Bleeding Love (IN REVISIONE)

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Era il locale notturno più elegante che avessi mai visto, e mi colpì il piano di sopra. Gente che ti guardava con stupore, gente che ti guardava come se fossi il suo pasto, gente che ti guardava come se fossi la creatura più bella che avessi mai incontrato, la curiosità si impadronì di me.

"Cosa c'è di sopra?" domandai, avvicinandomi con cautela alle scale.

"Il privè dei Potter"lanciando una guardia furtiva alle guardie. 

"E' li che loro passano tutto il loro tempo?" 

"Si, ma non sono ancora arrivati. Mi sono informata" Aggiunge con un sorriso. 

Ci avvicinammo al suo gruppo di amici, si presentarono uno dopo l'altro, ma non rimasi concentrata a lungo, era come se l'ansia si fosse impadronita di me, dovevo raggiungere immediatamente il piano superiore. 

"Ehi, eccoti. Pensavo ti fossi perso l'inizio del concerto" disse Ava. 

Mi girai e quando sentii il suo sguardo su di me, mi girai timidamente, lo osservai aveva un viso molto attraente. 

"Ciao sono Jack,! il fratello di Ava"

"Io sono Ally, piacere!"

I grandi occhi nocciola dalle lunghe ciglia si armonizzavano perfettamente alla perfezione con la chioma castana dai riflessi chiari. Ma il suo punto di forza era il sorriso, talmente luminoso che ti scaldava il cuore.

"Allora, ti piace la nostra fredda cittadina?"mi chiese Jack con un sorriso.

"non l'ho vista tutta, ma fin ora mi è piaciuta, soprattutto la foresta!"

"Ah ti piace passeggiare nei boschi?" 

"Si molto, mi piace andare a... a... camminare!"

mentre mi piega per prendere il mio bicchiere al bancone del bar mi sembrò di sentire un ringhio, confuso con la musica alta della band.

"Hai sentito anche tu?"

Jack mi guardò confuso, non potevo rivelargli il mio sospetto. Alzai gli occhi, e adesso potei altre persone al piano superiore"

"Comunque se hai bisogno di una guida esperta, io conosco tanti bei posti"

"Posti belli di cosa?" intervenne Ava. 

In quel preciso momento la folla cominciò a spostarsi e alzarsi in piedi per avere una visuale migliore. 

"Immagino sia arrivato il Re.."

"Come scusa?" domandò Ava con un ampio sorriso, e salì in piedi sul divano. "E' qualcosa di molto eccitante, sali anche tu qui, dai!"

"No grazie, preferisco avere da qui la mia visuale!"

"Come fa a elettrizzarsi così.."

"Purtroppo si eccita con poco.. non capisco cosa abbiano tanto di speciale, ok sono tutti belli, ma non sono qualche Dio delle divinità.."

"Ah.." 

Nella sala si diffuse un vivace brusio: erano arrivati i Potter. Nessuno si era accorto che la band avesse cambiato canzone. Tutti si voltarono verso la porta come nei film medievali per attendere il proprio Re. Non volevo guardare, ma mi scoprii a lanciare occhiate furtive, sperando che l'agitazione si placasse al più presto. Era come se avessi un blocco nel petto. Cominciai a provare una serie di emozioni che non riuscivo a spiegarmi, o forse si.. alle volte sono i vampiri Antichi che riuscivano a farti questo effetto. Per fortuna il volume della musica avrebbe coperto il battito impazzito del mio cuore. Perchè reagivo così? non avevo nemmeno la conferma se fossero dei vampiri. 

Jack si alzò di scatto con espressione insofferente, dichiarando: "Sono stufo di questa scenetta teatrale, vado a prendere qualcosa da bere!" si allontanò, lasciandomi completamente esposta. 

La folla si aprì difronte a noi, offrendoci un'ottima visuale sui Potter. Ava restò a bocca aperta, gli altri sospirarono di felicità. Io, invece trattenni il fiato. Perchè davanti a me c'era Dylan Potter, in carne e ossa, come nel mio sogno. Mi sentivo come la preda di un vampiro, non potei fare a meno di alzare il viso, nonostante fosse rischioso, e non riuscii a distogliere lo sguardo. Non poteva essere umano, era troppo perfetto. Era come se fossimo rimasti solo noi due nella sala, lui inclinò la testa di lato per osservarmi, aggrottò le sopracciglia, le persone alle sue spalle erano gigantesche come i buttafuori all'esterno, in uno mi sembrò di intravedere una cicatrice sulla guancia. Ma sembravano tutti insignificanti rispetto a Dylan che li precedeva, le persone intorno avevano occhi solo per lui. Si stava avvicinando lentamente, lo sguardo puntato a se, incurante di tutti. Le ragazze o ragazzo lo seguivano con lo stesso desiderio: essere notate da quei occhi. Tutte, tranne me!