Dylan, sferrò un pugno alla porta, prima di allontanarsi. Il legno massiccio tremò. "Cecilia non c'entra niente!"
"proprio come non c'entrava nulla la ragazza di Jack" dissi, e me ne pentii all'istante.
Si voltò e mi fissò con lo sguardo pieno d'ira. "Dimmi cosa ti ha raccontato il tuo piccolo cavaliere, stavolta?"
"Mi ha detto di come gli hai portato via la fidanzata!"
A quella parole, scoppiò in una risata isterica. "e tu ovviamente gli hai creduto.. ha paura che succeda di nuovo con te, ma io non lo permetterò.."quasi gridò.
"Cosa?" Dylan alzò gli occhi al cielo e tirò un pugno al muro, notai una piccola crepa.
"Ad ogni modo, Jack è mio amico, e in futuro verrò qui insieme a lui, che ti piaccia o no!" così dicendo, aveva accesso la miccia che l'avrebbe fatto esplodere.
"Non ti azzardare!" dissi a denti stretti.
Ma non cedetti. "Vuoi dire che non posso portarlo con me, al pub?"
"Voglio dire che quel ragazzo non metterà più piede nel mio pub, chiuso!" incrociò le braccia facendo tendere la stoffa che gli ricopriva metà muscoli. Era impotente come un guerriero e non potevo credere di essere li a litigare con lui.
Una parte di me voleva tagliare corto la conversazione, ma l'altra il mio lato combattivo e guerriero si ribellò: "Bene, in questo caso non dovrai più preoccupartene!"
"Finalmente hai riacquistato il senno"
"no, non hai capito, Dylan..." mi sfuggì un sorriso malizioso e mi morsi il labbro, e aggiunsi:
+ " Il problema non si porrà più perchè mi licenzio!" senza aspettare la sua reazione mi precipitai alla porta e corsi via, lasciandolo solo.
Udii no schianto formidabile, ma continuai a camminare, passando davanti a Sophia senza dire una parole. Al bar c'era Kevin. Ai tavoli la solita clientela. Non rallentai finché non fui in macchina. Stavolta, più per la rabbia che per il dolore, scoppiai a piangere.
Ero talmente confusa che non riuscivo a ragionare. Stringevo con forza il volante, come se potesse scapparmi di mano. Per fare un dispetto a Dylan, mi venne voglia di andarmi a gettare tra le braccia di jack, so che mi spiava ogni tanto. Ma non avrei mai osato trattare Jack come un giocattolo tenevo tantissimo a lui, e gli volevo molto bene. Dylan mi chiedeva di stargli lontana e succedeva l'effetto contrario. In pratica, non mi desiderava, ma non voleva neppure che fossi di qualcun'altro. Non capivo il perchè, fatto sta, che abbandonai l'idea da molto tempo di ucciderlo. Lo desideravo così tanto, che paragonato al dolore di Jack, il mio era una vera e propria agonia. E adesso, licenziandomi, avevo spazzato via ogni occasione di rivederlo. Mi tornò in mente quando avevo menzionato la ragazza di Jack: Dylan non aveva negato, allora era tutto vero? forse voleva controllarmi soltanto perchè frequentavo Jack? In ogni caso non avrei mai creduto che l'avesse uccisa.
Dopo aver passato ore a litigare con i miei pensieri, decisi di chiamare Jack.
Dopo due soli squilli, rispose con voce allegra e il mio cuore si scaldò. "Ehi Ally, che succede? senti già la mia mancanza?" rise di cuore e mi tirò su di morale.
"Mi stavo solo chiedendo se eri libero stasera" chiesi
"bè avrei un appuntamento con una ragazza sexy, ma non so dove portarla, qualche suggerimento?"
Non potei evitare di sorridere. "mmm credo che con il cinema andresti sul sicuro.
"Si ma dubito che al cinema qualcuno comprerà tutta la droga che ho!"
Ridevo talmente di gusto che non poco non mi sfuggì un grugnito.
Andò avanti e io continuai a ridacchiare come una ragazzina. "Ti passo a prendere. A che ora ti liberi?" chiesi.
"Quando vuoi"
"ok ci vediamo tra poco!"
Riattaccai e accesi il motore. Non impiegai molto per arrivare a casa di Ava, dove suo fratello si trasferiva ogni tanto. C'ero già stata, ma la maggior parte delle volte ci vedevamo fuori. Jack mi aspettava seduto sugli scalini.
"Ehi, bellezza, come è andata la giornata?" chiese, allacciando la cintura.
"Ne ho viste delle migliori"
Passammo una serata piacevole, prima di andare al cinema cenammo insieme. Quando andai al bagno incrociai un cameriere che mi guardò con una strana luce negli occhi, come se fossero dorati, erano così familiari.. ma non poteva essere! Forse frequentava il pub? o sedeva al tavolo d'onore? Sembrava non affatto felice di vedermi e poco dopo non ci pensai già più. Dopo che jack ebbe pagato, uscimmo e incrociammo un'altro tizio che mi rivolse lo stesso sguardo duro del cameriere. Non avevo niente a che fare l'uno con l'altro tranne una strana luce negli occhi, una luce dorata. Anche jack lo notò.
"Ehi, ma che problemi aveva quello?"
Scrollai la testa senza rispondere. Se Dylan aveva dei segreti, era qualcosa di veramente oscuro, qualcosa che al mondo la sola parola vampiro, faceva ridere.
"terra chiama Ally, ehi!"
"Scusa, cosa hai detto?"
"che per entrare in macchina ti servono le chiavi!" disse, scuotendo un mazzo davanti ai miei occhi.
"oh, si certo" dissi ridendo senza ironia.
Salimmo in auto e seguii le indicazioni di Jack per il cinema.
"Allora che genere di film ti piacerebbe vedere? guerra, horror, romantico...?"
"mmm preferirei horror, è il mio genere preferito!"
"Era anche il genere preferito di Cecilia!"
Per poco non sbattei contro un palo. Naturalmente pensai subito alla fidanzata dai capelli rossi di Dylan.
"Hai detto.. Cecilia?"
"Si, Cecilia, perchè?
Che fossero la stessa persona? Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima.. più ci pensavo, più aveva senso. Era stata trasformata in un vampiro.
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Bleeding Love (IN REVISIONE)
VampireAllison Trice è una cacciatrice di vampiri. E' stata addestrata dallo zio Tom, per sconfiggere questa forza del male che da milioni di anni, minacciano gli abitanti della Terra, molti umani vivono nel segreto, altri vivono per il loro nutrimento, al...