Al termine della nostra lunga spedizione al centro commerciale, Vashi mi aveva mostrato la città. Non era grande ma per percorrere le strade tortuose che si snodavano attraverso lo scenario naturale avevamo impiegato più del previsto.
Dopo cena, avevo voglia di fare una passeggiata nella foresta, esplorare nei dintorni, stavo per mettermi l'impermeabile quando un lampo improvviso illuminò a giorno l'ingresso. Mi spaventai a morte: mi bloccai sul posto, troppo terrorizzata per muovermi, non riuscivo a crederci che avessi avuto più paura di un lampo che di un vampiro. Cinque secondi dopo quel bagliore intenso, ci fù lo schianto di un tuono fragoroso che avessi mai sentito. Mi sembrò di sentirlo echeggiare fra le montagne per alcuni minuti. Di solito non avevo paura dei temporali, ma trovarmi in una casa ancora sconosciuta in mezzo al nulla non mi rassicurava per niente. Sin da piccola mi piaceva pensare, che nascessero dalla rabbia dell'onnipotente Zeus contro i vampiri. Con questo temporale non potevo starmene la fuori mi sarei nuovamente inzuppata come un pulcino. Solo quando mi ritrovai nella mia camera, mi infilai tutta infreddolita sotto le coperte, appena in tempo: una violenta esplosione di lampi e tuoni indicò che il nubifragio era ormai sopra di noi,era il peggior temporale che avessi mai sentito, e sembrò durare un'eternità. Non ricordo se mi addormentai o meno, ma so che mi svegliai di soprassalto per uno strano rumore. Rimasi con gli occhi sgranati nel buio , il fiato sospeso in attesa che il suono si ripetesse. Sembrava che qualcosa graffiasse la mia finestra, estrassi da sotto il cuscino un paletto di legno e lo infilai nella manica del pigiama, il rumore era sempre più forte, il buio era fitto, e il bagliore della finestra mi fece notare un ombra, mi avvicinai con cautela, e se poi si fosse rivelato una sciocchezza avrebbero nuovamente concluso che ero completamente ammattita e la prospettiva di tornare nuovamente in un ospedale psichiatrico mi terrorizzava più di ogni altra cosa. Avevo superato prove peggiori, perciò potevo affrontare anche questa. Dovevo scoprire cos'era, per me era importante sapere. Mentre avanzavo furtiva verso la finestra, la visuale cominciò a schiarirsi. Mi ritrovai a faccia a faccia con una creatura, due grandi ali nere sbattevano impotenti contro il vetro, gli artigli micidiali delle zampe avrebbero potuto affondarmi nella pelle. Fissai quell'enorme uccello, con tutti i vampiri visti in questi anni non ho mai visto una creatura così. Ero come ipnotizzata, non riuscivo a muovermi. Sembrava un corvo, ma delle dimensioni di un'aquila gigante. Le piume gli conferivano un aspetto trasandato, si agitava come un indemoniato! perchè si comportava così? e perchè è venuto da me? Gli occhi color oro scintillavano nell'oscurità, lo sguardo di un predatore che ha finalmente avvistato la preda. In quel momento un ruggito lamentoso echeggiò nel cielo seguito da un altro tuono, l'uccello lo sentì, e staccandosi dal vetro si allontanò, mi avvicinai di corsa e aprì la finestra, il freddo e l'acqua pungente mi investirono in pieno viso, fu solo per pochi secondi che l'uccello tornò all'attacco, buttandomi con le spalle a terra, adesso potei osservarlo meglio, i suoi occhi oltre a essere dorati sembravano avere qualcosa con una parte umana, dal becco usciva del sangue, e non potevo crederci sembrava avesse i canini, ma cosa diavolo era? non permisi alla paura di bloccare il mio corpo, feci una capriola indietro, e mi piegai sulle ginocchia in posizione di attacco, l'uccello sembrò sorpreso, fu distratto da un altro ruggito, adesso più potente che l'uccello sembrò piegarsi a quel suono, ne approfittai e scivolai verso le sue zampe, e gli infilzai un paletto, non riuscì a centrare il cuore, improvvisamente vidi una nube nera sopra di me, le ali presero il sopravvento, e l'uccello volò via. Rimasi seduta, in cerca di una spiegazione plausibile. Era successo sul serio o stavo sognando?
La mia mente continuò a tracciare ipotesi, tutte prive di senso. Mentre tornavo a letto, mi fermai di colpo ricordando un particolare importante: lo sguardo della creatura quando aveva sentito quel verso raggelante echeggiare nella foresta. Il suo padrone. Lo stava chiamando.
Il resto della mattinata passò in fretta, e in modo tranquillo. Soprattutto, senza incidenti o con volatili. Tuttavia non smisi di chiedermi cosa diavolo fosse successo quella notte. Mi sono sempre imbattuta con i vampiri, ma mai in creature. In quella prima settimana, quindi feci qualche progresso nella nuova vita che stavo cercando di crearmi. Lucas riuscì a farmi ottenere il lavoro come cameriera al LifeBlood, ne fui contenta così potevo scoprire qualcosa in più, aveva una strana sensazione, e questa cittadina non sembrava così tranquilla come voleva far sembrare.
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Bleeding Love (IN REVISIONE)
VampireAllison Trice è una cacciatrice di vampiri. E' stata addestrata dallo zio Tom, per sconfiggere questa forza del male che da milioni di anni, minacciano gli abitanti della Terra, molti umani vivono nel segreto, altri vivono per il loro nutrimento, al...