Bleeding Love (IN REVISIONE)

10

Niente fu come mi aspettavo. Seguimmo la strada principale per un'eternità, e poi svoltammo in una viuzza laterale che si allungava nel folto della foresta. Meglio mantenere la calma: se dovevo lavorare in quel club dovevo portare con me i miei miglior oggetti di difesa. Vashi si fermò davanti all'ingresso, ma io non riuscivo a scendere dalla macchina, ero stupefatta. Il locale era enorme, e l'insegna ancora di più. 

Vashi notò la mia sorpresa e disse: "Carino, eh?"

"Altro che carino. E' fantastico!" 

Sembrava così fuori posto, e allo stesso tempo era come se fosse sempre stato li. Non avevo mai visto niente di simile in Inghilterra, dove, la maggior parte i locali notturni sono ospitati in edifici normali. La fitta foresta lasciava intravedere solo la facciata in pietra, scurita dal tempo. L'ingresso era maestoso. C'era un arco di pietra, e mi ricordava un film di Dracula, per rimanere in tema. Quando mi avvicinai trovai con mia grande sorpresa due guardie di sicurezza gigantesche. Guardai Vashi. 

"Amici di Lucas?"

"Si, Jo e Rush, bene piccola passa una bella serata. Stai attenta, fammi uno squillo quando vuoi che mandi Lucas a prenderti. Non c'è nessun problema" disse prima che potessi sentirmi in colpa. "Tanto deve lavorare fino a tardi" mi rivolse un sorriso rassicurante e mi sganciò la cintura di sicurezza. 

"ok!" risposi.

Scesi dalla macchina, e mi avvicinai decisa verso quei due uomini. Sbirciai i due uomini, si scambiarono un'occhiata, forse divertiti dalla mia espressione.

"Sera" disse uno. Aveva una faccia simpatica. Avrebbe potuto uccidere un vampiro con un solo colpo. 

"Signorina, un documento per favore! 

"Si, ecco" tirai fuori dalla tasca la patente che usavo sempre come documento d'identità, anche se la foto ritraeva una Ally molto diversa. La esaminarono con attenzione e di colpo i loro volti si sciolse in un largo sorriso.

"Ma sei la cognata di Lucas?"

"Già" risposi cauta.

"Accidenti, piacere di conoscerti. Perchè non l'hai detto prima? comunque io sono Jo e lui è Rush!" mi tesero le loro mani gigantesche. Strinse piano la mia quasi avesse paura di romperla.

"Entra pure dolcezza" mi incoraggiarono, mentre si avvicinavano altri due giovani vestiti di nero. "Documento" disse, bloccando i nuovi arrivati.

Sorrisi, la parentela con Lucas era a mio favore. Appena entrai una folla mi venne incontro, gente che beveva, che si baciava, gente che ballava, gente che si annoiava. 

"Ehi, Ally sei venuta!" c'era una nota di sollievo nella voce di Ava. 

"Certo, te l'avevo promesso!" Adesso ero tranquilla, il mio entusiasmo era sincero, era come se qualcosa si fosse insinuato dentro di me dandomi fiducia, come se qualcuno  reclamasse la mia presenza e mi avesse aiutato a varcare le porte. 

"Vieni, andiamo a bere qualcosa!" mi invitò con un grande sorriso che mal si abbinava al look da vampira. Portava una minigonna nera con delle catene, calze a rete rosse, e al di dotto un paio di calze nere da far notare il contrasto. E un top a forma di cuore stretto a maniche lunghe da far risaltare il suo petto, nonostante il piccolo seno. Ava si fece strada in mezzo alla folla in direzione del bar, voltandosi spesso per vedere se la stavo seguendo. Tenere d'occhio i capelli fuoco di Ava era l'unico modo per starle di dietro. La sala interna era arredata in uno stile antico, le pareti erano di un colore rosso mattone e le pareti in alto ricordavano appunto un'antica dimora medievale. La sala era distribuita con diversi prive da un lato, e altri divanetti e tavolini esposti dall'altro. Al centro c'era il palco dove suonavano gli Skin, e davanti loro una grande folla di persone a cantare e ballare. C'erano tante persone vestite di nero compresa me, che sembravamo una riunione di seguaci di qualche setta. 

Quando arrivammo di fronte al bar, Ava si girò verso me con un gran sorriso sulle labbra. "tutto ok?" mi domandò.

"Si, tutto ok. Non mi aspettavo così tanta gente!"

"bè quando non ci sono i Potter non è così affollato!" Era eccitata come una bambina.