bene.." All'improvviso Dylan si fece serio e strinse di più il volante. Continuai a parlare, mio malgrado, con il desiderio di continuare la conversazione, ma solo per attirare di più l'attenzione di Dylan, era eccitante. Ma poi pensai che fosse cattiva educazione, lui mi stava accompagnando a casa con quella macchina meravigliosa e io mi comportavo così! Che idiota!
"Si, sono quasi a casa, sto bene.. oggi nel bosco ho sbattuto la testa con un piccolo ramo, comunque ci sentiamo domani ok? Jack è solo un graffio, sto benissimo!"
Dylan mi lanciò un'occhiata che diceva: bugiarda!
"Con chi sto tornando a casa?'" mmmm.. merda! "Con Lucas.. sisi, a domani ciao! Tirai un sospiro di sollevo e mi appoggiai al sedile. Sentivo gli occhi di Dylan su di me, ma non volevo voltarmi. Mi sentivo in dovere di dire qualcosa, ne aveva tutto il diritto.
"Non credevo volessi farlo sapere in giro.. sai... " Lui scosse la testa, come se lo sapesse già. Quando arrivammo si fermò e spinse il motore. Ma l'ultima cosa che desideravo era scendere da quella macchina.
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Bleeding Love (IN REVISIONE)
VampireAllison Trice è una cacciatrice di vampiri. E' stata addestrata dallo zio Tom, per sconfiggere questa forza del male che da milioni di anni, minacciano gli abitanti della Terra, molti umani vivono nel segreto, altri vivono per il loro nutrimento, al...