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Il fratello le lanciò un'occhiata. Fu come se qualcuno avesse schioccato le dita per distogliere l'attenzione da me; Sophia lo ignorò e proseguì: "Sai potresti darci una mano, osservandoti non sembri una di quelle ragazze curiose, parlerò con Jerry, ti farò trasferire qui al piano superiore!"

"Cosa?"sbottò Dylan, incredulo, e avrei preferito non sentirlo. 

"Non è una buona idea,Sophia" fece una pausa e abbassò nuovamente lo sguardo su di me. Poi continuò: "Questo non è posto per lei" Serrai i pugni fino a farmi male, senti le unghie premere sulla carne, solo per dimenticare la fitta alla testa e al cuore. 

"Non sono d'accordo, quassù abbiamo bisogno di personale, e credo che abbia bisogno di una possibilità, oppure caro fratello non ti fidi del mio giudizio?" ribattè Sophia, per niente intimidita dal fratello. Dylan non mi degnò di uno sguardo, ma pose fine alla discussione.

"Sophia, sai come la penso ne abbiamo già parlato. Quindi se qualcosa va storto... sarà solo colpa tua!"  concluse con uno sguardo terrificante nello sguardo.

Ma che problemi ha? chi si crede di essere? fece per allontanarsi e si bloccò, poi riprese il suo passò e si allontanò da noi. 

Vidi Sophia sorridermi, "Non farci caso.. lui è... mmmm sempre così scorbutico con le persone nuove. Ma si abituerà a te tranquilla"

"ne dubito, forse non sarà una buona idea"

"Dico sul serio, insisto, qui guadagnerai di più e io ti voglio qui!" 

Decisi che avrei affrontato Dylan, nel bene o nel male, morte o non morte. 

"Ok, quando vuoi che cominci?"

Mi rivolse un sorriso soddisfatto e disse: "Domani sera sarebbe perfetto. Ora devo andare. Ci vediamo domani" mi strinse affettuosamente il braccio e si avviò nella stessa direzione del fratello. 

Una cameriera mi spintonò con troppa foga, e quando mi girai, mi ritrovai difronte a uno schianto di bionda che mi fissava con aria.. accigliata. Mi avvicinai a Kevin, mi sporsi sul bancone e lo osservai mentre versava un liquido verde, in una coppa strana, il liquido dopo un pò cambiò colore. Dal verde al.. rosso!

Ero talmente assorta che sussultai sentendo la voce di Kevin. 

"Tutto bene?" mi domandò preoccupato. e aggiunse: "Mi sa che d'ora in poi ti vedrò più spesso"

"Già.. comunque si tutto bene, scusami"

"Tranquilla, te la caverai benissimo. Mi prenderò cura di te" mi strizzò l'occhio e tornò a concentrarsi sulla preparazione di altri cocktail colorati. Mi avviai nella direzione da cui ero venuta, mentre scendevo le scale vidi Jerry passeggiare nervoso dietro il bar insieme a Mike. Non solo, notai anche che gli occhi erano puntati tutti su di me e mi fissavano meravigliati. Oltre agli sguardi si aggiunsero dei commenti: "Chi è quella ragazza? sentii bisbigliare, e poi: "Cosa ha di speciale?"

In quel momento aver attirato l'attenzione non mi infastidiva per niente, come invece succedeva di solito, e non arrossii. Assorta nei miei pensieri mi diressi verso il bar. Appena Jerry mi avvistò, mi venne incontro con passo deciso. Oh cavolo.. era a dir poco... incazzato!

"perchè diamine ci hai messo così tanto? mi tirò da una parte, e in modo per niente amichevole.

"Ehi non agitarti tanto ok?'" mi avvicinai a lui, con aria di sfida, il mio viso dal suo era a pochi centimetri. Cosa si era messo in testa che ero salita sopra per saltargli addosso al capo? Stavo per girare i tacchi, e continuare il mio lavoro quando abbassò gli occhi sul display e raggelò di colpo, poi accostò il telefono all'orecchio con estrema cautela, come se potesse esplodere da un momento all'altro. "mmm.. cosa posso fare per lei Signore?" disse con voce tremante. "Ah capisco.. no no, naturalmente, non è un problema.. mi dispiace tanto.. non succederà più.. la prego di accettare le mie scu.." era chiaro che gli avevano staccato il telefono in faccia. 

Si girò verso me e mi guardò altrettanto con aria di sfida. 

"Ragazza che hai di speciale? sei stata promosso al piano di sopra.. avrai fatto una buona.. impressione!"

"Beh forse attirò la gente che beve liquido rosso"

"Come scusa?" 

"Nulla. Ho capito perfettamente. Domani sera sarò al piano superiore."

"Ad ogni modo, cominci alle 20.00 e vestiti di nero"

"Mi vesto sempre di nero, non ci sarà nessun problema"

Fece per allontanarsi e gli chiesi.

"Al telefono chi era?" mi guardò e non disse nulla. Vidi Mike avvicinarsi a me e disse: "Era Dylan Potter"

Bleeding Love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora