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Mi svegliai sul divano, avvolta in una coperta. Ero sola. Mi sentivo strana e confusa, come se avessi sognato qualcosa che non riuscivo a ricordare. Ma quando mi ero addormentata? ero sicura di aver fatto una passeggiata, ero sicura di aver visto quell'uomo, si è addirittura presentato, era Dylan Potter. Non ero mai stata una che si spaventa facilmente, ma questo posto celava dei oscuri segreti che ero intenzionata a scoprire. Avevo la gola secca, mi alzai per andare in cucina. Lungo il tragitto, presi il telefono per vedere se Vashi mi aveva lasciato un messaggio. Non appena accesi la luce, fui investita da una folata gelida, la finestra della mia stanza era aperta.. Ebbi un tuffo al cuore, non sapevo cosa fare, e un milioni di pensieri si affollarono nella mia testa. Andai per chiudere la finestra, il vento mi scompigliò i capelli. Questo mi fece ripensare al sogno. In quel momento sentii sbattere lo sportello di una macchina, doveva essere Vashi o Lucas. 

"Ciao Ally, scusa se ho fatto tardi, ma al lavoro è stato un delirio. Ehi, ma ti senti bene? sei pallida!"

"Si tranquilla, mi sono appena svegliata, ho fatto un pisolino sul divano"

Mi guardò con aria preoccupata. "Con il cappotto? quando siamo rientrate lo avevi tolto? i riscaldamenti sono accesi piccola, forse dovresti misurarti la febbre!" Un'altra conferma in più, anche io ricordavo di aver tolto il cappotto, e per dormire sul divano, lo avrei tolto.

"E fossi in te.. non lascerei la finestra aperta"

"Già, avevo dimenticato di chiuderla!"

Cercai di reagire con altrettante leggerezza, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione che quel pomeriggio fosse accaduto qualcosa di strano. Alla fine mi convinsi di aver sognato tutto. Non c'era altra spiegazione plausibile. Ma come avrò fatto a sognare Dylan Potter in carne ossa? Vashi intuì che qualcosa non andava ma non indagò oltre. Provavo un forte disagio, un misto di rabbia e frustrazione. Avevo paura di perdere il senno nuovamente e mi angosciava non sapere cosa avevo fatto per un intero pomeriggio. Entrai nella doccia con questo stato d'animo, e l'acqua calda mi fece sentire subito meglio. Lasciai scrosciare il getto sul viso e immaginai che fosse una cascata in qualche esotica foresta, calda e piena di mistero. La mia mente scivolò nuovamente verso il sogno, rivivendo quei ricordi. Prima di andare a letto misi un pò in ordine nella mia stanza, dopo di chè mi infilai sotto le coperte e mi misi a leggere e navigare in internet. Sentii Vashi bussare piano. Fece capolino sulla soglia, combattuta fra il timore di svegliarmi e le preoccupazione per il mio repentino cambiamento di umore. Non mi ero sfogata con lei, non mi sfogavo mai con nessuno, ma dalla sua espressione capii che sentiva in colpa per avermi lasciata sola. 

"Ehi, ti vedo meglio!" disse. Mentiva. 

"Grazie, infatti mi sento meglio" un'altra bugia. Detestavo mentire, e non ero brava a farlo. 

"Andiamo Ally, lo sai che con me puoi parlare!"

provai un moto di tenerezza per mia sorella, le dovevo tanto e non volevo che si sentisse in colpa per qualcosa che non aveva fatto. 

Abbracciai mia sorella, la tensione si allentò. Lei si riavviò i capelli e mi osservò più da vicino. poi mi accarezzò una ciocca ribelle. 

"Ehiii che sono lunghi.. dovresti accorciarli un pò sai.." disse giocherellando con i miei capelli. Si alzò dal letto e si avviò verso la porta: "Buonanotte piccola". 

"Buonanotte sorellona"




Bleeding Love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora