Six.

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Era mercoledì mattina ed erano quasi le nove.
"E se non vuole più venire? Magari gli do fastidio e ha cambiato idea.
Però almeno poteva chiamarmi."
Benjamin continuava a fare avanti e indietro per il negozio e guardava in continuazione l'orologio.
Federico gli aveva detto che sarebbe arrivato alle nove ma non era ancora arrivato.
Poco prima che Benji impazzisse davvero nel cercare una spiegazione sentì le campanelle e la porta aprirsi e si precipitò all'entrata.
-"Buongiorno Benji!" Disse un Federico sorridente che teneva in mano un sacchetto bianco.
-"Buongiorno." Disse Benji sorridendo.
Si sentiva un vero idiota per essersi fatto così tanti problemi per un piccolo ritardo.
-"Questa è per te."
Federico gli passò il sacchetto.
-"Grazie." Benji aprì il sacchetto e vide che all'interno c'era un abbondante colazione. "Ma è troppo, non dovevi."
-"Mangia e non fare storie."
-"Davvero, è troppo, io di solito nemmeno faccio colazione."
-"L'ho portata per questo, mangia."
-"Non accetterai un no come risposta, vero?"
-"Vero." Rispose Federico più serio che mai.
-"Almeno mangi con me? Da solo non finirò mai tutte queste cose."
-"Va bene ma la maggior parte lo mangerai tu, io ho già fatto colazione."

-"Allora pigrone è ora di iniziare a lavorare, non puoi passare tutta la giornata a mangiare!" Disse Federico alzandosi in piedi.
-"Ma è colpa tua che hai portato tutte queste cose." Rispose Benjamin ancora con la bocca piena.
-"Dai ingoia e iniziamo a lavorare, c'è molto da sistemare, finisci di mangiare dopo."
-"Va bene." Benjamin posò il sacchetto e si alzò. "Sembra che ci tieni più tu che io, eppure il negozio è mio."
-"Mi piace la musica e sistemare."
-"Sei strano." Rise Benjamin.
-"Forse." Fece un sorrisetto Fede.

-"Sono distrutto." Disse Benjamin prima di sdraiarsi sul pavimento.
-"Dai non è stato tanto faticoso." Rispose Fede mentre si sedeva accanto al ragazzo.
-"Non è stato tanto faticoso?! Abbiamo sistemato tre scatoloni di CD e non so quanti strumenti musicali!"
-"È stato divertente."
-"Non capisco come fai a divertirti sistemando."
Ma quello che Benjamin non sapeva era che Federico non si era divertito a sistemare, si era divertito a stare con lui.
-"Che ore sono?" Chiese il moro.
-"Le sei e mezza."
-"È ora di chiudere, i ragazzi sono anche andati via."
-"Vuoi una mano a chiudere?" Chiese il biondo.
-"Hai già fatto abbastanza per me oggi."
-"L'ho fatto volentieri." Sorrise Federico.

-"Beh, allora io vado, ciao Benji."
-"Ciao Fede e grazie ancora."

Era Domenica pomeriggio, Federico stava camminando per il parco mentre aspettava Benjamin che gli aveva chiesto se potevano incontrarsi.
Per tutta la settimana i due ragazzi non avevano fatto altro che passare quasi tutto il tempo insieme, Federico per un motivo o per un altro finiva per andare sempre al negozio di Benjamin e Benjamin aveva iniziato a fare colazione, ovviamente andava a farla al bar di Federico che lo accoglieva ogni mattina con il suo bellissimo sorriso.
I due si stavano avvicinando ogni giorno di più, stavano diventando importanti l'uno per l'altro.
Il telefono di Federico prese a squillare.
-"Pronto?" Disse Federico senza leggere il nome sullo schermo.
-"Biondo scusami per il ritardo, ho avuto un imprevisto."
Federico subito riconobbe la voce di Benjamin e amava quando lo chiamava biondo.
-"Tranquillo Ben, se non puoi venire rimandiamo, non preoccuparti." Gli dispiaceva l'idea di non vederlo ma se aveva avuto problemi non era colpa sua.
-"Nono, sono già per strada, cinque minuti e arrivo, a dopo."
Benjamin staccò e Federico iniziò a sorridere non potendone fare a meno.

Dopo cinque minuti esatti Benjamin, come aveva detto, arrivò.
Benji vide Fede da lontano, aveva un semplice paio di jeans e una maglia bianca eppure era sempre così bello, mentre si avvicinava a lui non poteva fare altro che guardalo e sorridere.
Quel ragazzo lo faceva sorridere.
-"Ehi Ben, tutto bene?" Chiese Federico.
-"Si, scusami ancora per il ritardo."
-"Tranquillo, è successo qualcosa di grave?"
-"No, sono solo dovuto passare al negozio perché avevo dimenticato lì una cosa e poi ho trovato traffico."
-"Ah, per fortuna, mi ero preoccupato." Sorrise Federico.
-"Ti preoccupi per me?" Il volto di Benjamin si illuminò.
-"Beh si, sei mio amico, no?" Rispose Federico arrossendo.
-"Si, certo, ci facciamo un giro?"
-"Si, andiamo."

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora