L'indomani mi svegliai dopo l'ennesima notte senza sogni, ma quando ricordai che quel giorno sarei potuta andare a a lavoro il mio umore migliorò. Mi ero alzata prima del necessario. Fuori era ancora buio e nebbioso, decisi di andare a correre, mi rimaneva un'ora, e nel frattempo sarei andata a correre, tornare a fare una doccia e fare colazione. Quando feci capolino all'esterno, notai che la nebbia era talmente fitta che sembrava di poterla toccare. Riuscivo a malapena a distinguere le sagome degli alberi, e solo grazie alle nuvole basse che li circondavano sembravano vivi. Rimasi li a pensare, ok forse non era una buona idea, cercai di distrarmi, e corsi in cucina a preparare la colazione. Stasera avrei rivisto Dylan, e il pensiero mi provocò una fitta al petto e mi avvolsi le braccia intorno al corpo, per proteggermi da ciò che mi aspettava. Era una partita persa in partenza, io non avrei mai dovuto avvicinarmi di più a lui, sto andando incontro a tutto ciò che ho lottato da una vita, ma devo essere onesta, se c'è di più.. io non ho paura, anzi sono sorpresa e vorrei sapere di più. Non sapevo come descriverlo, ma quando ero con lui, mi sentivo vittima di un incantesimo. Era un padrone al quale non potevo fare a meno di obbedire. Nella mia testa c'erano due Dylan, in lotta tra loro. La tenebre contro la luce. Il Dylan dei primi tempi che non sopportava nemmeno guardarmi, e poi il Dylan che mi aveva accompagnato a casa assicurandomi che io stessi bene. Non riuscivo a dargli un nome, era qualcosa di più.. magico, qualcosa che mi spingeva verso lui. Quando Ava suonò il clacson, ero pronta gia da un pò, ci eravamo sentite per andare al centro commerciale per un pò di shopping, lei aveva la giornata libera senza studi.
"Ehi Ally... mi sembra che oggi tu stia molto meglio" Ava sembrava felice di vedermi e non avrebbe potuto farmi complimento migliore.
"Grazie, più che altro sono felice di aver messo fuori piede casa"
"Jack mi ha tartassato di domande in questi giorni, ultimamente gli sono successe un pò di cose ed è solo preoccupato per te". Mentre lo diceva si arruffò i capelli, e io mi chiesi se fosse nervosa.
"Va bene, ma non capisco tutta questa cosa, è solo un lavoro, e fin quando tu manterrai la bocca chiusa, andrà tutto bene" Sapevo che era una bugia. Non era mai stato solo un lavoro, e non lo sarebbe mai stato. Andò avanti così finchè non arrivammo al centro commerciale. Non volevo rivelarle troppo a Ava, e appena entrammo all'ingresso tutti gli occhi mi puntarono come uno sciame d'api, la maggior parte delle persone avevano un viso familiare, persone che frequentavano il LifeBlood, era una cittadina molto piccola e qui si conoscevano tutti. Vidi un ragazzo con i capelli neri, che al locale quando lavoravo al piano di sotto prendeva sempre lo stesso cocktail, era con un gruppo di amici e sembravano tutti uguali a lui. Pantaloni larghi, felpe con il cappuccio e il logo di qualche cantante rap stampato sul davanti. Provai a cambiare strada ma non potevo perchè Ava si fermo sul negozio di scarpe casual, gli passai accanto a testa alta, e sentii che parlava di me.
"vedi quella, lavora al LifeBlood, dicono che va a letto con il suo titolare" lo guardai con odio in cerca del suo sguardo, mi guardò come se non mi avesse nemmeno riconosciuto. Avevo frainteso? stavo diventando pazza? Mi avvicinai di più.. no, non potevo essere pazza, e non avrei dato a nessuno la convinzione che lo fossi.
"hai ancora da ridire?" dissi al ragazzo, mi osservò con indiscrezione, si leccò le labbra in modo disgustoso, e fu a un passo da me.
"Perchè non vieni a letto con me bellezza?" stavo per buttarmi sul ragazzo per prenderlo a pugni quando a un certo punto, sentii qualcuno che affrettava il passo per raggiungermi alle mie spalle. Mi voltai, andando a sbattere contro qualcuno, mi girai e vidi Jack alle mie spalle.
"Aggressiva la ragazza.. proprio come la descrivono" aggiunse il ragazzo con i capelli neri.
"Ehi ehi Ally.. calmati.. " aveva un cappellino che gli nascondeva gran parte del viso e il cappuccio della felpa tirato.
"Lasciami Jack" dissi furiosa.
"No che non ti lascio" poi si rivolse a quel ragazzo: "Ehi smamma altrimenti sono guai" Quei ragazzi non dissero nulla, ascoltarono solo Jack. Appena loro furono lontani, Jack allontanò la stretta dalle mie spalle, poi mi prese a braccetto:
"Andiamo a cercare Ava, altrimenti rischi di farti mettere in galera" Aveva ragione, non era proprio la giornata giusta, avevo avuto un istinto omicida, e se Jack non fosse intervenuto in tempo, non oserei immaginare che fine avesse fatto quel ragazzo.
"Senti, a proposito.. mi dispiace per sembrare un pò.. ecco non trovo le parole adatte"
"Solo un pò?" chiesi io, prendendolo in giro e dandogli un buffetto sul braccio.
"Allora la pensi così eh?" allungò una mano e afferrò la mia nuca.
"No non ci provare a farmi il solletico!" tentai di fermarlo ma persi l'equilibrio cadendo tra le sue braccia, ci mettemmo a ridere come bambini e mi passò un braccio intorno alla vita per non farmi cadere. Poi chinò la testa e disse con voce profonda: "Sai che sei proprio carina quando ridi?"io indietreggiai e lo spinsi via in modo scherzoso. "Smettila di provarci con me, altrimenti lo vado a dire a qualcuno!" lo minacciai, incapace di smettere di sorridere, anche se tentato di fare la seria.
"E a chi lo andresti a dire, se posso saperlo eh?" si avvicinò di un passò.
"A tua sorella? lo so che ti può picchiare" Jack cambiò faccia.
"Mi aspettavo una risposta diversa" alzò le mani e le posò sul cuore con un gesto teatrale, lo guardai in viso e alzò un sopracciglio, imitando lo sguardo di Dylan seducente, ma era per prendermi ancora in giro. Dopo un pochino capì, lui si rivolgeva a Dylan Potter.
"Anche tu la pensi così?" feci per tirargli la borsa di sopra, e vidi Jack proteggersi e ridendo.
"Ehii ehii basta ti prego.. però Ally, è chiaro, si vede.. e lo sanno tutti"
"Tutta sanno cosa?"
"Che hai una cotta per Dylan Potter!" esclamò.
"Come???" Jack ne approfittò, prendendomi alla sprovvista bloccandomi e sfregarmi le nocche sulla testa.
"su dillo" gridò Jack mentre arruffava i capelli.
"Mai" risposi divincolandomi
"dillo, piccoletta"
"Jack giuro che se non mi lasci ti ritrovi con la schiena a terra"
sentì ridere Jack a crepapelle e aggiunse: "Vediamo quanto sei forte allora piccoletta" in mezzo secondo, mi divincolai dalla presa di Jack, mi misi sul laterale, gli feci uno sgambetto e poco dopo si ritrovò con le spalle a terra le ginocchia piegate e io sopra a lui.
"Potresti fare di meglio, però brava. Dove hai imparato?"
Quando lo lasciai andare, lo aiutai ad alzarsi, avevamo attirato l'attenzione, di molti passanti al centro commerciale, fummo sul punto di avvicinarci ed andare da Ava, quando un ringhio attirò la mia attenzione, un ringhio molto arrabbiato, girai il capo e mi guardai intorno ma non lo vidi.
"Ally tutto bene? Ava è li" segui con lo sguardo il dito di Jack e vidi Ava venirci incontro con delle buste enormi.
"Si, tutto bene...andiamo via!" raggiunsi Ava e Jack, e l'ultima cosa che sentì fu un'altro ringhio.
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Bleeding Love (IN REVISIONE)
VampireAllison Trice è una cacciatrice di vampiri. E' stata addestrata dallo zio Tom, per sconfiggere questa forza del male che da milioni di anni, minacciano gli abitanti della Terra, molti umani vivono nel segreto, altri vivono per il loro nutrimento, al...