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Mentre mi preparavo per andare a letto, continuai a pensare a Ava e a tutto quello che è successo. Ero stata una zombie per tutto il resto della serata dopo aver portato Ava a casa. Ero ancora sconvolta per aver parlato con Dylan, ma spero che il mio messaggio fu chiaro, dal salva guardarsi il culo da me. Quando pensavo a quanto eravamo stati vicini, mi veniva la pelle d'oca. Non avevo paura di quell'uomo, avevo paura delle mie emozioni. L'odore e il calore erano identici a quelli dei miei sogni. Anche la connessione che provavo ogni qual volta che mi sfiorava. Non dovevo di certo farmi intimidire. Provai a rilassarmi, presi il mio arco, e notai ogni singola sfumatura e disegni tracciati nelle  frecce d'argento. Era tanto tempo che non usavo più l'arco e la sensazione e l'adrenalina in essi mi mancavano. 

Ebbe inizio un lungo dormiveglia, finchè a un certo punto, stufa di rigirarmi nel letto mi alzai. Andai in bagno in cerca di sonniferi. Stavo per ingoiare le due pillole che avevo in mano quando sentii qualcosa. Mi voltai e guardai nella direzione del rumore, rimanendo immobile, forse era stata solo la mia immaginazione. Era stata una lunga serata. Ingoiai le pillole e tornai nella mia stanza. Sentii la pioggia che iniziava a sferzare il vetro e pensai che fosse stata quella la causa del rumore. Andai a sedermi alla finestra, rimasi ad osservare. Rimasi a osservare un lampo che illuminò le nuvole e le sagome degli alberi. Quando rimbombò nel cielo silenzioso, riempiendolo con un boato, feci un salto. Scossi la testa, e ancora una volta risi del mio nervosismo. Guardai giù in giardino e per un secondo scorsi una sagome sotto la mia finestra, che mi fissava. Poi tornò il buio che rese impossibile capire o chi o cosa fosse. Rimasi in attesa di un pò di luce. Ciò che vidi fu più spaventoso di un vampiro o di qualsiasi altro mostro. Perchè li sotto la mia finestra, c'era una sagoma nera con gli occhi dorati. Non era un'uccello, era una nube nera. Urlai, urlai finché ebbi aria nei polmoni. Qualcuno doveva sentirmi, la sagoma sembrava avvicinarsi sempre più nella mia direzione. 

"Ally.. Ally, va tutto bene, sono io.. calmati.. era solo un sogno" mia sorella mi stava accarezzando la fronte, pallidissima in volto. Mi aiutò a tirarmi sù, mi misi a sedere e tornai alla realtà. Il respiro rallentò e le lacrime iniziarono a scorrere.

"Mi dispiace" borbottai tra i singhiozzi. 

Lei mi sorrise e mi prese tra le braccia, lasciandomi piangere. 

"Sta bene?" Lucas era sulla porta con una mazza da baseball in mano e sembrava pronto all'assalto. A un cenno di Vashi indietreggiò e ci lasciò sole. Restai fra le sue braccia, come una bambina spaventata, ma risi ugualmente di mio cognato. Si erano spaventati,pensando che qualcuno era entrato in casa e mi stava facendo del male. 

"Ti senti meglio? mi chiese dopo dieci minuti

"Mi dispiace, faccio sogni brutti per ora.. ma questo, mi sembrò molto più pauroso, e mi ha sconvolto" 

"Va bene, ma dal modo in cui urlavi, Lucas era disposto a uccidere qualcuno!"

"povero Lucas, sembrava preoccupato" dissi, sentendomi in colpa.

"prova a riposare adesso, ti prendo qualche pillola?"

Andò in bagno, ma quando uscì il flacone era vuoto.

"che strano.. era quasi pieno" non capivo, io ne avevo preso solo due e c'era metà boccetta. Vashi mi lanciò uno sguardo strano: era preoccupata. 

Dopo un pò il suo viso si immorbidì, poi me ne diedi alcune delle sue.

"Tieni queste, ti faranno dormire. Domattina ti sveglierò io"

Annui anche se non mi piaceva affatto la piega che stavano prendendo le cose. Ero venuta qui per un periodo di riposo, ma la mia nuova vita assomigliava sempre di più a quella vecchia. So che non riuscirò a farne a meno, cacciare vampiri era diventato il mio hobby da un paio di anni, da quando sono qui niente è stato normale, gli incubi erano tornati e sono sicura che prima o poi Allison Trice scoprirà molto di più.. basta avere pazienza!

Bleeding Love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora