Il respiro mi morì in gola e mi sembrò che il sangue smettesse di circolare. Guardai Ava, altrettanto scioccata, ci recammo dentro al locale e Kevin, quando incontrò il mio viso, cambiò subito espressione.
"Cos'è successo?" Kevin guardò prima me, poi Ava.
"Devi aiutarci" fu Ava a farsi avanti e aggrappandosi al braccio di Kevin.
"Aiutarvi in cosa?"
Presi Ava e la allontanai, non poteva confessare il luogo pubblico ciò che aveva visto, avrebbe allarmato chiunque in quel locale, la gente entrerebbe in panico, e non era così che volessi che andasse a finire.
"Ava, non devi dire nulla" dissi con convinzione.
"ma cosa diavolo stai dicendo?.. quell'uomo.. quell'essere cos'era? voleva uccidermi!" sbottò infuriata, non l'avevo mai vista così, ma potevo benissimo comprendere il suo stato emotivo. Era stata quasi uccisa da un vampiro, se non fossi arrivata in tempo non so in quale condizioni sarebbe stata trovata Ava.
"Ava, ti prometto che ti racconterò tutto, fidati di me!" quasi la supplicai.
Qualcuno alle mie spalle, pronunciò il mio nome.
"Ally, ecco dove eri finita, ti ho cercato dappertutto"
Mi voltai e per la prima volta quella sera vidi Sophia.
"Ciao Sophia" la salutai. Guardai Ava, altrettanto stupefatta per la bellezza della donna davanti a sé.
"Ally, come stai?" sorrise, e si guardò le spalle come se avesse sentito qualcosa, poi guardò nuovamente me e Ava, fece una smorfia e tornò a guardarmi.
"é successo qualcosa Ally?"
"si..."
"No, non è successo nulla" interrompi Ava, mi guardò supplicandole di avere aiuto. Mi avvinai a lei e gli diedi un pizzicotto sul braccio, rimanendo nella speranza che dalla sua bocca non uscivano altre parole, che potesse ostacolare tutto, d'altronde io non sapevo nulla dei Potter, avevo solo la conferma che potevano essere di più che semplici vampiri. Non potevo fidarmi di loro, e mettere in pericolo nuovamente Ava. Sophia non disse nulla, si limitò ad un'espressione da "faccia strana", non la conoscevo bene, ma potevo intuire che la mia risposta non gli era andata a genio.
Fu lei a interrompere e cambiare discorso.
"Come sta andando la tua prima volta nel privè?" Tornerai?"
Ci pensai su un attimo, guardai Ava e risposi con sincerità: "E' stata una passeggiata, non c'era niente di cui preoccuparsi.. comunque si tornerò..". Presi la bottiglietta dalle mani di Ava e ne bevvi un sorso, il nodo in gola ancora non diminuiva, stavo cercando di mantenere la calma, i miei nervi erano al limite, dovevo portare Ava lontano da li il prima possibile. Tappai la bottiglia e mi stirai la maglietta, era stropicciata e aveva un buco, ridotta da quel maledetto succhia sangue. Sophia notò la mia agitazione.
"bene, fantastico! Allora perchè non beviamo qualcosa tutti insieme, se vuole può rimanere anche la tua amica!"
"Non credo sia una buona idea, Sophia" Quando sentii la risposta che stavo per pronunciare provenire dalle labbra dall'uomo che mi ossessionava e allo stesso tempo mi terrorizzava, accompagnata da un ringhio, abbassai lo sguardo a terra. Il respiro mi morì di nuovo in gola. Volevo essere solo invisibile.
"Ma perchè no, è stata brava e si merita qualcosa da bere!"
"Apprezzo l'invito, ma ha ragione tuo fratello e poi devo accompagnare Ava a casa!"
Accennò un sorriso. Mi sentivo gli occhi di Dylan addosso ma ancora non riuscivo a guardarlo.
"Sophia ti vogliono" disse lui con un tono di autorità. La sorella si limitò a scrollare le spalle ed annuire. Prima di andarsene, mi abbracciò. "Ci vediamo domani".
Sophia ci lasciò soli, fece per prendere Ava dal braccio quando Dylansi disse: "Ava scusami potresti lasciarci soli un attimo?" guardai Ava, nonostante la sua debolezza vidi la sua espressione maliziosa in viso.
"cc..certo"
"Aspettami dove la porta, non andare via" rimproverai Ava. Seguì Ava con lo sguardo allontanarsi e appoggiarsi alla parete della porta. Fu questo che mi spinse a guardarlo negli occhi, per la sicurezza nella voce di Dylan, e me ne pentii all'istante. Erano pieni di così tante emozioni che era difficile discernerne una. Erano talmente profondi che avrei potuto guardarci dentro per ore, perdendomi nella loro bellezza. Mi prese il braccio, sentii il calore diffondersi attraverso la stoffa fine del top. Mi entrò sotto pelle che come quell'uomo fosse elettricità pura. Abbassai gli occhi imbarazzata, e mi dileguai dalla stretta.
"Stai bene?" Annui senza sapere cosa rispondere. Si avvicino di un passò e sentii il calore che emanava il suo corpo. Mi allontanai nuovamente, chiusi gli occhi per abitudine. Lui si chinò leggermente, come aveva fatto tante volte nei miei sogni.Qualcosa scattò in me, sarà il senso di protezione che accumulai negli anni, o lo spiacevole incidente.
"Tu sai chi sono vero?"
"Si, sò chi sei" la sua risposta mi sorprese, mi aspettavo di negare l'evidenza anche in questo momento, invece decise di dar spazio alla sincerità.
"bene, perchè sappi che sarò disposta a tutto pur di scoprire cosa siete"
"Ava, tu non hai idea di cosa io sia"
"Mettimi alla prova" rimasi paralizzata, come un animale impaurito.
Una risata sbocciò dalle sue labbra.
"Credimi.. già lo fatto"
"bene perchè ho intenzione di riprovarci ancora!" non aspettai una sua risposta, mi allontanai per raggiungere Ava, mi sentì chiamare, ma non badai, si aggiunse un ringhio ma non ci feci nemmeno caso.
"Se è così, allora provaci" le sue parole erano ancora nell'aria, eppure mi ritrovai a respirare affannosamente, incontrando gli occhi di Ava.
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Bleeding Love (IN REVISIONE)
VampireAllison Trice è una cacciatrice di vampiri. E' stata addestrata dallo zio Tom, per sconfiggere questa forza del male che da milioni di anni, minacciano gli abitanti della Terra, molti umani vivono nel segreto, altri vivono per il loro nutrimento, al...